• Consumare cibi di stagione per rimanere in salute. Grano saraceno: ricette ed usi.

    Rispettare i cicli stagionali, ovvero consumare frutta, verdura e in generale alimenti di stagione, è importante per la nostra salute.
    Ma non solo: mangiare cibo appartenente alla fascia climatica in cui viviamo è altrettanto fondamentale.

    La natura per fortuna è ancora saggia e mette a disposizione alimenti adatti ad essere consumati in ogni stagione e clima.
    Nei paesi caldi crescono piante i cui frutti sono adatti rinfrescare il corpo: banana, mango, cocco, cacao, ananas e via dicendo.
    Nei paesi freddi invece crescono piante che quando consumate dall’uomo, gli procurano il necessario calore per non patire eccessivamente le temperature rigide.

    Se in inverno mangiamo banane o cacao, avremo un effetto indebolente, in quanto stiamo introducendo un alimento freddo proprio nel periodo in cui il corpo cerca di difendersi dalle rigide temperature invernali.

    Stesso discorso vale per paesi come il nostro dove esistono le diverse stagioni e differenze di temperatura tra nord e sud: in estate la natura offre frutta e verdura succosa per rinfrescarci, al sud è diffuso l’utilizzo del peperoncino in quanto il piccante fa fuoriuscire il calore dal corpo con effetto raffreddante.
    Nella stagione fredda invece abbiamo la possibilità di riscaldarci con tanti prodotti della terra invernale.
    Uno tra questi è il grano saraceno.

    Il grano saraceno è una pianta erbacea che, pur non essendo un cereale, viene annoverata tra essi in quanto le sue caratteristiche nutrizionali e l’impiego alimentare sono molto simili a quelli di altri cereali.
    Questa pianta cresce nelle zone più fredde ed ha un buon contenuto di calorie, sali minerali ed altre importanti sostanze che la rendono ideale per un consumo nella stagione invernale, procurando al corpo quel calore di cui necessita in questo periodo dell’anno.

    Il grano saraceno inoltre non contiene glutine ed è quindi adatto non solo ad allergici ed intolleranti ma a tutte le persone, in quanto ricordo che il glutine, se assunto troppo di frequente, risulta molto sfavorevole per la salute. Difatti essendo una sostanza appiccicosa, il glutine, quando in eccesso, va ad attaccarsi alle pareti intestinali compromettendo il potere assimilativo dei nutrienti contenuti nei cibi. Per questo è sempre utile apportare varietà alla propria alimentazione, alternando cereali contenenti glutine a quelli che non lo contengono.

    USO DEL GRANO SARACENO IN CUCINA

    Il grano saraceno può essere utilizzato nella sua forma integra, in chicchi, in numerose preparazioni di primi piatti e dal momento che la sua cottura risulta simile a quella degli altri cereali, risulta ottimo come ingrediente per arricchire calde zuppe invernali.

    Di questo pseudo cereale si può usare anche la farina, ottenendo i famosi pizzoccheri oppure la altrettanto conosciuta polenta taragna.

    Ottimo l’uso anche in pasticceria per la produzione di buonissime crostate o torte morbide farcite con marmellate a seconda dei gusti (io consiglio sempre frutti poco dolci e magari aciduli che con il grano saraceno ci vanno a nozze!).
    Ricordi che è sempre meglio utilizzare la farina di grano saraceno in associazione ad altri ingredienti e farine dato il suo scarso potere “legante”.

    RICETTE

    ZUPPA CONTADINA CON GRANO SARACENO (per 2/3 persone)
    80 gr grano saraceno decorticato
    2/3 foglie grandi di cavolo nero
    1 carota
    1 pezzo di cavolo rapa (a seconda dei gusti, io metto circa 60 gr)
    2 cipolle
    Olio evo
    30 gr lenticchie rosse decorticate
    2 foglie di alloro
    Brodo o acqua qb
    Sale

    In una pentola scaldare un cucchiaio di olio e soffriggere la cipolla tagliata a pezzetti con un pizzico di sale, sfumarla poi con un goccio di acqua. Nel frattempo tagliare tutte le verdure a dadini, inserire la carota, il cavolo rapa, il cavolo nero, poi lenticchie e grano saraceno, mescolare velocemente e coprire con acqua già calda. Inserire l’alloro. Portare a bollore fino a cottura del grano. Tenere sempre una pentola con acqua già calda da aggiungere in caso la zuppa si asciugasse troppo. Salare verso la fine.
    PIZZOCCHERI AL NATURALE (per 2 persone)
    160 gr di pizzoccheri
    1 patata tagliata a cubetti
    1 pezzetto di verza tagliata a striscioline
    1 cipolla o porro tagliato a pezzi piccoli
    Sale
    Olio

    Portare a bollore dell’acqua in una pentola e versarvi pizzoccheri, patata e verza fino a cottura ultimata. Nel frattempo scaldare in una padella un cucchiaio di olio, soffriggere la cipolla sfumandola poi con acqua e continuando a stufarla con acqua per 5/10 minuti. Quando i pizzoccheri sono pronti scolarli e saltarli velocemente nella padella con la cipolla.
    POLENTA TARAGNA
    Procurarsi della farina per polenta taragna e cucinarla secondo le indicazioni del produttore. Ottima accompagnata da lenticchie in umido.
    CROSTATA SARACENA AI LAMPONI
    250 gr farina di grano saraceno
    30 gr amido di mais
    1 bustina di lievito naturale
    1 pizzico di polvere di vaniglia
    1 pizzico di sale
    1 buccia di limone grattugiata
    70 gr olio evo
    100 gr malto di riso
    50 gr succo di mela
    Marmellata di lamponi senza zucchero aggiunto

    Unire in una ciotola prima gli ingredienti secchi, poi quelli liquidi. Amalgamare il tutto lavorando con le mani, alla fine si formerà un panetto sodo. Riporre in frigorifero per almeno 30 minuti.
    Successivamente foderare una tortiera con l’impasto per uno spessore di circa 1/2 cm, tenendone da parte un po’ per la decorazione della superficie. Bucherellare il fondo con una forchetta e farcire con la marmellata. Formare le strisce e posizionarle sulla crostata. Infornare a 180° per 20 minuti.

  • Il Vegghettone macrobiotico!

    E per non farci mancare proprio nulla, ecco oggi la mia ricetta del panettone veg macrobiotico! Provata, riprovata, messa a punto e da allora mai più abbandonata.

    Si tratta di una variante più facile e veloce rispetto alla classica che prevede due giorni per la lievitazione, ma altrettanto gustosa.

    Questa versione nasconde un cuore di cioccolato e fichi, perché non amo la frutta candita e le uvette, ma ci si può davvero sbizzarrire.
    I più arditi possono anche provare il panettone dal cuore fondente e morbido al cioccolato, che quando tagli la fetta cola il rivolo di goduria pura!

    Nel mio panettone, come al solito, non ci sono zucchero, nè derivati animali. Rimane quindi un dolce leggero che non disturba la nostra salute.
    250 gr farina 0
    160 gr farina integrale di farro
    10 gr amido di mais
    150 ml latte di riso
    15 gr lievito di birra fresco
    80 gr sciroppo di acero
    50 gr olio di girasole deodorato o mais
    100 gr cioccolato fondente cacao 100%
    70 gr fichi secchi
    Succo di mela qb (tra 150 e 250 ml, dipende dalla farina)
    1 pz sale integrale fino
    1 pz curcuma in polvere
    1 buccia di arancia grattugiata

    Tenere da parte metà olio, il cioccolato e i fichi tagliati in piccoli pezzi e la buccia di arancia.

    Mescolare gli ingredienti secchi (tranne il sale) e poi quelli liquidi (olio solo la metà) facendo attenzione ad unire il latte poco alla volta, potrebbe servirne di più o leggermente meno, dipende dalla farina; alla fine aggiungere il sale.

    Lavorare almeno 15 minuti fino ad ottenere una palla morbida, leggermente più umida dell’impasto che si fa per ottenere il pane.
    Lasciare gli evitare 3 ore al caldo e coperto.

    Poi unire all’impasto cioccolato, fichi, arancia e restante olio. Rimettere a levitare per 2-3 ore.

    Infornare a 180° per 50-60 minuti, possibilmente inserendo nel forno un recipiente con acqua per creare umidità.

  • Menù per le Feste, in salute!

    Il clima è già vestito a festa, c’è fermento: chi pensa ai regali, chi ai viaggi, chi all’abito più adatto e chi alla tavola e ai menù.

    Ma la fine dell’anno è anche occasione per fare compendi, bilanci e riflessioni. Io appartengo più a questa categoria e difatti tutto questo sprint chiassoso mi disturba un po’.

    In particolare, delle tavole addobbate a festa (ma anche dei pacchi sotto l’albero), non mi piace la sovrabbondanza che porta con sè lo spreco, non mi piace l’alzarsi dalla sedia con lo stomaco gonfio e teso e sentirsi “pesante” in generale.

    Anche quest’anno però, tocca fare contenti un po’ tutti. Per le feste ho quindi pensato ad un menù speciale, stuzzicante ma sano, leggero e meno ingombrante delle solite abbuffate. E soprattutto con un occhio di riguardo e alle giuste quantità.

    Per chi fosse interessato ad un menù senza glutine, clicchi qui.

    MENÙ DELLE FESTE (ingredienti per 4/5 persone)
    APERITIVO BANCHA E ZENZERO

    1 tazza di tè bancha (volendo si può sostituire con il tè kukicha per una versione senza stimolanti)
    2 tazze succo di mela
    3 cucchiai di succo di zenzero
    Prosecco a piacere (fac)

    Unire gli ingredienti e servire fresco.

    CROSTINI CON CREMA DI TOFU ALLE OLIVE

    Crostini di pane precedentemente tostati
    1 panetto di tofu al naturale
    2 cucchiai di olio evo
    Acidulato di umeboshi q.b.
    Acqua se necessaria
    Una manciata di olive
    Origano fresco

    Sbollentare il tofu in un po’ d’acqua per circa 10 minuti e lasciare raffreddare.
    Frullare tutti gli ingredienti. Spalmare la crema sui crostini.
    ZUPPA DI CAROTE E ARANCIA ALLO ZENZERO

    600 gr carote mondate e tagliate a pezzi grossolanamente
    1 cipolla grande tagliata a mezzaluna
    1,5 litri di brodo caldo
    Succo di 1/2 arancia
    Pezzetto di zenzero tagliato in 2/3 rondelle
    Olio evo
    Sale

    Riscaldare un paio di cucchiai di olio in una pentola dai bordi alti. Inserire la cipolla e successivamente qualche granello di sale, stufare la cipolla con un goccio di acqua, lasciare evaporare. Inserire i pezzetti di zenzero e fare rosolare. Aggiungere poi le carote tagliate e lasciare insaporire per qualche minuto continuando a mescolare. A questo punto aggiungere il brodo e lasciare cuocere per almeno 30 minuti. A cottura ultimata, estrarre i pezzi di zenzero e togliere il brodo in eccesso tenendolo da parte. Frullare e se necessario inserire poco alla volta il brodo tenuto da parte, fino a raggiungere la consistenza desiderata. Inserire alla fine il succo d’arancia.
    LASAGNA CON RAGÙ DELL’ORTO E BESCIAMELLA DI CECI

    Ingredienti per teglia 30×18 cm
    Fogli di pasta secca per lasagna in quantità desiderata ( io ho fatto
    Per il ragù:
    700gr di passata di pomodoro
    Mezzo cavolfiore medio-piccolo
    240 gr lenticchie lessate
    Mezza cipolla
    Due chiodi di garofano
    Due foglie di alloro
    Due bei pizzichi di sale
    Acqua qb
    2 cucchiai scarsi di olio evo

    Soffriggere la cipolla nell’olio. Quando l’olio si è asciugato sfumare con un goccio di acqua e lasciare evaporare. Aggiungere il cavolfiore ridotto in piccoli pezzi e le lenticchie. Mescolare per un minuto circa, poi inserire la salsa. Quando prende il bollore aggiungere i chiodi di garofano, l’alloro e il sale. Allungare con un po’ di acqua. Cuocere a fuoco basso finché il sugo si asciuga e diventa più corposo e meno liquido (almeno 30 minuti).

    Per la besciamella:
    250 gr di ceci precedentemente cotti
    2 cucchiai di salsa tahin (fatta con i semi di sesamo)
    Acqua qb

    Frullare ceci e tahin con acqua (se si usa una tahin bianca -poco salata- sarebbe utile riscaldare l’acqua sciogliendo dentro un po’ di sale). Aggiungere acqua poco alla volta finché il composto raggiunge la consistenza giusta: abbastanza compatto ma non liquido.

    Stendere uno strato di besciamella, poi i fogli di pasta (io li ho lasciati secchi, senza sbollentarli prima), strato di ragù e via di nuovo con la besciamella.
    Io ho fatto tre strati di pasta finendo con l’ultimo di ragù.
    Infornare a 180 gradi per 45 minuti circa (o comunque seguire le istruzioni sulla confezione della pasta).
    CESTINI DI POLENTA CON RIPIENO DI FUNGHI

    250 gr farina bramata di mais o fioretto
    Acqua o brodo qb (per i rapporti farina acqua seguire le indicazioni dietro la confezione)
    100 gr di funghi chiodini (o a seconda delle preferenze)
    1 cipolla grande
    1/2 spicchio di aglio
    1 costa di sedano
    Sale qb
    Olio evo qb
    Prezzemolo tritato
    Pirottini da muffin (usa e getta se si vogliono servire i cestini senza contenitore)

    Cuocere la polenta nell’acqua (o nel brodo per una versione più saporita) seguendo le istruzioni sul retro della confezione.
    Terminata la cottura, distribuirla nei pirottini precedentemente unti con olio riempiendolo con cura. Tenere da parte e lasciare freddare. Nel frattempo tritare finemente sedano, aglio e cipolla e farli soffriggere con poco olio. Aggiungere qualche granello di sale e stufare a fuoco basso con un goccio di acqua fino a farla evaporare. Aggiungere i funghi (se sono funghi grandi come i porcini è necessario tagliarli a pezzetti) e cuocere a fuoco basso così da formare una crema densa.
    Intanto riprendere la polenta nei pirottini ormai freddata e scavare con un cucchiaino in modo da dare forma ai cestini.
    A cottura ultimata dei funghi, spegnere e aggiungere un po’ di prezzemolo tritato. Riempire i cestini con i funghi e in caso si usino i pirottini usa e getta, estrarli e servire caldo.
    INSALATA DI ARANCE, FINOCCHI E CIPOLLA PRESSATA

    3 finocchi
    2 arance grandi
    1 cipolla
    1 manciata di olive in salamoia
    Acidulato di umeboshi
    Sale
    Olio evo

    Come prima cosa tagliare finemente la cipolla, riporla in una ciotola insieme ad un cucchiaio di acidulato, massaggiare la cipolla di modo da far penestrare l’acidulato e mischiare. Appoggiare un’altra ciotola sopra alla precedente con dentro un peso di almeno 1 kg (una bottiglia piena di acqua dovrebbe bastare) in modo da tenere la cipolla in pressione. Lasciare in pressione per due ore almeno.
    Nel frattempo tagliare finemente i finocchi, gli spicchi di arancia e le olive in piccoli pezzi. Riunire il tutto in una terrina, insieme alla cipolla strizzata, un pizzico di sale e un goccio di olio. Conservare in frigorifero e consumare fresco.
    CIAMBELLA NATALIZIA AL CACAO CON NOCCIOLE

    300 gr farina 0
    50 gr cacao amaro
    70 gr farina di riso o mais fioretto
    Pizzico sale
    Pizzico vaniglia
    1 bustina lievito
    200 gr malto di riso
    100 gr olio mais
    250 gr latte riso
    3/4 cucchiai di sciroppo d’acero
    8/10 nocciole

    Miscelare gli ingredienti e distribuire il composto in uno stampo a ciambella. Infornare a 180 gradi per 40 minuti.
    Una volta freddato tagliare a metà e farcire con marmellata, e ricoprire con cioccolato fuso e nocciole.

  • Menù Gluten Free

    La cucina senza glutine è necessaria a chi è intollerante e allergico; per chi invece non ha nessun tipo di diagnosi in tal senso, togliere il glutine non ha alcuna utilità.

    Come per ogni cosa, non bisogna abusarne ma soprattutto è più conveniente utilizzare i grani antichi (grani duri come Senatore Cappelli, Khorasan-Saragolla, Russello, Timilia; o grani teneri come il Maiorca, Verna, Gentil Rosso; o il Farro monococco…) che, non avendo subito trasformazioni genetiche ad opera dell’azione umana, hanno un giusto contenuto di glutine che non danneggia, a lungo andare, la salute.

    Quindi non eliminiamo con una dieta fai da te il glutine dalle nostre tavole (questo è sempre un atteggiamento pericoloso) ma cerchiamo di usare i grani che contengono glutine in giuste dosi e  di una qualità meno dannosa, in alternanza ai cereali che ne sono privi.

    Tra cereali e pseudo cereali che non contengono glutine troviamo: RISO, QUINOA, MAIS, GRANO SARACENO, MIGLIO, AMARANTO E SORGO.

    Ecco dunque che vi propongo un menù totalmente gluten free, dall’antipasto al dessert, perché è possibile radunarsi attorno ad una tavola ricca e sana e senza glutine.

    MENÙ SENZA GLUTINE (ingredienti per 2/3 persone)

    ZUPPA DI FAGIOLI AZUKI ALL’ORIGANO FRESCO

    200 gr di azuki ammollati
    1 carota tagliata dadini
    1 pezzetto di alga kombu
    1 cipolla grande tritata
    Origano fresco
    Olio evo e sale qb

    Scolare gli azuki e cuocerli insieme all’alga in abbondante acqua.
    Scolarli, eliminare l’alga e tenere da parte circa 1 l d’acqua di cottura.
    Scaldare in una pentola qualche cucchiaio di olio, inserirvi la cipolla e qualche granello di sale, sfumare con acqua e lasciare evaporare.
    Inserire l’origano e la carota, successivamente i fagioli e poco alla volta la loro acqua di cottura, fino a raggiungere densità e cottura desiderati. Regolare di sale e servire.

    RISO INTEGRALE AL PESTO DI MENTA E ZENZERO

    2 tazzine da caffè di riso integrale a chicco lungo
    1 cipolla grande
    1 bel mazzetto di menta
    Succo di zenzero
    Olio evo
    Sale

    Dopo avere cotto il riso secondo le indicazioni del produttore, tritare la cipolla in piccoli pezzi, ridurre le foglie di menta in crema tipo pesto, scaldare un paio di cucchiai di olio in padella e unirvi la cipolla. Versare qualche granello di sale e dopo poco un goccio di acqua. Lasciare evaporare e inserire quindi il riso, rosolando per qualche minuto. Unire quindi la menta, spegnere la fiamma e versare un cucchiaio di succo di zenzero.

    POLENTA TARAGNA CON PORRO STUFATO

    250 gr farina per polenta taragna
    Acqua o brodo
    2 porri
    Olio evo
    Sale

    Cuocere la farina di mais e grano saraceno in acqua o brodo salato. Versare la polenta così ottenuta in uno stampo da plumcake e lasciare freddare.
    Nel frattempo tagliare il porro a rondelle sottili, riscaldare due o tre cucchiai di olio in una padella e versarvi il porro. Aggiungere qualche granello di sale e stufare per 5-10 minuti aggiungendo di volta in volta un goccio di acqua, fino a farla evaporare. Il porro diventerà molto cremoso.
    Una volta freddata la polenta nello stampo, formare alcune mattonelle sopra le quali andrà servita la crema di porro stufato.

    CONTORNO DI VERDURE DOLCI

    1 tazza di carota tagliata a dadi
    1 tazza di zucca tagliata a dadi
    1 tazza di cipolla a mezzaluna
    1 tazza di cavolo cappuccio tagliato a striscioline
    Olio evo
    Sale

    Fare rosolare la cipolla con un filo di olio, aggiungere qualche granello di sale e successivamente sfumare con un goccio d’acqua fino a farla evaporare. Aggiungere le carote, il cavolo e la zucca. Aggiungere un dito di acqua e cuocere a fuoco lento per almeno 40 minuti.

    DESSERT DI MIGLIO ALLO ZENZERO CON COPERTURA DI FRUTTA

    1 tazzina da caffè di miglio
    3 tazzine di latte di riso
    1 tazzina di acqua
    Succo di mela qb
    Scorzette di limone e qualche goccia di succo
    1 piccolo pizzico di sale
    1 mela o pera
    Farina di carrube qb

    In una pentola unire miglio, latte, acqua e scorzette di limone. Portare a bollore e cuocere finché il liquidò sarà totalmente assorbito. Una volta cotto eliminare le scorrette, aggiungere il succo di limone e riempire dei coppa pasta fino a raggiungere uno spessore di 2 cm. Lasciare freddare a temperatura ambiente.
    Mentre il miglio raffredda, tagliare la frutta a dadini. In un pentolino unire la pera e qualche granello di sale, cuocere per qualche minuto e aggiungere poco succo di mela solo se il composto si asciuga troppo. Lasciare intiepidire, poi ricoprire con uno strato di frutta il tortino di miglio, spolverare con un pizzico di polvere di carrube ed estrarre dal coppapasta.

  • Le Brioscine alla Marmellata

    Oggi vi propongo una ricetta semplice e gustosa: le brioscine alla marmellata.

    A colazione, merenda o per un dolce dopo pasto, costituiscono un alimento valido e salutare, purché si usino farine il più possibile integrali, dolcificanti naturali come il malto e marmellate senza alcuna aggiunta.

    Con questi dolcetti non si sbaglia mai, accontentano tutti e si possono farcire a piacere, anche uno diverso dall’altro! Da provare con scaglie di cioccolato 100% cacao e pezzetti di frutta fresca (con la pera, una vera delizia!).

    L’impasto ricorda molto quello della “brioscia” siciliana, più compatto e morbido rispetto al classico croissant francese ma altrettanto buono!

    BRIOSCINE ALLA MARMELLATA

    750 gr farina integrale di grano o al massimo tipo 2
    1/2 cucchiaino di sale
    1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere (fac)
    1 buccia di limone grattugiata
    200 gr di malto di riso (anche meno per chi non ama molto il dolce)
    150 ml olio evo
    25 gr lievito di birra (ottimo sostituirlo con pasta madre)
    25 ml succo di mela limpido e senza aggiunte
    200 ml acqua tiepida
    Marmellata a piacere

    Lavorare brevemente l’impasto (mettere il sale per ultimo) e lasciare lievitare per un paio di ore.
    Stendere l’impasto a cerchio per uno spessore di circa 3 mm e dividerlo in spicchi, cospargere la superficie con un velo di marmellata e richiudere cominciando dalla parte più larga. Inumidire l’ultima puntina per assicurarsi una buona chiusura.
    Lasciare lievitare ancora 15 minuti.
    Infornare a 190° per 15 minuti circa.

  • Calcio: Latte si o no? Meglio le Fonti Vegetali. Il Croccante di Sesamo.

    Oggi vi presento un altro tormentone (insieme a quello delle proteine che trovate qui), che ci portiamo dietro, bene o male, per tutta la nostra esistenza, dalla nascita fino all’età più matura: il fabbisogno di calcio.

    Quante volte, dalla pediatra o dal dottore di famiglia abbiamo sentito sottolineare l’importanza del latte (e derivati) nell’alimentazione dei nostri bambini per favorire la crescita o dell’adulto stesso per prevenire l’osteoporosi? Tutti discorsi finalizzati all’ottenimento della razione di calcio necessaria.

    Vediamo però a seguire come parecchi studi abbiano ormai smentito questa corrispondenza: più latte = ossa più forti.

    Parliamo di sali minerali, importanti, anzi fondamentali per la nostra stessa vita.

    In particolare il calcio nel nostro organismo svolge le seguenti funzioni:

    • COSTRUZIONE DI SCHELETRO E DENTI
    • REGOLAZIONE DELLA CONTRAZIONE DI TUTTI I MUSCOLI (CUORE COMPRESO)
    • REGOLAZIONE DELLA PERMEABILITÀ CELLULARE
    • COAUGULAZIONE DEL SANGUE
    • FUNZIONAMENTO CORRETTO DI MOLTI ENZIMI
    • TRASMISSIONE DI IMPULSI NERVOSI

    Il fabbisogno di calcio, affinché il nostro organismo possa svolgere tutte le sue funzioni,  si aggira intorno ai 0,8 g al giorno.

    Molti studi hanno ormai da tempo messo in luce come la causa principale della carenza di calcio, sia l’eccessivo consumo di proteine (soprattutto di origine animale) e di cibi raffinati.

    Quindi attenzione a cereali raffinati, farine bianche, carni, latte, latticini, zucchero, caffè, alcol, cibi tropicali, sostanze chimiche (pesticidi, lieviti chimici ecc…), solanacee.

    Tutti questi alimenti hanno una caratteristica in comune: contengono acidi che una volta ingeriti vanno ad acidificare il nostro corpo. La condizione naturale ed ottimale per il nostro organismo è leggermente alcalina, quindi se introduciamo sostanze acide esso si attiva per neutralizzarle.

    Come? Attingendo alle nostre riserve di sali minerali.

    Dove? Principalmente nelle ossa: parliamo quindi di sottrazione proprio del fantomatico calcio dal nostro corpo!

    Torniamo al latte e riassumiamo in una semplice formula ciò che è appena stato detto:

    più LATTE = meno CALCIO (nelle ossa)

    e più in generale:

    più PROTEINE, più CIBI RAFFINATI, più ZUCCHERI = meno CALCIO nel corpo.

    Quindi cosa mangiare per non rischiare carenze di questo importante sale minerale?

    Ancora una volta la natura e il suo mondo vegetale ci vengono incontro. Troviamo infatti parecchio calcio nei seguenti cibi:

    CAVOLO CAPPUCCIO

    CIME DI RAPA

    TUTTE LE FOGLIE VERDI

    BROCCOLI

    OLIVE

    SPINACI

    SEMI DI SESAMO, GIRASOLE, MANDORLE, NOCCIOLE

    FAGIOLI DI SOIA E ROSSI

    TOFU

    MISO

    TUTTE LE ALGHE

    Ecco una ricetta ricca di calcio, adatta come spuntino e merenda dolce, per grandi e piccini.

    CROCCANTE DI SESAMO

    2 tazze di semi di sesamo

    4 cucchiai di malto di riso

    2 cucchiai di olio evo delicato o girasole deodorato

    Unire tutti gli ingredienti, stendere su una placca da forno (foderata con carta forno) uno strato di circa 3-5 millimetri. Infornare a 180° per 10 15 minuti finché risulti dorato.

  • Colazione: l’ideale macrobiotico e variazioni sul tema. Muffin integrali con carote e nocciole.

    La migliore colazione, macrobioticamente parlando, è costituita da cereali integrali in chicco e verdure cotte a lungo e un po’ di grassi buoni. Il che si può tradurre con crema di riso, zuppa di verdure, qualche seme oleoso, pane a pasta acida cotto a vapore, marmellata di verdure dolci e i vari tipi di porridge.

    Questo tipo di colazione è d’obbligo per chi non sta bene e sta seguendo una terapia alimentare, mentre chi è decisamente in salute può anche variare, ogni tanto, magari con un buon muffin e una tazza di tè caldo o tisana.

    Ma vediamo nel particolare alcuni importanti ingredienti che deve contenere il piatto della colazione quando, a volte, non vogliamo o riusciamo a consumare il cereale in chicco.

    CEREALE INTEGRALE. Il cereale integrale, sotto forma di farina, è il carboidrato nel piatto della prima mattina di tanti italiani e i carboidrati sono la principale fonte di energia e non dovrebbero mai mancare ad ogni pasto.

    La farina va scelta nella sua forma integrale che conserva più nutrienti e sostanze preziose per il buon funzionamento del corpo e del relativo benessere. Parlo in particolare delle fibre che tengono pulito e in ottimo stato il nostro intestino, da cui dipende tanta della nostra salute.

    MALTO DI CEREALI. Il malto è una sostanza dall’aspetto molto simile al miele e che si ottiene cuocendo un cereale (solitamente riso o orzo) e aggiungendovi successivamente gli enzimi prodotti dall’orzo germogliato.

    Il prodotto finale è un ottimo dolcificante composto per il 60% da maltosio, molto digeribile, ricco di vitamine e minerali del cereale integrale e soprattutto il malto è un alimento che non provoca “picchi glicemici”. Usando il malto non si corre quindi il rischio, già dopo un paio di ore dalla colazione, di avere di nuovo fame, incappando in quei peccati di gola che poi disturbano salute e linea.

    Quello della questione glicemica, è un discorso molto interessante che ha notevoli ricadute sulla salute a breve e lungo termine, sull’attenzione e l’energia durante la nostra giornata. Anche per questo motivo sarà un argomento che approfondirò in un prossimo articolo; per ora mi limito a segnalare che per una buona salute è più opportuno scegliere tra i malti il nostro dolcificante abituale, a posto di zuccheri vari, che siano essi bianchi, di canna, grezzi e via dicendo. O, laddove la preparazione la consente, meglio ancora albicocche e prugne essiccate.

    Ma il malto non l’unica soluzione per dolcificare. Si può usare il succo di mela, frutta disidratata come albicocche o prugne secche. Solitamente, quando mi occupo delle consulenze, indico l’utilizzo del malto solo come passaggio per arrivare al dolce più equilibrato del succo di mela e frutta disidratata. Ma per chi ancora non può farne a meno, il malto è una buona soluzione.

    Il malto che uso più di frequente è quello di riso, che rispetto a quello d’orzo, ha un sapore più delicato, che non interferisce con il gusto tipico del dolce che prepariamo.

    OLIO. L’olio vegetale è la forma nella quale la pianta immagazzina riserve di energia, quindi è facile dedurre che ogni sua stilla sia un concentrato di pura vitalità. I grassi forniscono energia per svolgere il lavoro fisico ed è quindi importante disporre di una piccola quota di grassi (che non siano quelli saturi) già dalla mattina.

    L’olio ricco di grassi monoinsaturi (0 semplicemente insaturi) è quello più stabile, cioè degenera meno facilmente, senza il rischio di formare radicali liberi nel corpo, ed ha un punto di fumo più alto (intorno ai 200°). Il punto di fumo è la temperatura a cui un grasso se riscaldato incomincia a rilasciare sostanze volatili tossiche e cancerogene.

    Da questo punto di vista l’olio migliore è quello di oliva, da scegliere nella sua forma extra vergine e preferibilmente biologico.

    Ottima fonte di olio e di grassi buoni (ma anche di altri preziosi nutrienti), sono i semi oleaginosi: noci, nocciole, semi di zucca, pinoli, semi di sesamo e tanti altri. A colazione sono l’ideale e offrono anche una piacevole croccantezza che personalmente apprezzo molto e soprattutto rallentano la velocità di assorbimento degli zuccheri, evitando i picchi di glicemia tanto dannosi e fastidiosi.

     

    Arriviamo quindi alla ricetta dei MUFFIN INTEGRALI CON CAROTE E NOCCIOLE.

    250 g farina integrale di farro

    70 g nocciole tritate finemente

    1 carota grande sbucciata e grattugiata (con le mezze lunette più piccole)

    1 bustina di lievito naturale

    40 ml olio evo

    170 g malto di riso (o 4 albicocche secche frullate con un pezzo di mela o pera e un goccio di succo di mela)

    1 pz sale marino integrale

    1 cucchiaio di aceto di mele

    succo di mela qb

    Riunire gli ingredienti secchi in una ciotola e mescolare, quelli liquidi (tranne il succo di mela) in altra ciotola mischiandoli.

    A questo punto unire le due parti e mescolare.

    Aggiungere il succo di mela poco alla volta finché il composto diventa cremoso ma non troppo liquido.

    Mettere l’impasto negli stampini (fino a tre quarti della loro altezza) e infornare a 200° per 10 minuti, poi abbassare a 180° per i restanti 15 20 minuti.

     

     

     

     

  • Crostata di Lamponi ai due Cuori e dello stupore per la Pasticceria Macrobiotica!

    Forse mi ripeto, non lo so, ma la prima volta che ho assaggiato un dolce macrobiotico, sono rimasta stupita. Non che fossi prevenuta, ma io un gusto così buono insieme a tanta leggerezza non l’avevo mai provato! Da allora in casa mia non circola altro tipo di dolce.

    La questione fondamentale è che non usando prodotti di origine animale come uova, burro, latte vaccino, formaggi o panne varie, il dolce risulta molto più digeribile e di conseguenza più salutare. Mettiamoci anche il fatto che in macrobiotica non si usa zucchero né farine raffinate (entrambi hanno notevoli ripercussioni negative sull’andamento glicemico), in favore dei più profumati malti e delle più saporite farine integrali.

    Ne risulta quindi un dessert delicato, naturalmente aromatico e soprattutto buono con il nostro corpo, a tal punto che la seconda fetta non solo è concessa ma caldamente raccomandata!

    Ecco quindi la ricetta di questa buonissima crostata appena sfornata!

    CROSTATA DI LAMPONI AI DUE CUORI 

    Per la frolla:
    300 gr farina integrale di farro
    75 ml olio evo
    150 gr malto di riso
    20 ml succo di mela
    1/2 busta di lievito naturale (cremor tartaro)
    Pz di sale
    Pz di vaniglia

    Marmellata di arance senza zucchero qb
    1 piccolo cestello di lamponi freschi

    Preparare la frolla unendo prima gli ingredienti secchi e poi quelli liquidi (tranne il succo di mela che andrà unito alla fine se necessario). Unire poi tra loro le due parti e lavorare con le mani, fino ad ottenere un panetto sodo. Riporre avvolto da carta pellicola in frigorifero per circa un’ora.

    Frullare i lamponi conservandone qualcuno per guarnire la superficie.

    Estrarre quindi la frolla dal frigorifero, stenderla in una teglia rotonda per uno spessore di circa mezzo cm, bucherellare il fondo e cospargere con la marmellata di arance e successivamente con la purea di lamponi, guarnire con i frutti ed infornare a 180° per 25 minuti circa.

     

     

  • Crostata con Crema al Limone

    Era tanto tempo che volevo fare una crema al limone e adesso che sono così profumati mi è parso il momento giusto.

    E allora ho pensato ad una crostata, ma da mangiare bella fresca!

    In più, il gusto acido stimola il fegato e aiuta a sciogliere i grassi…c’è qualcosa di meglio di un dolce che aiuta a dimagrire??

    CROSTATA CON CREMA AL LIMONE

    Per la frolla:
    210 gr farina integrale di farro
    80 gr farina di mais fioretto
    75 ml olio evo
    150 gr malto di riso
    20 ml succo di mela
    2 cucchiaini di lievito naturale
    Pz di sale
    Pz di vaniglia

    Per la crema:
    350 ml latte di riso
    40 gr amido di mais
    Un limone, scorza e succo
    Pz di curcuma in polvere
    4/5 cucchiai di malto di riso (a seconda del gusto desiderato)

    Preparare la frolla unendo prima gli ingredienti secchi e poi quelli liquidi (tranne il succo di mela che andrà unito alla fine se necessario). Unire poi tra loro le due parti e lavorare con le mani, fino ad ottenere un panetto sodo. Riporre avvolto da carta pellicola in frigorifero per circa un’ora.

    Nel frattempo preparare la crema: versare il latte di riso in un tegame e iniziare a riscaldarlo. Introdurre l’amido poco alla volta e mescolare con un frustino manuale. Poco prima del bollore aggiungere la scorza di limone, la curcuma, il malto e in ultimo il succo di limone. Mescolare finché si addensa, togliere dal fuoco e lasciare intiepidire.

    Estrarre la frolla dal frigorifero e stenderla in una teglia. Versare la crema di limone sulla frolla e infornare a 180° per 25 minuti circa.

    Fare raffreddare e poi riporre in frigorifero almeno per 20/30 minuti prima di servire.

  • Budino Cacao e Nocciola

    E quando arriva la voglia di qualcosa di buono ma il forno proprio non c’è (o come me ti rifiuti di accenderlo perché fa troppo caldo!), ecco che è il momento del budino!

    Devo ammettere che i dolci al cucchiaio non mi sono mai piaciuti: troppo zuccherosi, consistenza che mai mi dava soddisfazione e via dicendo. Quando partecipai alla lezione sui dolci al cucchiaio della scuola macrobiotica, ero scettica e giá preparata a fare piccoli assaggi ma senza quella piacevolissima goduria che mi danno i dolci fatti secondo i crismi naturali.

    Diciamo che è stata una esperienza extrasensoriale! E imparare a giocare tra addensante (amido o kuzu) e gelificante (agar agar) per ottenere la giusta consistenza mi ha fatto apprezzare questo buonissimo dolce che ora preparo spesso.

    Ovviamente la versione macrobiotica del budino lo rende un dessert leggero, profumato, pieno di gusto e se si usa il kuzu come addensante (a posto dell’amido) diventa anche un dessert “terapeutico”. Il kuzu, polvere vegetale dalle note proprietà curative del tratto gastrointestinale, viene spesso usato nei rimedi della terapia alimentare.

    Se volete provare basta sostituire la quantità di amido in ricetta con una leggermente minore di kuzu, dal momento che quest’ultimo ha un potere maggiormente addensante.

    BUDINO CACAO E NOCCIOLA

    1 L latte di riso
    200 ml malto di riso (anche meno se lo si desidera meno dolce)
    1 pz sale
    1 cucchiaio di crema di nocciole
    3 cucchiaini di agar agar
    3 cucchiai di cacao amaro in polvere
    3 cucchiai di amido di mais

    Per il liquido di copertura:
    4 cucchiai di sciroppo di acero
    1 cucchiaio di acqua

    Sciogliere l’amido in poco di latte freddo.

    Mescolare in una ciotola malto, cacao e crema di nocciole.

    Sciogliere l’agar agar nel latte freddo, riporlo in un pentolino e portarlo a bollore. Aggiungere il sale.

    Aggiungere quindi il composto di malto, cacao e crema, mescolando. Sobbollire per circa 10 minuti, poi versare il latte con l’amido e continuare a mescolare finché il liquido si addensa.
    Versare nelle ciotoline, si solidificherà raffreddandosi.

    Diluire lo sciroppo d’acero con l’acqua e versare su ogni ciotolina ormai raffreddata.

    Conservare in frigorifero fino a quando il budino verrà servito.

  • Anguria al cucchiaio con crema alla menta

    Quando ho pensato a questo dessert avevo in mente tutt’altro, ma come spesso succede quando si sperimenta, strada facendo ti accorgi che quella cosa non è possibile e poi ne trovi un altra che invece mai avresti pensato. O almeno, a me succede così! E non solo in cucina!

    E poi rimango lì a guardare (e gustare) il risultato, ripercorrendo le tappe che mi hanno portato proprio fino a quel momento.

    Ed è in questo modo che sono nati questi freschissimi dessert al cucchiaio!

    ANGURIA AL CUCCHIAIO CON CREMA ALL MENTA

    Ingredienti per 4 bicchierini:
    250 gr latte di riso senza zucchero
    3/4 foglioline di menta
    1 pezzo di anguria
    Yogurt di soia al naturale
    Scaglie di cioccolato 100%
    1 cucchiaino raso di agar agar in fiocchi

    Sciogliere l’agar agar nel latte freddo, mettere sul fuoco aggiungendo le foglie di menta e portare a bollore, bollire per 5 minuti circa.
    Eliminare la menta e versare il liquido nei bicchieri per lo spessore di circa 1,5 cm a bicchiere, lasciare freddare e poi mettere in frigorifero. Il liquido solidificherà una volta raffreddato.

    Con l’aiuto di uno scavino fare 12 palline di anguria e riporne 3 per ogni bicchiere, sopra lo strato già indurito di crema alla menta.

    Coprire le palline con lo yogurt di soia e spolverare con le scaglie di cioccolato.

  • Vegcake ai lamponi

    La temperatura è scesa di qualche grado? Allora si può riaccendere il forno! In realtà qui in montagna è praticamente inverno, ma non vorrei esagerare proponendo la torta di nonna papera, quindi ho fatto questo esperimento che avevo in mente da tempo e devo dire che il risultato è davvero sopra le aspettative!

    È veg, è light, è fresca e davvero gustosa! Vi sorprenderà! E in attesa che torni il sole, io tengo il forno in caldo!

    CHEESECAKE AI LAMPONI

    Per la base:
    100 gr farina 2 o integrale di farro
    20 ml olio evo
    60 gr malto di riso
    3 cucchiaini di lievito naturale
    1 pz sale integrale
    1 pz vaniglia in polvere
    Succo di mela qb

    Unire prima gli ingredienti secchi, poi quelli liquidi aggiungendo il succo di mela poco all volta. Impastare fino ad ottenere un palla soda . Riporre in frigorifero per 30 minuti, poi estrarre e stendere sul fondo del una tortiera.
    Cuocere a 180 gradi per 10 minuti.
    Fare freddare.

    Per la crema:
    200 ml di latte di riso
    150 gr di marmellata di lamponi (o lamponi freschi ridotti in purea)
    1 cucchiaino di crema di nocciole
    2 cucchiaini di agar agar
    1 cucchiaino di amido di mais
    1 pz di sale

    Sciogliere l’agar agar nel latte freddo e mettere a scaldare in un pentolino. Raggiunto il bollore aggiungere il sale e subito dopo la marmellata mischiata con la crema di nocciole. Fare sobbollire per 10 minuti circa.
    Sciogliere l’amico in poco latte freddo e versare nel pentolino.
    Mescolare finché addensa, poi togliere da fuoco.

    Dopo poco versare nella tortiera e fare raffreddare, il composto si solidificherà raffreddandosi.
    Una volta freddato, riporre in frigorifero e servire quindi fresco.

  • Crumble di carote e nocciole all’arancia

    Piatto di grande effetto, gusto intrigante e veloce da preparare!

    • 1 carota
    • 3/4 nocciole
    • 1/2 arancia spremuta
    • 1 cucchiaino di curry
    • 1 pz sale
    • 1 cucchiaio d’olio

    Per il crumble:

    • 1/2 fetta di pane integrale tostato
    • 1 goccio di olio
    • scorza d’arancia
    • 1 cucchiaino di semi di zucca

    Lavare, pulire le carote e tagliarle a fiammifero.
    In una padella antiaderente scaldare un goccio d’olio, unire le carote e saltarle per due minuti.
    Aggiungere le nocciole precedentemente frantumate in maniera grossolana, spolverare con il curry, versare la spremuta d’arancia e cuocere fino a farne evaporare la metà circa.
    Preparare il crumble frullando con il mixer il pane, la scorza d’arancia e semi di zucca, successivamente aggiungere un filo d’olio. Mescolare e amalgamare il tutto.
    Infornare a 180° per 20 minuti circa, gli ultimi due minuti si può usare il grill.

  • Muffin integrali al cacao con morbido cuore di lampone

    Questa ricetta, declinata in mille e diverse varianti, è un must in casa nostra!

    Fortunatamente è semplice e veloce e devo ammettere che sono dei dolcetti davvero appaganti e adatti ad ogni occasione: dalla merenda con i bimbi a dessert di fine pasto e, perché no, anche a colazione è un inizio di giornata col sorriso!

    250 gr farina integrale di farro
    3 cucchiai di cacao amaro
    1 busta lievito naturale (cremor tartaro)
    50 ml di olio evo
    180 g malto di riso (o cremina dolcificante ottenuta frullando mezza pera/mela piccola, 4/5 albicocche o prugne essiccate, due dita di succo di mela)
    1 pz sale
    1 pz vaniglia in polvere (fac)
    1 cucchiaio di aceto di mele (fac)
    Succo di mela (senza zucchero aggiunto) qb
    Marmellata di lamponi (senza zucchero aggiunto) qb

    Unire gli ingredienti secchi a quelli liquidi (tranne la marmellata), versare un cucchiaio di impasto in ogni pirottino, mettere al centro un cucchiaino di marmellata, ricoprire con altro impasto.
    Infornare a 200° per 10 minuti, poi abbassare a 180° per altri 15/20 minuti.

  • Torta di fragole

    La frutta di stagione si fa golosa: TORTA ALLE FRAGOLE con carrube e crema di nocciole!

    Ottima soluzione per chi, come me, soffre di allergia stagionale. La fragola infatti è un frutto allergizzante, ma cotta perde questa peculiare “fastidiosità”!

    La ricetta:

    • 350 gr farina 2
    • 1 pz sale marino integrale 
    • 1 pz vaniglia in polvere
    • 1 bustina lievito 
    • 3 cucchiai farina di carrube (o cacao amaro)
    • 90 gr olio di girasole deodorato
    • 10 gr crema di nocciole 
    • 190 gr malto di riso 
    • 2 cucchiai sciroppo d’acero
    • 1 cucchiaio di aceto di mele 
    • Succo di mela qb
    • 7/8 fragole

    Mescolare tutti gli ingredienti tranne il succo di mela, aggiungere le fragole tagliate in pezzi (ma non troppo piccoli perché rilascerebbero troppa acqua), e infine il succo, fino ad ottenere impasto cremoso ma non liquido.
    Infornare a 200° per 15 minuti e poi abbassare a 175 per i restanti 20/25 minuti.

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