• Cucina Veloce e Salutare: la Farinata in padella

    La chiamano farinata, cecina, torta; i più fantasiosi hanno inventato nomi come “fari-frittata” o “frittata senza uova”!! Ne ho trovato traccia anche nella tradizione culinaria indiana.

    Insomma, qualsiasi nome abbia, questo rimane un piatto davvero ottimo e gustoso, pronto a soddisfare palati di ogni genere, dai grandi ai più piccoli commensali seduti alla nostra tavola.

    Si tratta di una sorta di focaccina fatta con una miscela di farina di ceci, acqua, olio e sale ed è una portata ottima dal punto di vista nutrizionale, fonte di carboidrati, proteine, fibre e grassi amici della salute. In aggiunta è un alimento naturalmente privo di glutine.
    Per farne una versione che sia anche salutare, basta prestare attenzione a inserire le giuste quantità di olio e sale.

    Ma la caratteristica principale della “mia” farinata è la facilità e velocità di preparazione, che la rende un piatto immancabile nella cucina quotidiana più spiccia: infatti io la faccio in padella, proprio come fosse una frittata, cuocendola qualche minuto per lato, ed il gioco è fatto e concluso.

    Unica accortezza da verificare è che la padella sia realmente antiaderente, fattore indispensabile per una buona riuscita.

    Vediamo la ricetta nel particolare.

    FARINATA IN PADELLA (dosi per padella diametro 25 cm.)

    100 gr acqua
    50 gr farina di ceci
    1 cucchiaio di olio evo
    1 pz di sale

    Mescolare acqua e farina, sciogliere i grumi e fare riposare almeno 2-3 ore (anche tutta una notte o tutto il giorno va benissimo, anzi, meglio).

    Dopo il riposo aggiungere olio, sale e mescolare.

    Sporcare il fondo della padella con un filo di olio e cospargere su tutta la superficie.

    Accendere il fuoco e dopo poco aggiungere la pastella. Abbassare il fuoco al minimo (attenzione perché ogni fornello ha il suo livello, bisognerà fare delle prove) e coprire con coperchio e fare cuocere per 7-8 minuti, poi, con l’ausilio del coperchio girare la farinata e cuocere per gli stessi minuti.
    Al momento di girarla la farinata dovrà essere già asciutta sulla superficie, altrimenti è necessario qualche minuto in più.

    Fare freddare qualche minuto e poi servire.

    Questa è la versione base, si possono aggiungere verdure a piacimento dentro la pastella, prima di versarla in padella. In caso i tempi di cottura potrebbero allungarsi un po’.

    Da provare con il porro stufato!!!

  • Consumare cibi di stagione per rimanere in salute. Grano saraceno: ricette ed usi.

    Rispettare i cicli stagionali, ovvero consumare frutta, verdura e in generale alimenti di stagione, è importante per la nostra salute.
    Ma non solo: mangiare cibo appartenente alla fascia climatica in cui viviamo è altrettanto fondamentale.

    La natura per fortuna è ancora saggia e mette a disposizione alimenti adatti ad essere consumati in ogni stagione e clima.
    Nei paesi caldi crescono piante i cui frutti sono adatti rinfrescare il corpo: banana, mango, cocco, cacao, ananas e via dicendo.
    Nei paesi freddi invece crescono piante che quando consumate dall’uomo, gli procurano il necessario calore per non patire eccessivamente le temperature rigide.

    Se in inverno mangiamo banane o cacao, avremo un effetto indebolente, in quanto stiamo introducendo un alimento freddo proprio nel periodo in cui il corpo cerca di difendersi dalle rigide temperature invernali.

    Stesso discorso vale per paesi come il nostro dove esistono le diverse stagioni e differenze di temperatura tra nord e sud: in estate la natura offre frutta e verdura succosa per rinfrescarci, al sud è diffuso l’utilizzo del peperoncino in quanto il piccante fa fuoriuscire il calore dal corpo con effetto raffreddante.
    Nella stagione fredda invece abbiamo la possibilità di riscaldarci con tanti prodotti della terra invernale.
    Uno tra questi è il grano saraceno.

    Il grano saraceno è una pianta erbacea che, pur non essendo un cereale, viene annoverata tra essi in quanto le sue caratteristiche nutrizionali e l’impiego alimentare sono molto simili a quelli di altri cereali.
    Questa pianta cresce nelle zone più fredde ed ha un buon contenuto di calorie, sali minerali ed altre importanti sostanze che la rendono ideale per un consumo nella stagione invernale, procurando al corpo quel calore di cui necessita in questo periodo dell’anno.

    Il grano saraceno inoltre non contiene glutine ed è quindi adatto non solo ad allergici ed intolleranti ma a tutte le persone, in quanto ricordo che il glutine, se assunto troppo di frequente, risulta molto sfavorevole per la salute. Difatti essendo una sostanza appiccicosa, il glutine, quando in eccesso, va ad attaccarsi alle pareti intestinali compromettendo il potere assimilativo dei nutrienti contenuti nei cibi. Per questo è sempre utile apportare varietà alla propria alimentazione, alternando cereali contenenti glutine a quelli che non lo contengono.

    USO DEL GRANO SARACENO IN CUCINA

    Il grano saraceno può essere utilizzato nella sua forma integra, in chicchi, in numerose preparazioni di primi piatti e dal momento che la sua cottura risulta simile a quella degli altri cereali, risulta ottimo come ingrediente per arricchire calde zuppe invernali.

    Di questo pseudo cereale si può usare anche la farina, ottenendo i famosi pizzoccheri oppure la altrettanto conosciuta polenta taragna.

    Ottimo l’uso anche in pasticceria per la produzione di buonissime crostate o torte morbide farcite con marmellate a seconda dei gusti (io consiglio sempre frutti poco dolci e magari aciduli che con il grano saraceno ci vanno a nozze!).
    Ricordi che è sempre meglio utilizzare la farina di grano saraceno in associazione ad altri ingredienti e farine dato il suo scarso potere “legante”.

    RICETTE

    ZUPPA CONTADINA CON GRANO SARACENO (per 2/3 persone)
    80 gr grano saraceno decorticato
    2/3 foglie grandi di cavolo nero
    1 carota
    1 pezzo di cavolo rapa (a seconda dei gusti, io metto circa 60 gr)
    2 cipolle
    Olio evo
    30 gr lenticchie rosse decorticate
    2 foglie di alloro
    Brodo o acqua qb
    Sale

    In una pentola scaldare un cucchiaio di olio e soffriggere la cipolla tagliata a pezzetti con un pizzico di sale, sfumarla poi con un goccio di acqua. Nel frattempo tagliare tutte le verdure a dadini, inserire la carota, il cavolo rapa, il cavolo nero, poi lenticchie e grano saraceno, mescolare velocemente e coprire con acqua già calda. Inserire l’alloro. Portare a bollore fino a cottura del grano. Tenere sempre una pentola con acqua già calda da aggiungere in caso la zuppa si asciugasse troppo. Salare verso la fine.
    PIZZOCCHERI AL NATURALE (per 2 persone)
    160 gr di pizzoccheri
    1 patata tagliata a cubetti
    1 pezzetto di verza tagliata a striscioline
    1 cipolla o porro tagliato a pezzi piccoli
    Sale
    Olio

    Portare a bollore dell’acqua in una pentola e versarvi pizzoccheri, patata e verza fino a cottura ultimata. Nel frattempo scaldare in una padella un cucchiaio di olio, soffriggere la cipolla sfumandola poi con acqua e continuando a stufarla con acqua per 5/10 minuti. Quando i pizzoccheri sono pronti scolarli e saltarli velocemente nella padella con la cipolla.
    POLENTA TARAGNA
    Procurarsi della farina per polenta taragna e cucinarla secondo le indicazioni del produttore. Ottima accompagnata da lenticchie in umido.
    CROSTATA SARACENA AI LAMPONI
    250 gr farina di grano saraceno
    30 gr amido di mais
    1 bustina di lievito naturale
    1 pizzico di polvere di vaniglia
    1 pizzico di sale
    1 buccia di limone grattugiata
    70 gr olio evo
    100 gr malto di riso
    50 gr succo di mela
    Marmellata di lamponi senza zucchero aggiunto

    Unire in una ciotola prima gli ingredienti secchi, poi quelli liquidi. Amalgamare il tutto lavorando con le mani, alla fine si formerà un panetto sodo. Riporre in frigorifero per almeno 30 minuti.
    Successivamente foderare una tortiera con l’impasto per uno spessore di circa 1/2 cm, tenendone da parte un po’ per la decorazione della superficie. Bucherellare il fondo con una forchetta e farcire con la marmellata. Formare le strisce e posizionarle sulla crostata. Infornare a 180° per 20 minuti.

  • Fantastici legumi: indicazioni, consigli e ricette per avere il loro meglio!

    I legumi spesso ci mettono in difficoltà perché non si sa mai come cucinarli, in quali quantità inserirli nella dieta e, dulcis in fundo, i lunghi tempi di preparazione fanno spesso da deterrente.

    Ma non scoraggiamoci perché i legumi sono alimenti davvero virtuosi (ottima fonte di proteine, sali minerali, fibre e altre sostanze dai benefici effetti) e con poco fanno davvero molto.
    Quindi basta un pizzico di organizzazione e…la salute è servita!

    Secondo la medicina tradizionale cinese i legumi appartengono all’elemento “Acqua” e svolgono un effetto curativo e benefico su reni e vescica.
    Il benessere dei reni in particolare, è considerato essenziale per la nostra salute, quindi il consumo di una giusta quantità e qualità di legumi pone le basi per un ottimo equilibrio.

    QUALI LEGUMI SCEGLIERE
    Alcune varietà di legumi sono più curative e digeribili e altre: parliamo di lenticchie, ceci, fagioli azuki, soia nera e fagioli neri in generale.
    Questi legumi sono adatti ad un consumo quotidiano.
    Altri legumi come fagioli cannellini, borlotti, fagioli rossi, piselli, fave, soia verde e via dicendo, sono indicati per usi più saltuari.
    Per quanto riguarda la soia gialla è bene precisare che essendo pesante e difficile da digerire è opportuno non consumarla come un qualsiasi altro legume ma tramite uno dei prodotti in cui, da secoli, viene trasformata e resa più digeribile e salutare: il tempeh, miso, tofu e latte di soia.

    EVITARE I GONFIORI ALLA PANCIA
    Un tipico fattore che trattiene molte persone dal consumare legumi, consiste nella fastidiosa “aria nella pancia”, che in effetti è un pericolo cui si può andare incontro, ma mettendo in atto alcuni accorgimenti, certi fastidi si possono tranquillamente evitare.

    In realtà rischia maggiormente di incappare in questi disturbi chi non ha l’abitudine al consumo di legumi, quindi il primo consiglio consiste nell’INTRODUZIONE GRADUALE, iniziando magari con qualche crema di legumi.
    Procedere successivamente mangiando legumi integri ogni giorno, in piccole quantità e molto ben cotti.

    Il più importante consiglio per una buona digestione e per evitare fastidi è di MASTICARE molto bene; l’aggiunta in cottura di PIANTE AROMATICHE come salvia, alloro, rosmarino, maggiorana e semi di cumino o finocchio, aiuta a prevenire la formazione di aria intestinale.

    Ricordarsi sempre di mettere i legumi in AMMOLLO prima della cottura e di cuocerli con un pezzetto di ALGA kombu.

    QUANTITÀ
    È importante che i legumi facciano parte del nostro regime alimentare affinché sia sano ed equilibrato, ma come in ogni cosa non bisogna esagerare: un paio di cucchiai sono sufficienti a garantirci gusto e salute.

    TEMPI DI COTTURA
    La preparazione dei legumi prevede sempre la fase di ammollo, affinché risultino meglio digeribili. Il consiglio è di ammollarli la sera precedente di modo che si possano cucinare al rientro a casa, mentre sistemiamo o ci facciamo la doccia. Oppure se ci servono per il giorno dopo ancora, si possono cucinare durante il tempo della cena. Con l’uso della pentola a pressione i tempi si riducono molto.
    È più facile farlo che dirlo, basta organizzare i tempi e la cucina e con un pizzico di attenzione si guadagna in salute!

    COME CUCINARLI
    Zuppe e minestroni sono tra le modalità più classiche per cucinare i legumi, oppure, dopo la necessaria lessatura, si possono far saltare in padella con un filo di olio, cipolla e altre verdure, insaporendo poi il tutto con qualche condimento speciale come gomasio o shoyu.

    Un modo gustoso e sfizioso per consumare i legumi, consiste nell’utilizzarli nella preparazione di polpette, burger o sformati. A seguire alcune ricette.

    HUMMUS DI CECI
    200 gr di ceci precedentemente cotti
    2 cucchiai di tahin
    1 presa di sale
    Acqua qb
    1 spicchio di aglio (fac)
    Succo di limone o acidulato di umeboshi qb (fac)

    Frullare insieme gli ingredienti e aggiungere acqua fino ad ottenere una consistenza cremosa e soda.

    BURGER DI LENTICCHIE
    250 g di lenticchie lessate
    1 cucchiaio di tahin
    2 cucchiai di pane grattugiato
    1 scalogno precedentemente stufato
    1 cucchiaio di olio evo

    Frullare il tutto e poi formare il burger.
    Cuocere in antiaderente cinque minuti per lato.

    ZUPPA DI AZUKI
    200 gr di fagioli azuki già ammollati
    2 porri
    1 carota
    1 rametto di rosmarino
    Olio evo e sale qb

    Tagliare i porri a rondelle e poi in pezzi più piccoli, pulire la carota e tagliarla in piccoli cubetti, a parte scaldare 1 litro di acqua o brodo.

    In una pentola soffriggere prima la cipolla e poi la carota con una presa di sale e sfumate con un goccio di acqua. Aggiungere i fagioli ammollati, rosolare un pochino e successivamente aggiungere il brodo o l’acqua bollenti. Inserire il rametto di rosmarino e cuocere a fuoco lento fino a cottura e fare consumare il liquido a piacere. Se necessario aggiungere brodo durante la cottura. Salare verso la fine. Il rametto di rosmarino può essere rimosso a fine cottura.

    PESTO DI BASILICO E CANNELLINI
    100 gr fagioli cannellini già lessati
    1 cucchiaio di tahin
    5/6 manciate di foglie di basilico
    1 cucchiaino di curry (fac)
    Succo di limone, qualche goccia
    Olio evo qb

    Riporre gli ingredienti nel mixer e frullare. Aggiungere olio fino ad ottenere la cremosità desiderata. Al momento di condire la pasta, il riso e via dicendo, conservare due dita di acqua di cottura per diluire il pesto.

    FGIOLI NERI (O SOIA NERA) STUFATI CON FUNGHI
    150 gr fagioli neri più un pezzetto di alga
    60/70 gr funghi a scelta puliti
    2 carote
    2 cipolle
    1 gambo di sedano
    Qualche foglia di prezzemolo tritato
    1 cucchiaio scarso di salsa di soia
    Olio e qb

    Mettere in ammollo i fagioli e cuocerli con l’alga per il tempo necessario.

    Ridurre a cubetti le verdure, soffriggere in due cucchiai di olio la cipolla con una presa di sale, sfumarla con un goccio di acqua e aggiungere le altre verdure rosolandole per qualche minuto. Dopo avere tagliato i funghi in pezzi medi (se sono funghi piccoli tipo chiodini si possono lasciare interi), inserirli, rosolare e portare a cottura. Dopo poco aggiungere i fagioli già cotti e mescolare spesso fino a cottura ultimata. Se si asciuga troppo aggiungere acqua o brodo già caldi. A fine cottura aggiungere la salsa di soia e il prezzemolo tritato.

  • Eliminare vecchi ristagni: Crostini di polenta con funghi Shitake.

    Siamo a gennaio ed è questo forse il mese più freddo dell’anno.

    Macrobioticamente parlando,il periodo tra gennaio e febbraio, corrisponde all’elemento “Acqua”.

    Questo tipo di energia è molto profonda e forte e in generale, rappresenta la sede della nostra vitalità. I principali organi ad essa collegati sono reni e vescica: il benessere di questi è fondamentale, in quanto all’energia acqua è strettamente connesso il concetto di longevità, che nella la medicina tradizionale cinese, prende il nome di “Jing”. (Per saperne di più sullo Jing clicca qui).

    Secondo la macrobiotica, tutto ciò che in generale esaurisce la nostra carica vitale, ovvero la nostra prospettiva di vita, sono gli eccessi. Di stress, di sostanze tossiche, di sale, zucchero, di cibi animali e via dicendo.

    Quindi ciò che vi propongo oggi è di mettere un po’ di ordine nello stile di vita in generale (se avete bisogno di un aiuto, non esitate a contattarmi) e una ricetta che vi da una mano a sostenere la vostra vitalità.

    I funghi shitake infatti sono un ottimo rimedio per eliminare i ristagni in generale e vecchi accumuli di sale.
    Qui accostati alla polenta )magari quella con il grano saraceno che ci dà un po’ di calore in più, utile con questo freddo) ma buonissimi anche da soli come contorno.

    CROSTINI DI POLENTA CON FUNGHI SHITAKE

    250 gr farina di mais o per polenta taragna
    Acqua o brodo qb (per i rapporti farina acqua seguire le indicazioni dietro la confezione)
    100 gr di funghi shitake freschi (potete usare anche quelli secchi, dopo averli ammollati in acqua)
    1 cipolla grande
    1/2 spicchio di aglio
    Sale qb
    Olio evo qb
    Prezzemolo tritato
    Pirottini da muffin (usa e getta se si vogliono servire i cestini senza contenitore)

    Cuocere la polenta nell’acqua (o nel brodo per una versione più saporita) seguendo le istruzioni sul retro della confezione.

    Terminata la cottura, distribuirla su una placca da forno rivestita con carta forno per l’altezza di 1 cm e mezzo circa.
    Tenere da parte e lasciare freddare.

    Nel frattempo tritare finemente la cipolla e l’aglio lasciarlo in spicchi grandi così da poterlo rimuovere dopo la cottura se si desidera e farli soffriggere con poco olio. Aggiungere qualche granello di sale e stufare a fuoco basso con un goccio di acqua fino a farla evaporare. Aggiungere i funghi (se sono funghi grandi meglio tagliarli in pezzi più piccoli) e cuocere a fuoco basso così da formare una crema densa.

    Intanto riprendere la polenta ormai freddata e con un coppapasta o formine per biscotti, effettuare i tagli in modo da dare forma ai crostini.

    A cottura ultimata dei funghi, spegnere e aggiungere un po’ di prezzemolo tritato. Se necessario infornare i crostini per un paio di minuti spennellandoli con un po’ di olio evo, sfornarli e ricoprirli con i funghi e servire i tutto caldo.

  • Menù per le Feste, in salute!

    Il clima è già vestito a festa, c’è fermento: chi pensa ai regali, chi ai viaggi, chi all’abito più adatto e chi alla tavola e ai menù.

    Ma la fine dell’anno è anche occasione per fare compendi, bilanci e riflessioni. Io appartengo più a questa categoria e difatti tutto questo sprint chiassoso mi disturba un po’.

    In particolare, delle tavole addobbate a festa (ma anche dei pacchi sotto l’albero), non mi piace la sovrabbondanza che porta con sè lo spreco, non mi piace l’alzarsi dalla sedia con lo stomaco gonfio e teso e sentirsi “pesante” in generale.

    Anche quest’anno però, tocca fare contenti un po’ tutti. Per le feste ho quindi pensato ad un menù speciale, stuzzicante ma sano, leggero e meno ingombrante delle solite abbuffate. E soprattutto con un occhio di riguardo e alle giuste quantità.

    Per chi fosse interessato ad un menù senza glutine, clicchi qui.

    MENÙ DELLE FESTE (ingredienti per 4/5 persone)
    APERITIVO BANCHA E ZENZERO

    1 tazza di tè bancha (volendo si può sostituire con il tè kukicha per una versione senza stimolanti)
    2 tazze succo di mela
    3 cucchiai di succo di zenzero
    Prosecco a piacere (fac)

    Unire gli ingredienti e servire fresco.

    CROSTINI CON CREMA DI TOFU ALLE OLIVE

    Crostini di pane precedentemente tostati
    1 panetto di tofu al naturale
    2 cucchiai di olio evo
    Acidulato di umeboshi q.b.
    Acqua se necessaria
    Una manciata di olive
    Origano fresco

    Sbollentare il tofu in un po’ d’acqua per circa 10 minuti e lasciare raffreddare.
    Frullare tutti gli ingredienti. Spalmare la crema sui crostini.
    ZUPPA DI CAROTE E ARANCIA ALLO ZENZERO

    600 gr carote mondate e tagliate a pezzi grossolanamente
    1 cipolla grande tagliata a mezzaluna
    1,5 litri di brodo caldo
    Succo di 1/2 arancia
    Pezzetto di zenzero tagliato in 2/3 rondelle
    Olio evo
    Sale

    Riscaldare un paio di cucchiai di olio in una pentola dai bordi alti. Inserire la cipolla e successivamente qualche granello di sale, stufare la cipolla con un goccio di acqua, lasciare evaporare. Inserire i pezzetti di zenzero e fare rosolare. Aggiungere poi le carote tagliate e lasciare insaporire per qualche minuto continuando a mescolare. A questo punto aggiungere il brodo e lasciare cuocere per almeno 30 minuti. A cottura ultimata, estrarre i pezzi di zenzero e togliere il brodo in eccesso tenendolo da parte. Frullare e se necessario inserire poco alla volta il brodo tenuto da parte, fino a raggiungere la consistenza desiderata. Inserire alla fine il succo d’arancia.
    LASAGNA CON RAGÙ DELL’ORTO E BESCIAMELLA DI CECI

    Ingredienti per teglia 30×18 cm
    Fogli di pasta secca per lasagna in quantità desiderata ( io ho fatto
    Per il ragù:
    700gr di passata di pomodoro
    Mezzo cavolfiore medio-piccolo
    240 gr lenticchie lessate
    Mezza cipolla
    Due chiodi di garofano
    Due foglie di alloro
    Due bei pizzichi di sale
    Acqua qb
    2 cucchiai scarsi di olio evo

    Soffriggere la cipolla nell’olio. Quando l’olio si è asciugato sfumare con un goccio di acqua e lasciare evaporare. Aggiungere il cavolfiore ridotto in piccoli pezzi e le lenticchie. Mescolare per un minuto circa, poi inserire la salsa. Quando prende il bollore aggiungere i chiodi di garofano, l’alloro e il sale. Allungare con un po’ di acqua. Cuocere a fuoco basso finché il sugo si asciuga e diventa più corposo e meno liquido (almeno 30 minuti).

    Per la besciamella:
    250 gr di ceci precedentemente cotti
    2 cucchiai di salsa tahin (fatta con i semi di sesamo)
    Acqua qb

    Frullare ceci e tahin con acqua (se si usa una tahin bianca -poco salata- sarebbe utile riscaldare l’acqua sciogliendo dentro un po’ di sale). Aggiungere acqua poco alla volta finché il composto raggiunge la consistenza giusta: abbastanza compatto ma non liquido.

    Stendere uno strato di besciamella, poi i fogli di pasta (io li ho lasciati secchi, senza sbollentarli prima), strato di ragù e via di nuovo con la besciamella.
    Io ho fatto tre strati di pasta finendo con l’ultimo di ragù.
    Infornare a 180 gradi per 45 minuti circa (o comunque seguire le istruzioni sulla confezione della pasta).
    CESTINI DI POLENTA CON RIPIENO DI FUNGHI

    250 gr farina bramata di mais o fioretto
    Acqua o brodo qb (per i rapporti farina acqua seguire le indicazioni dietro la confezione)
    100 gr di funghi chiodini (o a seconda delle preferenze)
    1 cipolla grande
    1/2 spicchio di aglio
    1 costa di sedano
    Sale qb
    Olio evo qb
    Prezzemolo tritato
    Pirottini da muffin (usa e getta se si vogliono servire i cestini senza contenitore)

    Cuocere la polenta nell’acqua (o nel brodo per una versione più saporita) seguendo le istruzioni sul retro della confezione.
    Terminata la cottura, distribuirla nei pirottini precedentemente unti con olio riempiendolo con cura. Tenere da parte e lasciare freddare. Nel frattempo tritare finemente sedano, aglio e cipolla e farli soffriggere con poco olio. Aggiungere qualche granello di sale e stufare a fuoco basso con un goccio di acqua fino a farla evaporare. Aggiungere i funghi (se sono funghi grandi come i porcini è necessario tagliarli a pezzetti) e cuocere a fuoco basso così da formare una crema densa.
    Intanto riprendere la polenta nei pirottini ormai freddata e scavare con un cucchiaino in modo da dare forma ai cestini.
    A cottura ultimata dei funghi, spegnere e aggiungere un po’ di prezzemolo tritato. Riempire i cestini con i funghi e in caso si usino i pirottini usa e getta, estrarli e servire caldo.
    INSALATA DI ARANCE, FINOCCHI E CIPOLLA PRESSATA

    3 finocchi
    2 arance grandi
    1 cipolla
    1 manciata di olive in salamoia
    Acidulato di umeboshi
    Sale
    Olio evo

    Come prima cosa tagliare finemente la cipolla, riporla in una ciotola insieme ad un cucchiaio di acidulato, massaggiare la cipolla di modo da far penestrare l’acidulato e mischiare. Appoggiare un’altra ciotola sopra alla precedente con dentro un peso di almeno 1 kg (una bottiglia piena di acqua dovrebbe bastare) in modo da tenere la cipolla in pressione. Lasciare in pressione per due ore almeno.
    Nel frattempo tagliare finemente i finocchi, gli spicchi di arancia e le olive in piccoli pezzi. Riunire il tutto in una terrina, insieme alla cipolla strizzata, un pizzico di sale e un goccio di olio. Conservare in frigorifero e consumare fresco.
    CIAMBELLA NATALIZIA AL CACAO CON NOCCIOLE

    300 gr farina 0
    50 gr cacao amaro
    70 gr farina di riso o mais fioretto
    Pizzico sale
    Pizzico vaniglia
    1 bustina lievito
    200 gr malto di riso
    100 gr olio mais
    250 gr latte riso
    3/4 cucchiai di sciroppo d’acero
    8/10 nocciole

    Miscelare gli ingredienti e distribuire il composto in uno stampo a ciambella. Infornare a 180 gradi per 40 minuti.
    Una volta freddato tagliare a metà e farcire con marmellata, e ricoprire con cioccolato fuso e nocciole.

  • Menù Gluten Free

    La cucina senza glutine è necessaria a chi è intollerante e allergico; per chi invece non ha nessun tipo di diagnosi in tal senso, togliere il glutine non ha alcuna utilità.

    Come per ogni cosa, non bisogna abusarne ma soprattutto è più conveniente utilizzare i grani antichi (grani duri come Senatore Cappelli, Khorasan-Saragolla, Russello, Timilia; o grani teneri come il Maiorca, Verna, Gentil Rosso; o il Farro monococco…) che, non avendo subito trasformazioni genetiche ad opera dell’azione umana, hanno un giusto contenuto di glutine che non danneggia, a lungo andare, la salute.

    Quindi non eliminiamo con una dieta fai da te il glutine dalle nostre tavole (questo è sempre un atteggiamento pericoloso) ma cerchiamo di usare i grani che contengono glutine in giuste dosi e  di una qualità meno dannosa, in alternanza ai cereali che ne sono privi.

    Tra cereali e pseudo cereali che non contengono glutine troviamo: RISO, QUINOA, MAIS, GRANO SARACENO, MIGLIO, AMARANTO E SORGO.

    Ecco dunque che vi propongo un menù totalmente gluten free, dall’antipasto al dessert, perché è possibile radunarsi attorno ad una tavola ricca e sana e senza glutine.

    MENÙ SENZA GLUTINE (ingredienti per 2/3 persone)

    ZUPPA DI FAGIOLI AZUKI ALL’ORIGANO FRESCO

    200 gr di azuki ammollati
    1 carota tagliata dadini
    1 pezzetto di alga kombu
    1 cipolla grande tritata
    Origano fresco
    Olio evo e sale qb

    Scolare gli azuki e cuocerli insieme all’alga in abbondante acqua.
    Scolarli, eliminare l’alga e tenere da parte circa 1 l d’acqua di cottura.
    Scaldare in una pentola qualche cucchiaio di olio, inserirvi la cipolla e qualche granello di sale, sfumare con acqua e lasciare evaporare.
    Inserire l’origano e la carota, successivamente i fagioli e poco alla volta la loro acqua di cottura, fino a raggiungere densità e cottura desiderati. Regolare di sale e servire.

    RISO INTEGRALE AL PESTO DI MENTA E ZENZERO

    2 tazzine da caffè di riso integrale a chicco lungo
    1 cipolla grande
    1 bel mazzetto di menta
    Succo di zenzero
    Olio evo
    Sale

    Dopo avere cotto il riso secondo le indicazioni del produttore, tritare la cipolla in piccoli pezzi, ridurre le foglie di menta in crema tipo pesto, scaldare un paio di cucchiai di olio in padella e unirvi la cipolla. Versare qualche granello di sale e dopo poco un goccio di acqua. Lasciare evaporare e inserire quindi il riso, rosolando per qualche minuto. Unire quindi la menta, spegnere la fiamma e versare un cucchiaio di succo di zenzero.

    POLENTA TARAGNA CON PORRO STUFATO

    250 gr farina per polenta taragna
    Acqua o brodo
    2 porri
    Olio evo
    Sale

    Cuocere la farina di mais e grano saraceno in acqua o brodo salato. Versare la polenta così ottenuta in uno stampo da plumcake e lasciare freddare.
    Nel frattempo tagliare il porro a rondelle sottili, riscaldare due o tre cucchiai di olio in una padella e versarvi il porro. Aggiungere qualche granello di sale e stufare per 5-10 minuti aggiungendo di volta in volta un goccio di acqua, fino a farla evaporare. Il porro diventerà molto cremoso.
    Una volta freddata la polenta nello stampo, formare alcune mattonelle sopra le quali andrà servita la crema di porro stufato.

    CONTORNO DI VERDURE DOLCI

    1 tazza di carota tagliata a dadi
    1 tazza di zucca tagliata a dadi
    1 tazza di cipolla a mezzaluna
    1 tazza di cavolo cappuccio tagliato a striscioline
    Olio evo
    Sale

    Fare rosolare la cipolla con un filo di olio, aggiungere qualche granello di sale e successivamente sfumare con un goccio d’acqua fino a farla evaporare. Aggiungere le carote, il cavolo e la zucca. Aggiungere un dito di acqua e cuocere a fuoco lento per almeno 40 minuti.

    DESSERT DI MIGLIO ALLO ZENZERO CON COPERTURA DI FRUTTA

    1 tazzina da caffè di miglio
    3 tazzine di latte di riso
    1 tazzina di acqua
    Succo di mela qb
    Scorzette di limone e qualche goccia di succo
    1 piccolo pizzico di sale
    1 mela o pera
    Farina di carrube qb

    In una pentola unire miglio, latte, acqua e scorzette di limone. Portare a bollore e cuocere finché il liquidò sarà totalmente assorbito. Una volta cotto eliminare le scorrette, aggiungere il succo di limone e riempire dei coppa pasta fino a raggiungere uno spessore di 2 cm. Lasciare freddare a temperatura ambiente.
    Mentre il miglio raffredda, tagliare la frutta a dadini. In un pentolino unire la pera e qualche granello di sale, cuocere per qualche minuto e aggiungere poco succo di mela solo se il composto si asciuga troppo. Lasciare intiepidire, poi ricoprire con uno strato di frutta il tortino di miglio, spolverare con un pizzico di polvere di carrube ed estrarre dal coppapasta.

  • Zuppe dalle mille Virtù: 6 ricette con proprietà curative

    La zuppa è un ottimo piatto da consumare in inverno perché riscalda il corpo nelle fredde giornate senza sole.
    Ma le zuppe hanno anche altre proprietà che si amplificano se vengono assunte al momento giusto e a seconda degli ingredienti usati, diventando anche veri e propri rimedi terapeutici.

    La prima norma che ci permette di usufruire appieno delle proprietà benefiche di queste preparazioni, consiste nel consumarle ad apertura del pasto, prima di ingerire qualsiasi cosa. Questo perché le zuppe vegetali preparano lo stomaco a ricevere il cibo, attivando in maniera appropriata tutto il processo digestivo.

    Vediamo allora, tra zuppe e brodi, sei gustose preparazioni dalle mille virtù.

    ZUPPA DI MISO

    La zuppa di miso è la regina tra i piatti macrobiotici di questo genere.
    Il miso infatti è un toccasana in quanto a salute in generale. Antico segreto orientale di benessere e longevità, particolarmente indicato per la cura dei problemi del tratto gastro intestinale e nei casi in cui sia necessario disintossicarsi e riequilibrare salute ed energia. (Clicca qui per maggiori informazioni sul miso).h

    1 pezzo di alga wakame
    1 carota
    1 cipolla
    1 pezzo di cavolo cappuccio o verza (o altra foglia verde)
    1 cucchiaino di miso a persona
    Prezzemolo tritato

    Mettere l’alga in ammollo per circa 10 minuti e tagliarla finemente. Tagliare la cipolla a spicchi sottili, la verza a striscioline e la carota a dadini.
    Portare a bollore circa 1 l e mezzo di acqua, aggiungere l’alga, la cipolla e la carota. Proseguire il bollore per qualche minuto e aggiungere la verza. Continuare il bollore per circa 15-20 minuti.
    Sciogliere il miso necessario in qualche cucchiaio di acqua delle verdure, spegnere il fuoco e dopo qualche minuto aggiungere il miso sciolto al resto della zuppa.
    Servire spolverando con il prezzemolo.

    ZUPPA DI LENTICCHIE

    È un ottimo piatto, prevalentemente proteico ma particolarmente leggero: le lenticchie infatti sono annoverate tra i legumi con il minore contenuto di grassi, adatte quindi a chi deve tenere sotto controllo il peso.

    250 gr di lenticchie
    Brodo caldo (o acqua calda) qb
    2 cipolle
    Mezza carota piccola
    1 foglia di alloro
    1 spolverata di curry
    Olio evo
    Qualche pizzico di sale

    Tagliare le cipolle e la carota a piccoli dadini, tenere in caldo il brodo.
    Riscaldare l’olio in una pentola sufficientemente grande e versare la cipolla, fare rosolare, sfumare con acqua, aggiungere qualche granello di sale. Versare la carota e rosolare per qualche minuto, aggiungere successivamente le lenticchie, rosolare per un paio di minuti e successivamente ricoprire con il brodo. Aggiungere la foglia di alloro e cuocere per il tempo necessario a fuoco lento. A fine cottura aggiungere sale e una spolverata di curry.

    BRODO DI FUNGHI SHITAKE

    I funghi shitake hanno note proprietà curative, tra cui rilassare il corpo e sciogliere i grassi.
    Questo brodo costituisce un’ottima base per molte preparazioni, da minestre a risotti e zuppe, per aggiungere un effetto rilassante e dimagrante ai nostri piatti.
    Ma attenzione a non consumarlo troppo spesso o in elevate quantità: questi funghi hanno anche la particolarità di abbassare la pressione.

    1 pezzetto di alga kombu
    4/5 funghi shitake
    2 litri di acqua

    Ammollare i funghi per almeno mezz’ora in acqua tiepida e successivamente tagliarli a striscioline sottili.
    Unire alga e funghi in una pentola con acqua e portare a bollore, sobbollire a fiamma bassa e con coperchio per un quarto d’ora, filtrare il brodo.

    ZUPPA DI FARRO

    Questa zuppa costituisce un piatto completo: contiene infatti cereali, legumi e verdure. In particolare queste verdure hanno un gusto tipicamente dolce e vengono cotte a lungo, ciò costituisce un efficace rimedio contro gli attacchi di fame e quella “voglia di dolce” nemica di salute e linea.

    1 tazza di zucca tagliata a cubetti
    1 tazza di carota tagliata a cubetti
    1 tazza di porri tagliati a striscioline
    1 tazza di lenticchie rosse decorticate
    1 tazza di farro decorticato precedentemente ammollato
    2 foglie di alloro
    Acqua calda (o brodo) qb
    Olio evo
    Sale qb

    Scaldare due cucchiai di olio in una pentola, aggiungere il porro, rosolare per un minuto circa aggiungendo qualche granello di sale. Sfumare con un goccio di acqua e lasciare evaporare. Inserire poi zucca, carote, lenticchie e farro. Coprire con acqua o brodo per circa 2/3 dita sopra le verdure. Una volta raggiunto il bollore abbassare la fiamma, il brodo deve sobbollire lentamente. Portare il farro a cottura. A fine cottura aggiungere il sale e lasciare riposare per almeno mezz’ora prima di servire.

    BRODO DI ALGA KOMBU

    L’alga kombu è un ottimo depurante del tratto intestinale, ricchissima di minerali come calcio, potassio, ferro e fosforo, svolge un’azione benefica sulla qualità del sangue ed è un potente eliminatore di tossine dal corpo. Viene usata in molte preparazioni terapeutiche in ambito macrobiotico.
    Essendo straordinariamente ricca di sodio, l’alga kombu non si mangia e viene eliminata dopo la cottura.

    10 cm di alga
    1 litro di acqua circa
    Mezza carota tagliata a dadini
    Mezza cipolla tagliata a dadini
    Mezzo rapanello (o daikon) a dadini
    1 cucchiaio di miso
    Succo di zenzero

    Ammollare l’alga per 10 minuti circa. Bollire le verdure insieme all’alga per 15-20 minuti, togliere l’alga e spegnere il fuoco. Aggiungere il miso e il succo di zenzero.

    ZUPPA DI AZUKI E ZUCCA AL ROSMARINO

    I fagioli azuki hanno la particolarità di essere estremamente digeribili, per questo motivo sono molto indicati all’inizio dello svezzamento del neonato e in persone con particolari debolezze digestive.

    200 gr di azuki ammollati
    100 gr zucca a cubetti
    1 pezzetto di alga kombu
    1 cipolla grande tritata
    1 rametto di rosmarino fresco
    Olio evo e sale qb

    Scolare gli azuki e cuocerli insieme all’alga in abbondante acqua.
    Scolarli, eliminare l’alga e tenere da parte circa 1 l d’acqua di cottura.
    Scaldare in una pentola qualche cucchiaio di olio, inserirvi la cipolla e qualche granello di sale, sfumare con acqua e lasciare evaporare.
    Inserire rosmarino e la zucca, successivamente i fagioli e poco alla volta la loro acqua di cottura, fino a raggiungere densità e cottura desiderati. Regolare di sale e servire.

  • Proteine tra mito, scienza e cultura. Il Ragù dell’orto.

    Pare che se sei vegano (e anche vegetariano), sportivo, genitore, salutista ma anche niente di tutto ciò, quando si parla di cibo, esista una parola che va per la maggiore: “PROTEINE”. E la domanda che spesso mi viene posta in merito è “ma le proteine, da dove le prendi?”.

    Studiando, nel tempo, ho capito che questa ossessione per le proteine, non è affatto una moda del momento, ma è un timore che affonda le sue radici tra miti, scienza e cultura.
    Basti pensare che quando nel 1839 il chimico olandese Gerard Mulder scoprì questo composto, decise di chiamarlo “proteina” che dal greco proteios, significa “di primaria importanza”.

    In passato, ma ancora adesso, dicendo proteina dicevi carne e fin dai primi del ‘900 si era affermato il pensiero che l’uomo civilizzato fosse colui che consumava proteine in abbondanza, ovvero molta carne, che, dati i costi elevati, non tutti si potevano permettere.
    Quindi i ricchi mangiavano carne (la gotta era infatti la malattia dei ricchi), mentre i poveri cibi di origine vegetale.

    Le proteine rappresentano una componente vitale per l’uomo: servono infatti per costruire la struttura del corpo, non a caso usiamo definirle i “mattoni della vita”.

    Le proteine sono costituite da migliaia di amminoacidi che formano lunghe catene; si degradano con regolarità e devono quindi essere sostituite. È questo il motivo per cui si devono consumare regolarmente cibi contenenti proteine.

    Contrariamente a quanto si pensava nel passato, il fabbisogno giornaliero di proteine è stato fissato intorno al 12% delle calorie consumate (ma altri studi parlano del 6%), presupponendo che un uomo ne debba consumare 3000 e una donna 2300.
    Facendo questo calcolo teniamo presente che proteine e carboidrati forniscono 4 calorie per grammo, mentre i grassi per ogni grammo forniscono 9 calorie.

    Detto questo parrebbe quindi che, stando alla pura scienza, sarebbe sufficiente introdurre questo 12% di proteine per stare tranquilli, indipendentemente dal fatto che esse siano di origine animale o vegetale.
    E invece no.

    Esiste un vasto ed importante studio condotto da Colin Campbell, scienziato di fama internazionale, sulla correlazione tra l’assunzione di un’alta percentuale di proteine (e le percentuali non indicano, se ve lo siete chiesto, delle dosi che ad oggi nessuno raggiunge, tutt’altro) e l’insorgenza del cancro al fegato, in cui si dice: “la domanda logica successiva era se le proteine vegetali, testate nello stesso modo, avessero il medesimo effetto della caseina (proteina contenuta nel latte) sulla promozione del cancro. La risposta fu un sorprendente no. In questi esperimenti le proteine vegetali non promuovevano la crescita del cancro, neppure se assunte in dosi elevate.”(“The Cina Study” di Campbell).

    Non voglio dilungarmi su questo seppur interessantissimo argomento, inerente la correlazione tra abuso di proteine (di origine animale) e insorgenza di forme cancerogene; per questo rimando al testo citato e altri numerosi studi ad oggi consultabili. (Spero però di avere messo una pulce nell’orecchio di qualcuno).
    Ma un dato per me estremamente importante, emerso da queste approfondite ricerche, è come la manipolazione o variazione nutrizionale possa innescare o disinnescare il cancro. Quindi il ruolo che l’alimentazione ha nell’insorgenza di certe importanti malattie (si pensi poi addirittura al ruolo che riveste nei riguardi di malattie “minori”).

    Vorrei quindi riprendere il discorso partendo dalla domanda: “e dove le prendiamo queste proteine?”.

    In realtà il mondo vegetale ne è pieno e mangiando calorie a sufficienza a coprire il nostro fabbisogno, si avranno le proteine necessarie e vitali. Questo a patto che i cibi ingeriti non siano principalmente prodotti totalmente raffinati, ma siano il più vicino possibile alla loro forma integrale.

    Parliamo di numeri:
    tra i CEREALI, abbiamo SEGALE, GRANO SARACENO, FARINA DI AVENA, MIGLIO, ORZO che hanno un contenuto proteico che va dall’11 al 18%, (ma anche nel RISO, sebbene in minore quantità, sono presenti proteine)
    tra i LEGUMI, abbiamo TOFU, FAGIOLI, LENTICCHIE, PISELLI, CECI che contengono alte percentuali di proteine (dal 23 al 43%)
    tra le VERDURE, abbiamo SPINACI, VERZE, BROCCOLI, CIME DI RAPA, CAVOLFIORI, FUNGHI, PREZZEMOLO con un contenuto proteico che sta tra il 34 e il 49%

    E questo solo per fare alcuni esempi. Anche tra frutta e semi oleosi troviamo molte fonti di proteine.

    In ultimo vorrei ricordare come in un mondo “civilizzato”, in cui ormai il problema è la sovrabbondanza, sia impossibile parlare di carenze in generale, che siano di proteine di calcio o di sostanze similari.
    Quindi importante è tenersi sempre informati, essere curiosi e non spaventarsi davanti ad un pediatra che ci terrorizza con i suoi 500 cc di latte vaccino e il suo calcio o davanti al palestrato che ci parla di proteine e il kg di costata di manzo!

    Essere consapevoli è un importante e considerevole vantaggio. Sul pediatra, sul palestrato e sulle malattie.

    TAGLIOLINI FRESCHI E INTEGRALI AL RAGÙ DELL’ORTO

    250 gr lenticchie secche
    1 pezzetto di alga kombu
    1 foglia di alloro
    1 cipolla media
    1 carota piccola
    Olio evo q.b.
    Sale marino integrale q.b.
    Acqua

    Riscaldare una pentola con acqua e portarla a bollore, nel frattempo pulite cipolla e carota, tagliandole a piccoli dadini.

    Saldare in padella un paio di cucchiai di olio e versarvi la cipolla, lasciarla rosolare, aggiungere qualche granello di sale (per farne fuoriuscire l’acqua) e, una volta asciugato il liquido, sfumare la cipolla con un filo di acqua. Evaporata l’acqua, unire le carote e i soliti granelli di sale.

    Dopo avere un po’ rosolato cipolla e carota, aggiungere le lenticchie, mescolare e inserire l’acqua bollente, un po’ alla volta, come fosse un risotto, fino a cottura ultimata. Quando ci si fa l’occhio con le quantità, si può mettere l’acqua una volta sola.

    Una volta pronto il ragù, cuocere la pasta preferita (se integrale è molto meglio) tenendo da parte un goccio di acqua di cottura, dovesse risultare poi il piatto troppo asciutto (che con la pasta integrale capita perché assorbe più liquido).

  • Spalmabile Cannellini e Basilico

    Semplice semplice, veloce veloce: un modo per mangiare i legumi anche sotto l’ombrellone! E per chi proprio non ce la fa, quando fa troppo caldo, è concesso usare i fagioli già lessati!

    Lo Spalmabile si può usare su crostini, cracker, taralli, dentro al panino, sulla piadina o come accompagnamento di verdure o cereali. Cremosissimo e profumato, si adatta davvero praticamente a tutto.

    I fagioli cannellini ben si prestano a ricette simili data la loro alta cremositá (a differenza di altri legumi che rimangono più granulosi). Alla mia bambina piacciono molto, li mangia da sempre e, quando era piccina, adorava la crema di cannellini che cucinava la cuoca del nido (a cui ho subito chiesto la ricetta!).

    Provate a fare delle piccole palline con lo Spalmabile (attenzione a non farlo troppo morbido) e a rotolarle nei semini di sesamo…da leccarsi i baffi! Ottima versione aperitivo!

    SPALMABILE CANNELLINI E BASILICO

    250 gr fagioli cannellini già lessati
    1 cucchiaio di tahin
    10/15 foglie di basilico
    1 cucchiaino di curry
    Succo di limone, qualche goccia

    Riporre tutti gli ingredienti nel mixer e frullare.

  • Panino Veg

    Ma chi lo dice che un panino senza affettati e formaggi sia triste e con quel non so che di secco che ti si blocca in gola, nemmeno fosse sabbia? No, lo dico con queste parole precise perché tanti anni fa, i panini veg version io me li immaginavo proprio così!

    Poi ho preso la mia direzione macrobiotica e ho imparato che un panino fatto con verdure e legumi può essere davvero sfizioso, gustoso e saporito; non mi stupisco più quando, durante i pic nic, gli amici iniziano a guardare con insistenza il mio zaino per vedere cosa ne esce questa volta o addirittura quando mi commissionano il loro panino veg version!

    E allora, che gita sia!!!

    PANINO VEG

    Panino di farina integrale
    1 zucchina
    1 pezzetto di cipolla
    3 foglioline di basilico
    Crema di ceci (250 gr di ceci già lessati, 1 cucchiaio di tahin, qualche goccia di limone, acqua qb)
    Crema di pomodori secchi
    Olio qb

    Lavare la zucchina e con l’aiuto di una mandolina, tagliarla in fettine sottili e posarle su una piastra calda per poco tempo.
    Togliere dal fuoco, irrorare con un filo di olio e ricoprire con le foglioline di basilico sminuzzate. Lasciare riposare.

    Nel frattempo pulire e tagliare la cipolla, stufarla in padella con un goccio di olio e continuando poco alla volta ad aggiungere acqua, finché non risulti ben appassita.

    Per la crema di ceci:
    Riunire i ceci lessati, tahin e succo di limone in un mixer e frullare. Se necessario aggiungere un po’ di acqua fino ad ottenere una consistenza cremosa e soda.
    Ciò che avanza dopo avere farcito i panini, può essere conservato un paio di giorni in frigorifero.

    A questo punto si può tagliare il panino e farcirlo a strati: sotto spalmare la crema di ceci, poi le zucchine al basilico, quindi le cipolle e nella parte superiore del panino spalmare la crema di pomodori.

    image

  • Lenticchie in insalata

    È ufficialmente caldo, quindi non so voi, ma io mangio (e cucino) solo cose fresche!

    Eccomi allora a proporvi una insalata di lenticchie, fresca e con gli ingredienti giusti, che aiutano a sciogliere qualche accumulo.

    Difatti il rapanello e la senape aggiungono una nota piccante (non forte ma dolce) che contribuisce a velocizzare il metabolismo e a sciogliere i grassi.

    Stessa cosa si può dire per il sapore acido (in questo caso dell’acidulato e dell’aceto), il quale stimola il lavoro del fegato e scioglie i grassi.

    Bisogna sempre fare attenzione a non esagerare, le dosi sono minime, sia di acido che di piccante, altrimenti il fegato invece di giovarne, viene appesantito. “Equilibrio” è una pratica fondamentale!

    LENTICCHIE IN INSALATA

    200 gr lenticchie precedentemente lessate
    2 rapanelli
    1 carota grattugiata a fiammifero
    Prezzemolo tritato
    2 cucchiaini di olio evo
    1 cucchiaino di acidulato di umeboshi
    1 cucchiaio di aceto di mele
    1 cucchiaino di senape delicata in crema

    Tagliare finemente i rapanelli, condirli con un cucchiaino di acidulato di umeboshi e lasciare riposare almeno mezz’ora.
    Unire lenticchie lessate, carote, prezzemolo, rapanelli strizzati, olio, aceto e senape.

  • Roll di zucchine con miglio

    Ecco che con il caldo ci vuole proprio un piatto fresco e anche divertente, alla portata di tutti i palati.

    In più questi roll contengono il miglio, l’unico cereale alcalinizzante (la condizione alcalina è quella naturale ed ottimale del nostro corpo), quindi ottimo in questa stagione in cui tra frutte fresche e ortaggi crudi si tende a cibarsi di alimenti maggiormente acidificanti.

    Perché ricordiamoci sempre che l’equilibrio è la condizione in cui il nostro corpo e la nostra mente danno il meglio di loro e gli accorgimenti per raggiungere questa condizione ideale riguardano una dieta semplice e gustosa, ricca ma non pesante.

    ROLL DI ZUCCHINE CON MIGLIO

    Per 8 roll:

    1 zucchina
    45 gr miglio
    1 cipolla grande
    1 carota
    4 cucchiai rasi di senape delicata
    2 cucchiai rasi di tahin
    6/7 foglie di menta
    Olio evo
    Sale integrale
    Acqua qb

    Sciacquare e lessare il miglio secondo le indicazioni del produttore (il rapporto miglio/acqua che ho usato è 1/4).

    Tagliare la cipolla e metterla in una padella con un filo di olio già leggermente scaldato. Fare assorbire l’olio, mettere qualche granello di sale e sfumare con un poco di acqua. Continuare a stufare per qualche minuto, finché la cipolla appassisce per bene. A fine cottura frullare grossolanamente.

    Pulire la carota e tagliarla a listarelle larghe circa un centimetro, lunghe 6/7 e spese circa un paio di millimetri.
    Scaldare un filo d’olio in una padella, inserire le carote e inserire qualche granello di sale, poi stufare con acqua per 5 minuti circa. Spegnere e coprire con un coperchio.

    Nel frattempo pulire le zucchine e con l’aiuto di una mandolina, ricavarne delle strisce sottili da mettere su una piastra calda per un paio di minuti.

    Sminuzzare finemente le foglie di menta.

    Riunire in una ciotola miglio, cipolla frullata, senape, tahin, menta. Amalgamare molto bene.

    Distribuire il composto per tutta la lunghezza delle strisce di zucchina (attenzione a non esagerare con la quantità, ne basta davvero poco) e arrotolare.

    Impiattare posizionando una striscia di carota sopra ogni roll.

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