• Pere e Mele al forno Glassate

    Tra pochi giorni terrò un corso sulla pasticceria naturale e successivamente quello sulla disintossicazione dallo zucchero.

    In queste giornate introdurrò delle riflessioni sul consumo dello zucchero e sui rischi che questo comporta per la salute.

    Il fine ultimo è quello di rieducare il palato ad un tipo di dolce naturale, come si mangiava una volta, prima che lo zucchero bianco fosse importato e diffuso anche qui.

    Nei miei corsi proporrò dei dolci buoni, salutari e gustosi, senza zucchero o altri alimenti poco equilibrati, che si possono mangiare tutte le volte che ne sentiamo la necessità!

    Oggi vi lascio la ricetta di un dessert equilibrato, golosissimo, ottimo come dopo cena o come merenda. Adatto a grandi e piccini!

    PERE E MELE AL FORNO GLASSATE

    2 pere
    2 mele
    40 gr di uvetta
    2 manciate di nocciole tostate
    100 ml succo di mela
    50 gr crema di nocciole
    4 cucchiai d malto di riso
    3 cucchiai di succo di mela per la glassa (oppure del latte vegetale)

    Mettere l’uvetta in ammollo, tagliare la frutta a metà, levare il torsolo.
    Inserire nel mixer l’uvetta strizzata, nocciole e succo di mela, frullare fino ad ottenere una crema più pastosa, non troppo liquida.

    Riempire i solchi sulla frutta -dove prima c’era il torsolo- con la crema e infornare a 180° per 30-40 minuti.

    Intanto unire bene la crema di nocciole con malto e succo di mela, da versare sulla frutta appena sfornata.

  • Torta Panettone

    Ho pensato ad una torta con gli stessi sapori del panettone, da utilizzare con uno stampo tipico del panettone o comunque dal carattere natalizio.

    Perché fare una torta dai sapori “panettoniani” e non il panettone direttamente?

    Nel mettere a punto questa ricetta ho pensato a chi non ha tempo o voglia di fare il panettone (che richiede una preparazione non proprio breve) ma vuole offrire qualcosa comunque di home made, che profumi di natale e che sia veloce!

    Da provare con le varianti che più piacciono: dalle classiche uvette, al godusioso cioccolato! L’effetto stupore resta comunque assicurato: nessuno si aspetta di addentare una torta e trovarvi dentro un’esplosione di panettone!

    Si aprano le danze!

    TORTA PANETTONE

    300 gr farina di grano tipo 2
    50 gr di farina di semola di grano duro rimacinata
    1 bustina di lievito naturale
    1 pz di sale marino integrale
    4/5 fichi secchi tagliati grossolanamente
    buccia grattugiata di 2 arance
    80 gr olio evo
    100 gr malto di riso
    1 cucchiaio aceto di mele
    Succo di mela qb

    In un recipiente unire prima gli ingredienti secchi, poi i liquidi (non il succo di mela) e mescolare.

    Aggiungere succo di mela fino ad ottenere una consistenza cremosa ma non ancora liquida (circa 200/250 di succo, a seconda del tipo farina).

    Se non avete succo di mela, io tante volte uso l’acqua: viene un po’ meno dolce. In caso aumentare un poco il malto. Oppure niente, come faccio io!

    Mettere in stampo e infornare a 180 gradi per 40 minuti circa.

    Per un effetto brunito e lucido sulla superficie, mischiare un cucchiaio di malto con un paio di cucchi di acqua e spennellare la superficie gli ultimi due minuti di cottura.

  • Panettone a Lievitazione Naturale

    Ecco dunque il tanto atteso e sospirato (anche da me!) panettone a lievitazione naturale con la pasta madre!

    È un lavoro che necessita di qualche giorno di preparazione ma ne vale davvero la pena!

    Fragrante esternamente e morbido all’interno, profumatissimo di un aroma che non ha pari rispetto a quello fatto con -seppur pochissimo- lievito di birra.

    Dolce al punto giusto senza essere stucchevole (cosa che a me disturba dei panettoni in commercio) e leggerissimo.

    Insomma da provare assolutamente!

    Per il panettone in foto ho usato uno stampo per panettoni bassi (mi sono accorta di avere solo quello ma a quel punto era troppo tardi!).

    PANETTONE CON LIEVITO MADRE

    300 gr lievito madre rinfrescato nei 2 giorni precedenti ogni 7/8 ore circa
    600 gr farina 2
    100 gr fichi secchi tagliati a piccoli pezzi
    100 gr cioccolato 100% cacao in scagliette
    Buccia di 2 arance grattugiata
    6 cucchiai di malto di riso
    120 gr olio evo
    1 pz sale marino integrale
    Succo di mela qb

    Sciogliere il lievito madre in un po’ di succo di mela tiepido.

    Lasciare riposare per una ventina di minuti.

    Aggiungere la farina e mescolare, introdurre il malto e successivamente l’olio.

    Impastare aggiungendo gradualmente il succo di mela tiepido fino ad ottenere un impasto che “sta insieme”.

    A questo punto unire il cioccolato, i fichi, la buccia di arancia e il sale.

    Continuare ad impastare aggiungendo se necessario e poco alla volta, altro succo fino ad ottenere un impasto morbido e ben idratato.

    Mettere a lievitare direttamente nello stampo coperto e al caldo fino al raddoppio (più o meno). Ci vorranno dalle 7 alle 10 ore circa, dipende da molti fattori.

    Infornare a 200° per 10 minuti poi abbassare a 180° per 40 minuti circa (a seconda dei forni potrebbe volerci anche di più o qualche minuto in meno).

  • Pranzo per le feste, sostenibili!

    E come ogni anno, anche questa volta siamo qui a parlare del fatidico menù per le feste natalizie!

    E come ogni anno eccomi qui a ribadire quanto per me certe feste siano occasione per fare delle cose belle, arricchenti, lontano dalla confusione e dalla “commercializzazione” che vorrebbe fare di certe situazioni più che altro un evento chiassoso e dispendioso!

    Ma noi non ci facciamo abbindolare e cerchiamo di recuperare il senso di certi momenti in cui è bello sentirsi sereni, leggeri come un fiocco di neve, senza inutili sprechi e con il rispetto dovuto a chi ci circonda e alla terra che nonostante le gelide temperature è sempre in grado di fornirci gli alimenti che ci fanno stare bene, in forma e armonia.

    Quindi cosa c’è di meglio se non aprire le danze con un menù macrobiotico naturale che sia adatto davvero a tutta la famiglia?

    Essendo un menù della festa, qualche piccolo sgarro ce lo possiamo permettere; come ad esempio i pomodorini pressati, che è vero che non sono di stagione e sono raffreddanti, ma noi li mettiamo apposta in pressione per andare a servire un piatto nettamente più equilibrato e salutare!

    Per chi fosse interessato ad un menù interamente senza glutine, clicchi qui.
    APERITIVO AL MANDARINO

    1 tazza di succo di mandarino
    2 tazze succo di mela
    1/2 limone spremuto
    1 o 2 cucchiai di succo di zenzero

    Unire gli ingredienti e servire fresco.

    Per la versione alcolica versare in ogni bicchiere per 1/4 il prosecco.
    CROSTINI CON CREMA DI TOFU ALLE OLIVE

    Crostini di pane precedentemente tostati
    1 panetto di tofu al naturale
    2 cucchiai di olio evo
    Acidulato di umeboshi q.b.
    Acqua se necessaria
    Una manciata di olive
    Origano fresco

    Sbollentare il tofu in un po’ d’acqua per circa 10 minuti e lasciare raffreddare.
    Frullare tutti gli ingredienti. Spalmare la crema sui crostini.
    VELLUTATA DI CAVOLFIORE AL CURRY

    1 cavolfiore
    2 porri
    2 C di miso chiaro
    2 pz di curry
    500 ml circa di brodo

    Pulire e tagliare il porro a rondelle divedendo la parte bianca da quella verde.
    Rosolare in pentola per qualche minuto con l’olio e un pizzico di sale prima la parte verde, poi quella bianca.
    Intanto lavare il cavolfiore, dividere in cimette e tagliare a pezzetti il gambo.
    Unire il tutto al porro, rosolare, aggiungere il brodo e portare a bollore.
    Cuocere per circa 20 minuti.
    A cottura ultimata frullare bene fino ad ottenere una consistenza liscia. Aggiungere il miso, curry e mescolare con cura.
    RISOTTO PROFUMATO AL LIMONE

    4 pugni di riso semintegrale
    2 porri
    1/2 limone spremuto
    2 strisce di buccia di limone
    2 cucchiai di olio evo
    Sale marino integrale qb
    Brodo vegetale qb
    Qualche fogliolina di menta a piacere.

    Pulire e tagliare il porro a rondelle divedendo la parte bianca da quella verde più tenera.
    Rosolare in pentola per qualche minuto con l’olio e un pizzico di sale prima la parte verde, poi quella bianca.
    Inserire la buccia di limone e farla rosolare un poco.
    Aggiungere il riso e farlo tostare un paio di minuti.
    Se si desidera, sfumare con un po’ di vino bianco.
    Aggiungere qualche granello di riso e poi il brodo, poco alla volta, fino a cottura ultimata.
    Quando mancano circa 5-7 minuti a fine cottura, inserire il succo iniziando da un cucchiaio. Assaggiare dopo un minuto e regolarsi a piacere con l’intensità dell’aroma di limone desiderata.
    Rimuovere la buccia e lasciare riposare qualche minuto prima di servire.
    Se piace il gusto, durante la mantecatura, inserire le foglioline di menta a pezzetti, altrimenti usarle come decorazione una volta impiattato il riso.
    TRANCETTI DI MAIS AL GRATIN

    Polenta precedentemente cotta
    3/4 porri
    3/4 cucchiai di olio
    Sale marino integrale

    Preparare la polenta seguendo le istruzioni del produttore della farina (per questa ricetta bastano circa 300 gr di farina di mais).
    Una volta pronta versarla in uno stampo da plumcake o contenitore similare (devono poi venire delle “mattonelle”) e lasciare intiepidire.
    Volendo si può preparare il giorno precedente.
    Nel frattempo tagliare il porro a rondelle e farlo rosolare nell’olio in padella, aggiungendo qualche granello di sale.
    Sfumare con un goccio di acqua e continuare a stufare finché il porro diventa cremoso.
    Una volta rassodata la polenta, tagliarla a mattonelle e appoggiare ogni pezzo su una placca da forno rivestita con carta apposita.
    Spennellare i trancetti con poco olio e grigliare in forno le fettine fino a che si formi la crosticina.
    Prima di servire, ricoprire ogni trancio con i porri stufati.
    PANZANELLA INVERNALE

    200 gr pomodorini
    1 cipolla grande
    200 gr di pane a dadini
    Una manciata di foglie di basilico
    15 olive denocciolate
    1-2 cucchiai di aceto di mele
    4 cucchiai olio evo
    200 gr tofu a dadini
    Shoyu qb
    Qualche foglia di insalata

    Almeno 12 ore prima:

    Tagliare in quattro parti i pomodorini e la cipolla in fette abbastanza sottili, mescolare con il sale e porre in pressione nel pressa verdure o in una ciotola (poggiandovi sopra un piatto o ciotola con un peso, di modo che le verdure risultino ben schiacciate. Es. bottiglia grande piena di acqua o similari).

    Mettere i dadi di tofu in una macinatura fatta con metà acqua e metà shoyu.

    Il giorno stesso:

    Scolare il tofu, strizzare le verdure e metterli in una ciotola.
    Aggiungere il pane, le olive, l’insalata e il basilico.
    Condire con olio, shoyu e aceto.
    Lasciare riposare in frigorifero per 1 ora.
    BUDINO FONDENTE CON CRUMBLE NATALIZIO

    1 L latte di riso
    200 ml malto di riso
    1 pz sale
    1 cucchiaio di crema di nocciole
    3 cucchiaini di agar agar
    3 cucchiai di cacao amaro in polvere
    3 cucchiai di kuzu (in mancanza amido di mais)

    Per il liquido di copertura:
    4 cucchiai di sciroppo di acero
    1 cucchiaio di acqua

    Per il crumble:
    100 gr farina integrale di farro
    1 cucchiaio di olio
    1 cucchiaio di malto di riso
    3 fichi secchi tagliati in piccoli pezzi
    Succo mela qb
    Qualche granello di sale marino integrale
    Buccia grattugiata di mezza arancia

    Amalgamare gli ingredienti e successivamente strofinare il composto tra le mani per ottenere un effetto sabbia. Se il composto dovesse risultare troppo secco, aggiungere dell’acqua.
    Posizionare su una placca da forno rivestita con carta forno e infornare a 180 gradi per 10-15 minuti o comunque fino a doratura.

    Nel frattempo sciogliere l’amido in poco di latte freddo.
    Mescolare in una ciotola malto, cacao e crema di nocciole.
    Sciogliere l’agar agar nel latte freddo, riporlo in un pentolino e portarlo a bollore. Aggiungere il sale.
    Aggiungere quindi il composto di malto, cacao e crema, mescolando. Sobbollire per circa 10 minuti, poi versare il latte con l’amido e continuare a mescolare finché il liquido si addensa.
    (Se si desidera, si può mettere il crumble nel fondo delle ciotole, sotto al budino, oppure in superficie. In questo ultimo caso, meglio evitare il liquido di copertura).
    Versare nelle ciotoline, si solidificherà raffreddandosi.
    Diluire lo sciroppo d’acero con l’acqua e versare su ogni ciotolina ormai raffreddata.
    Conservare in frigorifero fino a quando il budino verrà servito.

  • Plumcake della Domenica

    A me ricorda tantissimo il “ciambellone della mamma” (o della nonna!), non tanto per i sapori, quanto per la sensazione che porta con sé.

    Alzarsi la domenica mattina con quel profumo di buono nell’aria, caldo e tenero, ti fa presagire che sarà una bellissima giornata e se già sai che ti aspetta un difficile compito quel giorno, beh, sentirti avvolto da quella sensazione, ti conforta e rassicura.

    Come la mamma e la nonna, anche questo plumcake è buono e profumato, e in più è davvero soffice e croccante, per via delle mie adorate nocciole che l’albero del mio papà ci regala sempre con abbondante entusiasmo!

    Ne vanno matti figlia e compagno, sorella e nipoti, amici vicini (ne hai ancora?) e lontani (come è la tua ricetta?).

    Insomma tutta la famiglia dentro un semplice plumcake! Ed è per questo che è bello alzarsi la mattina avvolti da questo profumo!

    E poi, come sempre, senza zucchero, farine raffinate, burro o uova, che non servono per renderlo più buono, perché è già buonissimo così, anzi, meglio: più salutare e senza rischi per la nostra salute.

    E infatti lo stomaco (ma anche il fegato) ce lo dicono subito che questo plumcake è un dolce più leggero e ci fa alzare dalla tavola con la carica giusta per affrontare la giornata, senza il pericolo di sbalzi glicemici che ci fanno avere la sensazione di fame anche poco dopo aver mangiato.

    Quindi procuriamoci gli ingredienti perché è anche un dolce molto veloce da preparare e mettiamoci all’opera!

    E buona giornata a tutti!

    300 gr farina integrale di farro

    50 gr di farina di semola di grano duro rimacinata

    1 bustina di lievito naturale

    1 pz di sale marino integrale

    due manciate di nocciole sgusciate e tagliate grossolanamente

    1 carota grattugiata

    80 gr olio evo

    100 gr malto di riso

    1 cucchiaio aceto di mele

    Succo di mela qb

    In un recipiente unire prima gli ingredienti secchi, poi i liquidi (non il succo di mela) e mescolare.

    Aggiungere succo di mela fino ad ottenere una consistenza cremosa ma non ancora liquida (circa 200/250 di succo, a seconda del tipo farina).

    Se non avete succo di mela, io tante volte uso l’acqua: viene un po’ meno dolce. In caso aumentare un poco il malto o le carote. Oppure niente, come faccio io!

    Mettere in stampo per plumcake e infornare a 180 gradi per 40 minuti circa.

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  • Croccante di semi

    Oggi vi propongo un dolce che ai miei corsi di cucina naturale per bambini piace davvero molto! E se è gustato, provato e approvato da mamma e papà, figuratevi, i piccoli ne vanno matti!

    Il croccante, oltre ad essere una comoda merenda d’asporto, ma anche un dolce di fine pasto, come una ottima colazione, è molto facile e veloce da preparare,  anche insieme ai bambini che si divertono un sacco a “mettere le mani in pasta”!

    Ma la caratteristica più importante di questo buonissimo dolcetto è l’elevato contenuto di sali minerali, vitamine, grassi buoni che ci danno la giusta energia!

    È possibile usare anche altri semi oleosi, cambiare cereale o frutta disidratata.

    CROCCANTE

    1 tazza di riso soffiato

    1/2 tazza di albicocche disidratate

    1 T di semi  di sesamo

    1 manciata di nocciole e/o mandorle spezzettate grossolanamente

    5 C malto di riso

    2 cucchiai olio delicato

    Cioccolato fondente 100% cacao, fuso per la copertura

    Mettere il malto e l’olio in una pentola, accendere il fuoco e intiepidire in modo da ammorbidire il malto. Unire semi e cereali mescolare brevemente e togliere dal fuoco.

    Amalgamare il composto e stendere uno strato di circa 1/2 cm su una placca rivestita di carta forno.

    Infornare a 180° per 10/15 minuti.

    Una volta raffreddato si può decorare con la copertura di cioccolato fuso.

  • Mousse al Limone

    Oggi vi presento un dolce classico macrobiotico, piccola elaborazione ed evoluzione del kanten di frutta che viene considerato il dessert d’eccellenza di questo tipo di cucina.

    La mousse al limone è un piatto benefico, leggero, adatto davvero a tutti, in quanto non contiene zuccheri raffinati, se non quelli naturali della frutta e del malto di riso, e prevede invece l’utilizzo del virtuoso agar agar.

    Ma cosa è l’agar agar?

    È un gelificante vegetale ottenuto infatti dalla lavorazione delle alghe rosse. Ha un sapore talmente tenue da non interferire in alcun modo con il piatto che prepariamo.
    Viene utilizzato nella pasticceria naturale e vegana a posto della colla di pesce per creare gelatine, budini, aspic e similari.
    Deve essere introdotto in un liquido freddo, mescolato e piano piano termina lo scioglimento in cottura.
    Si gelifica raffreddandosi ed è termoreversibile: il composto gelificato può essere sciolto scaldandosi sulla fiamma o in forno, per poi rassodarsi nuovamente raffreddandosi.
    Si può reperire nei negozi specializzati in prodotti biologici sotto forma di fiocchi, polvere o barre.

    La mousse al limone così ottenuta diventa un dessert davvero speciale, in quanto lubrifica l’intestino, aumenta il senso di sazietà, con la presenza anche della frutta secca (nocciole), rallenta l’assorbimento degli zuccheri evitando picchi glicemici, è un dolce antinfiammatorio, ricco di sali minerali.

    È anche davvero gustoso! Calma e pacifica quella voglia di dolce a fine pasto e può tranquillamente essere consumato come dolce quotidiano. Cosa volere di più?

    MOUSSE AL LIMONE
    1 litro di succo di mela
    1 limone (buccia e succo)
    2,5 cucchiaini di agar agar in polvere o 5 cucchiai in fiocchi
    2 cucchiaini di crema di nocciole
    4 cucchiai di malto di riso
    2 pere (o mele) tagliate a cubetti
    Composta di lamponi qb
    Nocciole in granella
    1 pz di sale marino integrale

    Sciogliere l’agar agar nel succo freddo, unire sale, buccia di limone e portare a bollore continuando a mescolare con una frusta.
    Unire il malto e la frutta, continuando a rimestare fino a che l’agar agar si sia sciolto.
    Togliere dal fuoco E unire succo di limone e la crema di nocciole.
    Versare in un recipiente e lasciare raffreddare.
    Una volta freddato il composto si solidificherà, quindi frullare e freddare in frigorifero.

    Servire in piccole ciotole o bicchieri trasparenti, posando sul fondo uno strato di nocciole, successivamente uno strato di mousse, ricoprendolo poi con uno strato più sottile di composta e in ultimo una spolverata di granella di nocciole.

  • Torta di Miglio Croccante

    Il miglio, lo dico sempre, è un cereale davvero virtuoso: molto ricco di sali minerali, dotato di qualità alcalinizzanti, rinforza stomaco, pancreas e milza…insomma, ottimo per la nostra salute!

    Anche se, bisogna ammetterlo, mangiato da solo non ha un gran gusto, accompagnato invece sapientemente da alcuni ingredienti, diventa davvero sorprendente!

    Ho pubblicato in precedenza alcune ricette a base di miglio, buone, gustose e tutte salate; ora è il momento del miglio in versione dolce: un modo perfetto per impreziosire un alimento con noi così generoso!

    In famiglia e tra gli amici, ha riscosso molto successo, trionfando anche sui palati più esigenti!

    TORTA DI MIGLIO CROCCANTE (per una piccola tortiera di 17 cm diametro)

    2 tazzine di miglio
    3 tazzine di succo di mela
    3 tazzine di acqua
    Una manciata di uvette
    1 cucchiaino di crema di nocciole
    1 cucchiaio di farina di carrube
    2 manciate di nocciole
    Marmellata qb
    1 pz sale marino integrale

    Cuocere il miglio con acqua (rapporto 1:3) e succo di mela (50% acqua, 50% succo), più un pizzico di sale marino integrale.

    Una volta cotto, mischiare il miglio con una manciata di uvette tritate grossolanamente con il coltello, un cucchiaino di crema di nocciole e un cucchiaio di farina di carrube.

    Dividere in due parti il composto, in modo da tenere una porzione più piccola per la copertura.

    Schiacciare il composto sul fondo di una tortiera con cerniera, fino a raggiungere un cm circa di spessore.

    Ricoprire con marmellata preferita (io una fatta in casa con le fragole).

    Aggiungere al composto -precedentemente tenuto da parte- due manciate di nocciole tritate grossolanamente e lavorare con le mani fino ad ottenere una consistenza sabbiosa.

    Ricoprire quindi lo strato di marmellata con il crumble ottenuto.

    Infornare a 180° per 25 minuti circa, successivamente impostare il grill per un paio di minuti.

  • Ciambella Carote e Nocciole

    Ritorniamo ai fornelli con una ricetta semplice semplice che ho pensato come merenda per mia figlia, in alternativa alla frutta cruda mangiata fino a poco tempo fa.

    Ora infatti fa freschino ed è il caso di diminuire la quantità di frutta e verdura crude e introdurre quelle cotte, come in questa ricetta in cui ho inserito le carote!

    Poi, diciamolo, la torta con nocciole e carote è un grande classico e piace davvero a tutti!

    Ciò che conferisce alla ciambella quel bel colore brunito è la farina di carrube, che in questa ricetta ci sta a meraviglia apportando una leggera e piacevolissima nota acidina che con le carote si sposa molto bene.

    CIAMBELLA CAROTE E NOCCIOLE

    280 gr farina integrale di farro
    20 gr farina di carrube
    30 gr di nocciole tritate grossolanamente
    1 bustina di lievito naturale
    1 pz sale marino integrale
    2 carote grattuggiate
    65 gr olio evo
    130 gr malto di riso
    1cucchiaio di aceto di mele
    Succo di mela qb

    Unire gli ingredienti secchi, poi quelli liquidi (tranne il succo di mela), mescolare e poi aggiungere succo di mela quanto basta per ottenere un impasto cremoso che cola dal cucchiaio, ma non totalmente liquido.

    Infornare a forno già caldo a 200° per 15 minuti, poi abbassare a 180° e cuocere per altri 15 minuti circa o comunque fino a cottura ultimata.

  • Crostata di Mirtilli in Crumble di Nocciole

    Premesso che accendo il forno solo perché sono al fresco in montagna, qualche giorno fa ho fatto questa buonissima crostata! Tanto buona che non ho fatto in tempo a fotografarla intera!

    Facile da fare anche con i bimbi perché si impasta e si schiaccia con le mani e poi si sbriciola la copertura! Niente di meglio delle piccole manine per questo mestiere!

    CROSTATA DI MIRTILLI IN CRUMBLE DI NOCCIOLE

    375 gr farina integrale di farro + 2 cucchiai

    2 belle manciate di nocciole

    94 gr olio evo

    185 gr malto di riso

    25 gr succo di mela limpido (o acqua)

    2 cucchiaini e mezzo di lievito naturale

    1 pz sale marino integrale

    Marmellata di mirtilli

    Tritare grossolanamente le nocciole e metterle da parte.

    In una ciotola unire la farina (tranne i due cucchiai), il lievito, il sale e mescolarli. A parte unire olio, malto e succo, sempre mescolando. Riunire i due composti in una unica ciotola e impastare fino a formare un panetto sodo.

    Dividere il panetto in due parti, una un po’ più grande per formare la base e l’altra per la copertura. Con la parte più grande foderare la base di una tortiera precedentemente oliata e infarinata, lo spessore ottenuto deve essere di circa 5/7 mm. Bucherellare il fondo. Ricoprire con uno strato di marmellata.

    In un contenitore sbriciolare con le mani l’impasto unendo la granella di nocciole e i due cucchiai di farina, fino ad ottenere un grossolano effetto sabbioso.

    Distribuire il crumble così ottenuto sullo strato di marmellata e infornare a 180 ° per circa 25 minuti.

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  • Semifreddo alla fragola

    Ho provato a fare questo esperimento partendo da una crema di frutta cotta con nocciole che avevo già usato come crema nel tiramisù (la ricetta qui) e già allora il risultato era ottimo!

    Su suggerimento di mia figlia ho provato a farla raffreddare ancora di più, fino a farne un semifreddo e devo dire che ne è uscito un dessert da leccarsi i baffi!

    Alla crema “base” fatta con pere e nocciole ho aggiunto delle fragole (sempre durante la cottura) che hanno dato al dolce una decisa connotazione estiva!

    La prossima volta farò il gelato!

    SEMIFREDDO ALLE FRAGOLE

    600 gr pere sbucciate e tagliate in piccoli pezzi
    250 gr fragole lavate e tagliate in pezzi
    160 gr nocciole intere o ridotte in farina (meglio intere che non assorbono subito tutta l’acqua della frutta, proprio come in una qualsiasi marmellata)
    1 pz sale marino integrale

    Mettere a cuocere le pere e le fragole con il sale e dopo 10 minuti unire le nocciole. Proseguire la cottura per almeno 30/35 minuti, o comunque finché il composto non sia più acquoso. Lasciare intiepidire e frullare finemente.

    Una volta freddato riporre in frigo se non si usa immediatamente; riporre comunque in congelatore 20/30 minuti prima di servire. Passato questo tempo mescolare il composto o (se necessario) frullare brevemente.

    Servire le mono porzioni e guarnire a piacere.

    Io ho usato piccoli bicchierini e come guarnizione granella di nocciole e fragole tagliate in pezzettini piccoli.

  • Mousse di Fragole

    Oggi ho preparato una variazione del classico kanten (succo di mela cotto insieme a frutta, con aggiunta di agar agar per gelificare).

    Questo dessert è ottimo per soddisfare la voglia di dolce senza creare danni al nostro organismo, ha un effetto benefico sull’intestino, contiene agar agar, un’alga ricca di iodio e calcio.

    Si può mangiare freddo creando un piacevole effetto rinfrescante quando fa caldo ma è molto duttile e si presta a numerose variazioni (come quella presentata oggi).

    Nella mia ricetta, per conferire una nota più cremosa, ho usato il kuzu, una polvere bianca che ha potere addensante; è ricavata dalla radice di una pianta montana ma, a differenza delle altre fecole o amidi, ha notevoli qualità curative, tanto da essere spesso utilizzata nei rimedi della terapia alimentare.

    MOUSSE DI FRAGOLE:
    200 ml di latte di riso al naturale senza zuccheri aggiunti
    150 gr di fragole ridotte in purea
    1 cucchiaino di crema di nocciole
    2 cucchiaini di agar agar in fiocchi
    1 cucchiaino di kuzu
    1 pz di sale marino integrale

    Sciogliere l’agar agar nel latte freddo e mettere a scaldare in un pentolino. Raggiunto il bollore aggiungere il sale e subito dopo la purea mischiata con la crema di nocciole. Fare sobbollire per 10 minuti circa.

    Sciogliere il kuzu in poco latte freddo e versare nel pentolino.
    Mescolare finché addensa, poi togliere da fuoco.

    Io l’ho usato come farcitura di una crostata in questo modo: dopo poco versare nella tortiera e fare raffreddare, il composto si solidificherà raffreddandosi.

    Una volta freddato, riporre in frigorifero e servire quindi fresco.

    Ma si può tranquillamente versare in pirottini o stampi e mettere a freddare e poi in frigorifero.

  • Ri-Educazione Alimentare: un aiuto per Disitossicarsi dallo Zucchero

    Lo zucchero, si sa, è una tra le “droghe” più usate e abusate degli ultimi decenni.

    La sua storia nel continente europeo inizia già con i greci ed i romani, che, dato il costo esorbitante, lo importavano in piccole quantità dall’oriente  e veniva stoccato nelle botteghe degli speziali tra i medicamenti vari.

    Con la scoperta dell’America poi, la canna da zucchero viene importata anche in Europa e si inizia a farne uso nelle cucine delle ricche famiglie che potevano permettersi di affrontare quella spesa.

    È solo nel settecento però che il “sale dolce” comincia ad essere un prodotto consumato in maniera più diffusa, utilizzato anche per dolcificare alcune bevande alla “moda” come caffé e cioccolata.

    Facile capire che la maggior parte delle famiglie non potevano permettersi di avere lo zucchero nella loro dispensa, eppure l’ancestrale necessità del sapore dolce veniva comunque soddisfatta, in maniera più naturale e sana. Tra poco vedremo come.

    Ma è proprio lì che bisogna tornare, a quel tipo di dolce, che non procurava tanti danni come quelli che ci sta portando il consumo di zucchero, che da quel lontano ‘700 in poi si è sempre più diffuso, fino a diventare uno degli immancabili ingredienti nella grande industria alimentare (è davvero ovunque) e, per i guai combinati alla nostra salute, una delle principali fonti di guadagno del grande impero sanitario-farmaceutico.

    Allora ripartiamo da qui: come vivere senza zucchero? Come aiutare il corpo a disintossicarsi (perché proprio di questo si tratta) da questa velenosa sostanza? Si tratta, in pratica, di rieducare il nostro palato.

    Innanzitutto smettendo di consumare zucchero (di canna o integrale che esso sia, non cambia rispetto a quello raffinato bianco), alimenti in generale troppo dolci e limitare al massimo farine bianche e cibi raffinati.

    Per quanto riguarda i CEREALI meglio prediligere quelli INTEGRALI, consumare in abbondanza VERDURE DOLCI (carota, zucca, cipolla, cavoli…) e ovviamente legumi. Il tutto da MASTICARE molto bene, in quanto più il cibo viene masticato, più aumenta il sapore dolce in bocca. Questo è un piccolo e molto utile, nonché sano, trucchetto!

    Per soddisfare la voglia di dolce senza andare a cercare a fine pasto lo sfizio, è utile mangiare della FRUTTA COTTA come MELA o PERA magari con qualche granella di mandorla o nocciola che rallentano l’assorbimento dello zucchero attraverso l’intesino, diminuendo il picco glicemico e il conseguente down che ci porta a cercare ancora il dolce.

    Utilizzare ALBICOCCHE e PRUGNE SECCHE come spuntini ma anche per dolcificare torte e dessert in generale.

    I MALTI possono aiutarci a dolcificare, ma attenzione a non esagerare.

    SUCCO DI MELA (da bere anche caldo per rilassarci e togliere la voglia di dolce) e SUCCO DI CAROTE da bere o da usare per addolcire i nostri dessert.

    Secondo la mia esperienza, il periodo drammatico per disintossicarsi e superare le crisi di astinenza, si aggira in media intorno a 7/10 giorni, passati i quali si smette di avere il pensiero fisso e di agire in maniera compulsiva (quei momenti in cui ti trovi con il dolcetto che sta andando giù nello stomaco e non ricordi come sia successo!!!).

    I vantaggi che comporta l’eliminazione dello zucchero sono innumerevoli e possono davvero cambiare il percorso di salute di una persona, dai malanni più lievi a quelli più importanti.

    A breve cercherò di scrivere un articolo più approfondito in materia di glicemia e salute. Per ora cerchiamo di disintossicarci!

  • Tiramisù Naturale

    Finalmente ho trovato una formula per questo dolce che sia degna di nota, che mi soddisfi pienamente!

    Poi, di certo, si può sempre migliorare ma diciamo che se gli dei sono mai esistiti, secondo me mangiavano proprio questo dessert!

    Lo vedo già il capriccioso Zeus, sempre pronto a scagliare saette alla minima contrarietà, sciogliersi dinanzi a tanta bontà, scioglievolezza, unite a irresistibile leggerezza e sofficità!

    È una versione macro vegan del classico tiramisù, che mai mi è piaciuto il suo effetto nello stomaco, ma nella bocca invece…eccome!

    Ho cercato di ricreare quella sensazione senza utilizzare però bevande vegetali per fare la crema, dal momento che trovo poi il risultato finale troppo pesante e dal gusto poco convincente.

    Per la parte solida si può usare pan di spagna veg, fette biscottate, biscotti secchi (sempre senza derivati animali e zucchero)… insomma potete sbizzarrirvi come più vi piace! Nella mia ricetta ho usato il pan di spagna ma tempo fa avevo provato anche con le fette biscottate e trovo diano comunque un buon risultato.

    Per la parte cremosa ho semplicemente replicato una composta fatta tempo fa e pubblicata sulla mia pagina fb (allora avevo messo il cacao, che questa volta non ho inserito), frullandola finemente, fino ad ottenere quella che ha tutte le caratteristiche di una crema.

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    Quindi ingredienti naturali, leggeri e sani, quelli che produceva la nonna nella sua profumatissima cucina e che forse oggi abbiamo dimenticato ricoprendo sempre tutto di grassi non buoni per la salute e zuccheri altrettanto dannosi.

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    TIRAMISÙ NATURALE (per 3/4 persone)

    Per il pan di spagna:

    125 gr farina tipo 2
    50 gr farina di nocciole
    35 gr di farina di mais fioretto
    1 busta di lievito naturale
    100 gr malto di riso (anche meno se lo desiderate meno dolce)
    50 gr olio evo
    100 ml succo di mela (può essere che ne serva di più, a seconda del tipo di farina usata)
    1 cucchiaio di aceto di mele
    1 pz sale marino integrale

    Unire gli ingredienti secchi, poi quelli liquidi. L’impasto deve essere cremoso, tendente al liquido, ma non liquido: deve fare il “filo” sollevandone un po’ col cucchiaio per farlo ricadere nella ciotola.

    Infornare a 200° per 10 minuti, poi abbassare a 175 per circa 15/20 minuti.

    Una volta freddato tagliarlo e dividerlo come si preferisce per usarlo nel tiramisù al posto dei biscotti.

    Per la crema:

    850 gr pere sbucciate e tagliate in piccoli pezzi
    160 gr nocciole intere o ridotte in farina (meglio intere che non assorbono subito tutta l’acqua della frutta, proprio come in una qualsiasi marmellata)
    1 pz sale marino integrale
    Mettere a cuocere le pere con il sale e dopo 10 minuti unire le nocciole. Proseguire la cottura per almeno 30/35 minuti, o comunque finché il composto non sia più acquoso. Lasciare intiepidire e frullare finemente.

    Per assemblare il tiramisù:

    pan di spagna
    crema pere e nocciole
    caffè di cereali, io ho usato quello anche con fichi e cicoria (deve essere ben concentrato per godere appieno delle sue note calde nel dolce)
    cacao in polvere, senza zucchero qb

    Stendere uno strato di crema sul fondo della pirofila, coprire con i pezzi di pan di spagna precedentemente imbevuti nel caffè di cereali, sovrapporre un altro strato di pan di spagna che verrà nuovamente coperto di crema prima, spolverata poi con il cacao amaro.

    Fare riposare almeno un’oretta in frigorifero prima di servire.

  • Torta Colombina

    Ho aspettato fino all’ultimo momento perché non sapevo se oggi avrei avuto tempo per fare un dolce da portare al pranzo di domani dalla mamma. Volevo fare la classica colomba rivisitata in chiave macrobiotica ma figlia, cane e lasagne hanno prosciugato praticamente quasi tutte le mie forze!
    Ma un pochino di tempo, dopo pranzo, è avanzato e…vorrò mica riposarmi io? Certo che no!

    E via che mi invento la “torta colombina”: una torta con tutti i sapori della colomba pasquale, leggera, soffice e dalla superficie croccante grazie alla glassa di mandorle e nocciole. Ci vuole proprio poco tempo per la preparazione e una bella (e buona) figura è assicurata!

    TORTA COLOBINA

    230 gr farina 2 o integrale di farro
    30 gr mandorle tritate finemente
    1 buccia limone
    1/2 buccia arancia
    1/2 banana schiacciata (fac.)
    1 busta lievito naturale (oppure mezzo cucchiaino raso di bicarbonato e un cucchiaino di succo di limone)
    50 ml olio
    cremina dolcificante ottenuta frullando finemente mezza pera o mela, 5 albicocche secche, un po’ di succo di mela (oppure 170 gr malto di riso)
    1 pz vaniglia in polvere
    1 pz sale marino integrale
    1 cucchiaio di aceto di mele
    Succo di mela qb

    PER LA GLASSA
    30 gr mandorle sgusciate spellate + una manciata per decorare la superficie
    30 gr nocciole sgusciate spellate
    2 cucchiai di malto di riso
    Succo di 1/2 arancia

    Unire gli ingredienti secchi, poi quelli liquidi (tranne succo di mela) e mescolare. Unire succo di mela qb fino ad ottenere un impasto cremoso ma non liquido. Inserire nello stampo X torte.

    Preparare la glassa: unire tutti gli ingredienti in un mixer e frullare.
    Successivamente coprire la superficie dell’impasto della torta con la glassa e appoggiarvi sopra qualche mandorla spellata.

    Infornare per 15 minuti a 200°, poi abbassare a 180° e continuare la cottura per 20/25 minuti o comunque finché la torta risulterà cotta.

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