• Sua Maestà il Riso: istruzioni per l’uso

    Il riso è il cereale principe della dieta macrobiotica e rimane comunque il più diffuso al mondo.

    Il riso integrale è un alimento in assoluto tra i più equilibrati, nonché quello con maggiori proprietà curative. Per quanto riguarda il riso bianco invece non si può dire lo stesso, dal momento che i cereali raffinati perdono la maggior parte dei nutrienti.

    In commercio si trova in diverse forme: c’è quello a chicco lungo che cresce nelle zone più calde del mondo, necessita di cottura più breve ed è maggiormente rinfrescante; c’è il riso a chicco tondo che cresce nella fascia temperata ed è adatto alle cotture più lunghe ed invernali e aiuta il corpo a riscaldarsi.

    Il riso integrale è considerato l’alimento antinfiammatorio per eccellenza, sia perché contiene alcuni elementi che contrastano la sintesi di sostanze infiammatorie prodotte dal nostro organismo, sia in quanto l’assunzione di riso integrale riduce gli stimoli infiammatori provenienti da altri cibi.

    Dal punto di vista energetico, il riso ho una corrispondenza specifica su intestino crasso e polmoni, volgendo il potenziale curativo proprio nei confronti di questi organi, preservando le loro importanti funzionalità e intervenendo a riequilibrare in caso di situazioni di malattie intestinali o respiratorie.

    L’intestino costituisce la base della nostra salute: un intestino in forma è garanzia di benessere, energia e vitalità.

    La cottura del riso integrale (come di tutti i cereali integrali) avviene per assorbimento: 1 volume di riso insieme a due volumi di acqua, un pizzico di sale e si lascia sobbollire con coperchio fino ad assorbimento totale del liquido. 

    Il riso non necessita di ammollo prima della cottura, ma in particolari situazioni come osteoporosi o anemia, è consigliabile ammollare anche il riso integrale, in quanto la presenza (seppur minima) di acido fitico potrebbe limitare l’assorbimento di alcuni minerali importanti come calcio e ferro. Tramite l’ammollo invece l’acido fitico viene disattivato. 

    Quando sono in atto particolari e forti infiammazioni o irritabilità del tubo digerente, per un certo periodo iniziale sarebbe utile consumare il riso integrale sotto forma di crema, cuocendo a lungo il cereale in molta più acqua (1:5) e passandolo poi al setaccio per eliminare le fibre. 

    Il riso integrale è molto utile nelle diete mirate a ritrovare il giusto peso, in quanto è tra i cerali più dimagranti in assoluto, asciuga il corpo e lo disintossica. 

    In terapia alimentare (quindi in casi di debolezze particolari) viene accostato ad altri elementi curativi come kuzu, shoyu, umeboshi ecc…per formare un vero e proprio medicamento.

    Non contiene glutine, quindi può essere tranquillamente utilizzato da chi ha problemi di intolleranza o celiachia. 

    Questo meraviglioso cereale (il mio preferito!) è molto versatile: può fare da semplice accompagnamento alle verdure con l’aggiunta di solo gomasio, oppure, se condito con salse, verdure e/o legumi, diventa un ottimo piatto unico, gustoso e nutriente. Se pensato e cucinato con amore e un pizzico di maestria, può diventare una portata estremamente raffinata.

    Sul mio sito e sulla mia pagina troverete sicuramente la ricetta che fa per voi, ma non dimenticate di sperimentare seguendo i vostri gusti.

  • Rimettersi in Equilibrio dopo le vacanze

    Pronti a riprendere il via con energia e vigore? …Io non tanto, a dire la verità! Sono tornata dalle vacanze un po’ appesantita: dal caldo esagerato che ha fatto, dalla sedentarietà della vita da spiaggia ( che io non sopporto molto, ma è una mediazione familiare :-), da qualche pasticcio di troppo!

    Però, complice il ritorno del fresco, non mi sono abbandonata al lamento ed eccomi pronta a risorgere, come una fenice! 

    Ecco quindi cosa sto facendo.

    UN BICCHIERE DI ACQUA TIEPIDA CON UN PO’ DI SUCCO DI LIMONE alla mattina, appena sveglia. 

    Il sapore acido sostiene il fegato nel suo lavoro di metabolizzazione dei grassi, il liquido tiepido consente di fare penetrare più in profondità l’effetto della sostanza acida. 

    Utile soprattutto in questo periodo in cui il fegato comincia ad andare un po’ in letargo, e con lui la sua funzione “brucia grassi” (in inverno, si sa, un po’ di grasso ci serve per mantenerci al caldo).

    Attenzione a non protrarre a lungo nel periodo questo “rimedio” (o comunque occhio a non esagerare con le dosi) perché gli agrumi sono estremamente raffreddanti e nel momento in cui inizia davvero a rinfrescare, rischieremmo di prenderci un bel raffreddore.

    UNA BREVE PRATICA DI POSIZIONI YOGA O DI ADDOMINALI (a me la pancetta tende a venire subitissimo!!) o se ho tempo, entrambi. Giusto 10 minuti, per riattivare il corpo e rimetterlo in equilibrio, senza esagerare con l’intensità. Fare attività corporea prima della colazione pare essere più efficace dal punto di vista delle calorie bruciate.

    COLAZIONE CON CEREALI INTEGRALI E UN PO’ DI FRUTTA (meglio quella agrodolce come lamponi, ribes…)

    A pranzo RISO BASMATI INTEGRALE CON POMODORINI E CIPOLLE PRESSATI, FOGLIE VERDI IN INSALTATA, LENTICCHIE, QUALCOSA DI FERMENTATO (di solito crauti).

    Riso integrale a chicco lungo e lenticchie sono tra i cereali e i legumi che asciugano di più il corpo. I fermenti per il mio intestino che si è un po’ smarrito!!

    PER LO SPUNTINO UN PO’ DI FRUTTA NON TROPPO ZUCCHERINA.

    Prima di cena, mentre mia figlia si fa la doccia e il riso per il giorno dopo cuoce, io CAMMINO PER 30 MINUTI A 6KM/H per un totale di 3 KM. Questo su consiglio di una personal trainer, da fare 5 gg alla settimana. L’attività sportiva, oltre a tutti gli altri benefici ben noti, fa innalzare naturalmente la glicemia, così da sentirsi già appagati, senza correre il rischio di andare a cercare a tarda sera quel dolcetto di troppo!! 

    A CENA UNA ZUPPA DI MISO (clicca qui per la ricetta), UN PO’ DI VERDURA COTTA E QUALCHE LEGUME. A volte faccio una piccola piadina con crema di ceci e verdure condite con acidulato di umeboshi (parte acida e salata). Altre una ciotola di minestrone tiepido con verdure e legumi, a cui aggiungo un cucchiaino di miso e qualche goccia di limone. In tal caso non faccio anche la zuppa di miso.

    La zuppa di miso è particolarmente indicata per la cura dei problemi del tratto gastro intestinale e nei casi in cui sia necessario disintossicarsi e riequilibrare salute ed energia. E a me in questo momento è molto necessario! 

    La sera generalmete e ormai da tempo, faccio un pasto leggero e mi accorgo di dormire meglio e di svegliarmi energica!

    Sono passati solo 2-3 giorni e già i risultati si apprezzano, in quanto ad energia ritrovata e sensazione di pesantezza che mi sta invece abbandonando! 

    Come sempre uno stile di vita sano e leggero ci fa sentire bene e in pace con il mondo, pronti ad affrontare le lotte, quelle vere, di ogni giorno.

  • Mal di mare? Con la Prugna Umeboshi passa tutto!

    Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di poter fare un giro a bordo di un bel peschereccio alla volta della meravigliosa isola di Palmarola. 

    Partiti da poco noto una ragazzina (poi ho scoperto chiamarsi Maria) che a mio avviso non se la passava molto bene e dal momento che quando vedo qualcuno star poco bene non riesco ad astenermi dal provare ad aiutare, mi avvicino alla mamma e mi informo sullo stato della ragazza. 

    Mal di testa, probabilmente anche nausea, dato che soffre il mal di mare e quel giorno in effetti il mare era parecchio increspato durante la traversata.

    Io mi ero premurata di portare a bordo un paio di prugne umeboshi, dal momento che anche la mia bambina è infastidita dallo sali-scendi quando il mare è mosso; e gliene ho proposto un pezzo per Maria, spiegando di cosa si tratta.

    La signora, molto incuriosita, ha accettato e chiesto alla figlia se volesse provare, alla risposta affermativa ne ho fatto ingerire un pezzo, spiegando quali sarebbero state, di lì a poco, le fasi successive: senso di alleggerimento, diminuzione del dolore e del fastidio, qualche ruttino e infine il benessere. 

    E difatti così è stato, con gran sollievo della mamma, un bel sorriso di Maria e stupore delle persone che in barca avevano seguito l’andamento dei fatti. 

    Allora ho spiegato, a chi mi ha chiesto che cosa è la prugna umeboshi, le sue numerose proprietà che a seguire riassumo anche per voi!

    Che cosa è l’umeboshi? 

    L’umeboshi è un frutto giapponese, un misto tra una prugna e una albicocca, fermentato e pressato per molti mesi. Grazie a questi trattamenti a cui viene sottoposta, la prugna acquisisce un grande equilibrio dal punto di vista energetico (espansivo/contraente) e numerose proprietà benefiche.
    L’umeboshi ha un forte potere alcalinizzante, ed è ricca di minerali (calcio, fosforo, ferro). 

    Ha effetto antibiotico, antisettico, antiossidante. Ha effetto disintossicante, quindi soccorre polmoni, reni e fegato nel fare pulizia dalle tossine.

    Contiene alcune sostanze che favoriscono il funzionamento del fegato, dell’intestino (ottima sia per la stitichezza che per la diarrea) e che aiutano la digestione delle proteine. 

    Favorisce, aiuta e preserva tutte le azioni a carico del tratto gastrointestinale, nonché riequilibra problemi digestivi come digestione difficile, reflusso, gastrite (per l’acidità di stomaco è molto efficace tenerne in bocca il nocciolo) e ha effetto antipiretico.

    È un ottimo anti nausea , nonché utilissima per male alla testa nella parte alta e frontale del capo.

    Aiuta quando ci si sente stanchi, donando nuovo vigore. 

    Utilissima in caso di raffreddore, o di intasamento da eccessi come zuccheri e alcol.

    Insomma, una vera panacea contro un sacco di malesseri!

    Io non parto mai senza un barattolino di queste preziosissime prugne fermentate, perché sono davvero utilissime in molte occasioni! E sono sicura che inizieranno a fare parte anche del bagaglio dei miei simpaticissimi compagni di viaggio!

    E del vostro? 

  • Quinoa bicolore con Crema al Cetriolo

    Ecco un piatto macrobioticamente estivo!

    La quinoa è un cereale (in realtà è uno pseudo-cereale ma per le caratteristiche nutritive è assimilabile alle graminacee) dal sapore leggermente amarognolo e secondo la macrobiotica il sapore amaro è quello che va a stimolare l’energia fuoco i cui organi di riferimento sono cuore e intestino tenue.

    L’energia fuoco è un tipo di energia che fornisce ritmo e vigore al nostro corpo e in questo periodo è davvero al top, ma se il nostro organismo è in squilibrio è possibile accusare alcuni sintomi proprio nelle zone del cuore e dell’intestino tenue: pressione, colesterolo, vene varicose, anemia, dolori e disagi intestinali…

    Il piatto che propongo oggi è da inserire sicuramente nel menù macrobiotico in questa stagione e, se adottiamo uno stile di vita armonioso, l’estate passerà sicuramente in salute e felicità. Si, perché l’emozione positiva della stagione calda che pervade chi si nutre in maniera equilibrata è proprio la gioia!

    E allora a tutta gioia!

    1 tazzina di quinoa mista bianca e rossa

    1 carota

    1/2 cetriolo

    4/5 fettine di cipollotto

    1 pz gomasio

    1 pz di sale marino integrale

    Olio evo qb

    Sciacquare bene la quinoa e cuocerla per assorbimento (1 tazzina di quinoa e 1 + 3/4 di acqua) insieme alla carota tagliata a listarelle piccole, aggiungere un pizzico di sale prima di accendere il fuoco.

    Pulire il cetriolo e tagliare il cipollotto. Inserire il tutto nel mixer e frullare.

    Condire la quinoa con un filo di olio evo (facoltativo) e impiattare, avendo cura di spolverare la cremina con un pizzico di gomasio.

    La crema fa da accompagnamento e condimento alla quinoa.

     

  • “Mole” ai Fagioli Rossi

    Ho chiamato questa ricetta “mole” in ricordo della cucina messicana che ho avuto la fortuna di assaporare anni fa, durante un bellissimo viaggio. Il mole originale messicano è molto diverso dalla mia ricetta ma ci sono alcuni richiami ad ingredienti e consistenze tipiche della tradizione culinaria sudamericana. Però la cucina è un’arte altamente evocativa e mi piace sfruttarne tutte le potenzialità!

    Nel comporre questa prelibatezza ho scelto ingredienti tipici dell’energia fuoco, che secondo la tradizione orientale è la caratteristica energia che pervade la stagione estiva, insieme al colore rosso e al sapore amaro. Elementi che vanno a rinforzare il cuore e l’intestino tenue. Quando c’è equilibrio nell’elemento fuoco c’è gioia ed allegria, al contrario, in casi di squilibri si tende ad avere una mente dispersiva, incapacità di esprimere gioia in modo equilibrato, problemi a parlare, cattiva circolazione, depressione, cattiva memoria, nonché problemi e fastidi a carico dei due organi principali dell’energia fuoco.

    Ecco che come sempre torna valido il discorso dell’importanza di una alimentazione equilibrata e, più in generale, di uno stile di vita armonico. Conoscere i principi cardine che aiutano a stabilire questi importanti equilibri è fondamentale per una vita lunga e sana. La macrobiotica (ma possiamo benissimo parlare di macro-mediterranea: fondamentalmente la dieta mediterranea con alcuni ingredienti tipici della tradizione macrobiotica), ci fornisce questi validi punti di riferimento che io cerco di mettere a disposizione di chi ha voglia di sperimentate, mettersi alla prova, cambiare il proprio stile di vita.

    La crema che vi propongo oggi è un ottimo accompagnamento di verdure crude ma anche buonissima da spalmare su crostini, piadine, tortillas, tachos, nachos, pane naan…insomma, c’è di che sbizzarrirsi!

    È molto fresca e versatile, nonché veloce da preparare!

    “MOLE” AI FAGIOLI ROSSI

    250 gr fagioli rossi precedentemente cotti

    1 cucchiaino di miso di riso

    1 cucchiaino di tahin (crema di semi di sesamo)

    1/2 cipollato non troppo grande

    1/2 cetriolo normale

    1/2 limone succo

    Frullare tutti gli ingredienti e riporre in frigorifero almeno un paio di ore.

     

  • Guida Pratica alla Depurazione

    Finalmente è pronta la mia GUIDA ALLA DEPURAZIONE!

    Ci ho lavorato tanto e a lungo, mettendo a frutto tutte le mie competenze, non solo nel mio campo stretto ma -e ci tengo a dirlo- anche in tutti gli altri ambiti e specificità che servono per produrre materiali di questo tipo. Ad incominciare dalla grafica, al montaggio video, nonché alla regia dello stesso! Poi tutto il resto, che non sto nemmeno a dire perché non ricordo più! È stato un vero cammino anche per me ed ho avuto la possibilità di imparare tante cose…fino a tarda notte!!!

    Ma sono molto contenta di potervi mettere a disposizione un lavoro completo sulla depurazione!

    Veniamo al dunque.

    COME FARE PER AVERE LA GUIDA

    Scrivi al mio indirizzo e-mail info@chiccotondo.com specificando nell’oggetto “GUIDA PRATICA ALLA DEPURAZIONE”.

    COSA CONTIENE LA GUIDA

    GUIDA PRATICA ALLA DEPURAZIONE è un corso che ti guiderà in maniera molto semplice e fruibile nella pratica dettagliata di quali regole seguire per disintossicarti, quali ricette preparare nelle più svariate occasioni, ma anche consigli, trucchi e spiegazioni di terminologie, procedure ed impieghi di alimenti “strani” che a volte si danno per scontati. Il tutto per depurarsi in maniera efficace e profonda.

    Una volta acquistata la guida riceverai una mail con i seguenti materiali:

    • La GUIDA TEORICA ALLA DEPURAZIONE che ti spiegherà in maniera accurata ma semplice in base a quali principi funziona il processo depurativo e perché è utile disintossicare il tuo organismo; cosa significa realmente depurare; quando, come iniziare e per quanto tempo; relazione tra depurare e dimagrire; quali organi sono coinvolti in questo processo e in che modo, come rinforzarli nella pratica; quali cibi e pratiche evitare, cosa invece mangiare e praticare.
    • IL RICETTARIO: tantissime ricette dall’antipasto, al dessert (eh si! anche quando ci si depura il dolce ci vuole!!), con ingredienti ed accorgimenti che sono alla base del tuo processo depurativo.
    • LA GUIDA PRATICA ALLA DEPURAZIONE: ti invierò un link che rimanda ad un video il quale può essere scaricato  o semplicemente visto in streaming (così da non occuparti spazio nel computer). Questo video contiene la spiegazione di procedure base di esecuzione delle ricette (cotture…), di alcuni ingredienti e termini che troverai all’interno della guida teorica e del ricettario.
    • E IN REGALO riceverai la mini guida “FARE ORDINE” che ti consente di apprendere i principi e le pratiche fondamentali per adottare da subito un stile di vita sano e armonico, così da non perderti e da avere un punto di riferimento riguardo a come proseguire una volta concluso il tuo percorso depurativo.
    • Per brevi domande specifiche in merito al percorso depurativo, puoi contattarmi via e-mail a info@chiccotondo.com.

       

    QUANTO COSTA LA GUIDA

    Il costo della guida è di 37 euro ma ho deciso di effettuare una OFFERTA LANCIO a 32 euro per chi acquista la guida entro il 21 giugno!

    OFFERTE AGGIUNTIVE

    Se desideri invece di avvalerti contemporaneamente al tuo percorso depurativo anche del mio supporto, sempre presso la mia e-mail info@chiccotondo.com  puoi prenotare una CONSULENZA specifica sulla depurazione ad un PREZZO PROMOZIONALE di 30 euro anziché 70.

    Si tratta di un colloquio di mezz’ora, tre quarti d’ora circa (preferibilmente di persona oppure via skype o, ultima spiaggia, via telefono) per fare tutte le domande e chiarirti le idee in merito alla disintossicazione primaverile.

    Quindi, non aspettaree BUONA DEPURAZIONE!

     

     

  • Budino FraGoloso!

    Avevo voglia di mangiare un dolce morbido, fresco e appagante e mi era appena arrivata una bella cesta piena di fragole!

    L’agar agar crea l’effetto gelatina e il kuzu dona la cremosità.

    Per chi volesse, frullando il budino, è possibile farne una buonissima mousse, oppure questa preparazione può essere usata per fare una cheese cake in veg version, versata sopra ad una base di pasta frolla cotta in forno o similari!

    Insomma, oltre che gustosissima e fresca è davvero versatile.

    BUDINO ALLE FRAGOLE

    1 l latte di riso
    15 gr di agar agar in fiocchi
    300 gr di fragole
    2 cucchiaini di kuzu
    Succo di mela qb
    1 pz sale marino integrale

    Lavare e pulire le fragole tagliandole in pezzi. Metterle in un pentolino dal fondo spesso con un pizzico di sale e cucinare a fuoco lento per almeno 20 minuti.
    Frullare la composta e tenerne da parte 6 cucchiai circa per la guarnizione.

    Sciogliere l’agar agar in un po’ di latte di riso e unire al resto del latte mettendo sul fuoco. A bollore raggiunto fare sobbollire per 10 minuti. Nel frattempo sciogliere il kuzu in poca acqua e versare nel latte sempre sul fuoco, mescolando finché il composto diventa più denso. Unire anche la composta di fragole e cuocere ancora qualche minuto.

    Versare nelle ciotole e aspettare che si raffreddi, poi inserire in frigorifero.

    Prima di servire, unire alla composta tenuta da parte un po’ di succo di mela, fino ad ottenere una cremina liquida da versare sopra al budino nelle ciotole.

  • Light Quinoa

    La quinoa è una pianta erbacea della stessa famiglia della barbabietola.

    Nonostante non appartenga al gruppo bontanico delle graminacee, per le sue caratteristiche nutritive è ad esse assimilabile e viene quindi considerata come uno pseudo-cereale.

    La quinoa ha un alto contenuto proteico ed è priva di glutine, perciò questa preparazione è indicata anche per chi è celiaco o per chi vuole cucinare un piatto fresco e alternativo, senza glutine, ma anche per chi, tra i super sportivi, ha bisogno di reintegrare una certa dose di proteine dopo o prima di un duro allenamento!

    È ricchissima di “betaina”, una sostanza disintossicante per il fegato: questa sua caratteristica la rende particolarmente interessante per il nostro percorso di depurazione primaverile.

    Unita poi al potere depurante di foglie verdi e funghi shitake, ne risulta alla fine un piatto leggero che ci aiuta ad eliminare i vecchi accumuli di grasso. In una parola: light!

    Ho scoperto poi una particolarità di questa pianta: quando parlo di quinoa sottolineo sempre l’importanza di sciacquarla molto bene sotto un getto di acqua corrente, al fine di eliminare una sostanza amarissima che ne ricopre il seme.

    Beh, questa sostanza così sgradevole in natura ha la funzione di limitare la ruberia eccessiva dei semi tra gli uccelli, quindi per garantire la continua perpetrazione della specie!

    Fantastica Natura!
    Light Quinoa

    1 tazzina da caffè di quinoa ben sciacquata
    1 tazzina e 3/4 di acqua
    1 piccola cipolla tagliata sottilmente a mezzaluna
    1 carota tagliata a listarelle sottili
    Qualche foglia verde tagliata a striscioline
    Un fungo shitake ammollata per almeno 30 minuti
    Olio evo un goccio
    Sale marino integrale qb

    Cucinare la quinoa per assorbimento (ci vorranno 10/15 minuti) con l’acqua indicata è un pizzico di sale.

    Scaldare un goccio di olio in padella e inserire prima la cipolla, sfumandola con un poco di acqua e con l’aggiunta di qualche granello di sale, poi inserire il fungo tagliato a striscioline sottili.
    Cuocere per 10/15 minuti, stufando con un po’ di acqua, successivamente inserire le carote e le foglie, qualche granello di sale e saltare per un minuto.

    Spegnare il fuoco e unire la quinoa amalgamando il tutto con un cucchiaio di legno.

    Se fosse necessario salare un poco ancora è possibile unire qualche goccio di salsa di soia quando il composto è ancora caldo.

    Lasciare intiepidire e poi servire, buonissimo anche a temperatura ambiente.

  • Due parole sul Dimagrimento: fagottini depuranti con farro e orzo

    Ecco una ricetta primaverile, rinfrescante e depurante!

    L’orzo e il farro sono i cereali più adatti alla depurazione, le foglie verdi aiutano il corpo ad aprirsi e disintossicarsi, le alghe accelerano il metabolismo, il sapore piccantino della senape stimola il fegato a sciogliere il grasso accumulato e i funghi shitake, beh, ormai lo sapete, sono principi della depurazione (attenzione a chi ha la pressione bassa, perché sono molto diuretici. In questo caso usateli con parsimonia).

    In tema di depurazione ed eliminazione degli eccessi -ai miei corsi lo dico sempre- ovviamente non basta una ricetta, un rimedio. Ciò che conta è lo stile di vita in generale: è normale durante la stagione invernale mettere su un po’ di grasso per difendersi dal freddo, ma se abbiamo seguito un regime di vita tendenzialmente sano ed equilibrato, perdere il peso in eccesso in primavera sarà molto più semplice!

    E poi parliamo anche della forma fisica.
    Rimettersi in forma non significa per forza ricalcare certi modelli di magrezza che oggi ci vengono proposti come gli unici desiderabili ed accettabili, anzi, tutt’altro.

    Ognuno ha il proprio peso forma, il proprio modo di essere in salute ed è questo ciò che alla fine conta: la salute e il benessere in generale.
    Con il resto poi, bisogna fare pace ed accettarsi per quel che si è, con i propri limiti, i propri pregi e la propria storia.

    Ci sono diversi fattori che sono importanti da valutare in fase di “dimagrimento”:
    se sei uomo o donna la perdita di peso è decisamente differente
    l’età. Più si avanza con l’età, meno facile risulta la perdita del grasso in eccesso anche perché il metabolismo è più lento
    la costituzione corporea fa la differenza: se sei longilineo, sarà più facile dimagrire
    lo stile di vita degli ultimi anni è molto importante per facilitare o meno lo scioglimento del grasso in eccesso

    Quindi potete unire questa ricetta alle altre e continuare il vostro percorso, oppure, per chi ancora non ha preso una direzione ben precisa, cogliere l’opportunità di questa preparazione per iniziare il vostro viaggio a cui, con consapevolezza e libertà, deciderete di dare i vostri colori e il vostro stile!

    FAGOTTINI DEPUANTI CON FARRO E ORZO

    3 foglie grandi di insalata
    Orzo e farro cotti (4 cucchiai)
    2/3 cucchiaini di fiocchi di alga nori
    1 pezzo fungo shitake a fagottino
    1 ciuffetto crauti a fagotto
    Per la crema condimento:
    1 c purea umeboshi
    2 c senape delicata
    1 c raso miso
    Goccio di acqua

    Emulsionare gli ingredienti del condimento.

    In una ciotola riunire orzo e farro, alga, e il condimento. Amalgamare bene e lasciare insaporire.

    Intanto portiamo a bollore una pentola con dell’acqua leggermente salata. Immergiamo le foglie per qualche secondo, giusto il tempo per ammorbidirle un po’ (non buttate l’acqua! Recuperiamola poi per altre cotture della giornata).
    Estrarre le foglie e farle intiepidire ben aperte su un ripiano.

    Nel frattempo formare le palline con il ripieno, schiacciandole un po’ e andando ad adagiarle sulle foglie tiepide.
    Formare i fagotti richiudendo le foglie intorno al ripieno.

    Guarnire poi con i crauti e il fungo.

    Si può magiare già tiepido oppure riporre in frigorifero da consumare in un altro momento (estrarre dal frigorifero 15/20 minuti).

  • Meravigliosa Ciambella alle carote

    I puristi della macrobiotica non me ne abbiano: lo so che in primavera bisognerebbe ridurre i prodotti da forno che interferiscono con il lavoro del fegato, però in questi giorni, qui pare novembre ed io sono stata colta da un forte desiderio di torte della nonna papera!

    Ve le ricordate le camille? Quelle tortine arancionissime (ma come era possibile??) alle carote? Io credo di averle assaggiate una volta nella vita e non ricordo nemmeno che sapore avevano ma mi sono venute in mente più che altro perché ho pensato che erano proprio soffici e avevo voglia di un dolce bello da vedere, soffice soffice e buono da mangiare! Insomma una coccola!

    Ed eccolo!

    Come sempre senza farine o altri ingredienti raffinati, sempre senza uova o prodotti animali, in una parola (anzi in due) naturale e macrobiotico!

    Questa ciambella è davvero leggera e soffice, gustosa e salutare, tanto che la seconda fetta è d’obbligo!

    Si presta, volendo, anche a piccole variazioni come l’aggiunta di composta di frutta colata sopra o inserita nel mezzo (tagliando in due, sopra/sotto, la ciambella) o, per i più golosi, colando del cioccolato fuso 100% cacao sulla superficie!

    Ma è molto molto buona anche così, nella sua semplicità.
    CIAMBELLA ALLE CAROTE

    160 gr farina di semola di grano duro rimacinata
    190 gr farina integrale di farro
    1 bustina di lievito naturale
    1 pz sale marino integrale
    1 pz curcuma (fac, è solo per avere un colore arancione più intenso)
    80 gr olio evo
    100 ml malto di riso
    180 gr carote pulite e tritate finemente
    1/2 limone buccia grattugiata
    Succo di mela o acqua qb
    1 cucchiaio di aceto di mele

    Unire gli ingredienti secchi, poi i liquidi (tranne succo di mela o acqua).

    Aggiungere acqua poco alla volta fino ad ottenere un impasto cremoso ma non liquido (tipo crema per il corpo per intenderci).

    Inserire nello stampo e infornare a 180 gradi (forno statico) per 40/50 minuti (a seconda del forno).

    Eseguire sempre la prova dello stecchino (infilare il legnetto che deve uscire pulito e asciutto).

  • Depuriamo e sciogliamo il grasso in eccesso con il Farro al Limone

    Sono appena tornata da qualche giorno di vacanza sugli Appennini e, nonostante io abbia chiesto ai gentili ragazzi che gestiscono la cucina dell’ostello che ci ha ospitati un menù senza prodotti animali e molto semplice, non sono di certo riuscita a mangiare macrobiotico.
    Quindi sono tornata con un grande desiderio di depurazione!

    Visto che ormai la primavera pare essere arrivata, è il momento migliore per aiutare il fegato a sciogliere vecchi accumuli di grasso che ci ha aiutati a rimanere al caldo durante l’inverno ma che ora non ci serve più e se troppo in eccesso non è comunque salutare.

    Tra gli ingredienti che aiutano il fegato nel suo compito depurativo abbiamo il sapore acido che nella mia ricetta è interpretato dal limone, le foglie verdi (io ho usato della verza), i funghi shitake e il farro che, insieme all’orzo, è tra i cereali maggiormente curativi per il nostro organo in questione.
    FARRO AL LIMONE
    Farro decorticato 1 tazzina
    1 cipolla tagliata a mezzaluna
    3 carote tagliate alla julienne
    1/4 di verza piccola tagliata a listarelle
    1/2 limone scorza e succo
    3/4 funghi shitake ammollati e tagliati a listarelle
    2 cucchiai di olio evo
    Sale marino integrale qb
    Shoyu un goccio

    Ammollare il farro e cuocerlo per assorbimento.

    Riscaldare in padella (io uso sempre la wok) l’olio, soffriggere la cipolla, inserendo qualche granello di sale e sfumando con un filo di acqua.

    Aggiungere i funghi e stufare con acqua per 10 minuti circa.

    Inserire la verza, un pizzichino di sale, rigirare e unire le carote con un altro pizzico di sale.

    Saltare le verdure brevemente.

    Unire il farro, la buccia di limone, un goccio di salsa di soia, rigirare qualche secondo e spegnere.

    Irrorare con qualche goccia di succo di limone e servire.

  • Il Ramen macrobiotico

    Il ramen è un piatto tipico della tradizione orientale, impossibile individuare se di nascita cinese o nipponica ma certo è che ogni zona del Giappone ha una sua ricetta differente dalle altre, quindi, mi sono detta, perché non creare una mia versione tutta macrobiotica?

    Il ramen classico prevede l’utilizzo di carne di maiale e uova, ingredienti che io non uso, quindi ho sperimentato una soluzione tutta vegetale e devo dire che il risultato è stato eccezionale!

    Io ho inserito anche i funghi shitake, utili soprattuto in questo periodo di disintossicazione, in quanto sciolgono i vecchi accumuli.

    Un po’ di shoyu e miso a fine cottura per rendere la zuppa ancora più saporita e utile al nostro corpo!

    RAMEN
    Ricetta per 3/4 persone

    2 carote tagliate a listarelle lunghe 3/4 cm circa
    1 costa di sedano tagliata a listarelle come le carote
    1 cipolla grande tagliata a pezzi abbastanza grandi
    2/3 foglie di cavolo nero tagliate a pezzi
    3 asparagi tagliati a metà
    2 foglie di cavolo cinese tagliate a pezzi
    3 cipollotti tagliati a rondelle (anche la parte verde, finché rimane abbastanza morbida)
    6 funghi shitake tagliati a pezzi ( se sono secchi vanno ammollati finché non si ammorbidiscono)
    50 gr di spaghetti di riso a testa
    Acqua qb
    Olio 2 cucchiai
    Sale qualche granello

    Fare scaldare 2 cucchiai di olio in pentola, rosolare la cipolla, aggiungere qualche granello di sale e sfumare con un po’ di acqua.

    Aggiungere la carota e mescolare, il sedano e mescolare, il cavolo nero e mescolare.

    Aggiungere acqua in abbondanza e fare cuocere per 30 minuti circa.

    10 minuti circa prima della fine della cottura inserire gli asparagi e qualche minuto dopo, aggiungere il cavolo cinese e un cucchiaio di shoyu.

    Nel frattempo rosolare il cipollotto in un poco di olio in una padella e inserire i funghi con qualche granello di sale. Cuocere per 10 minuti circa o fino a cottura ultimata.

    Portare a bollore l’acqua per la cottura degli spaghetti e cuocerli per il tempo necessario.
    Pochi minuti prima di scolare la pasta, comporre le ciotole, aggiungendo in ognuna una porzione di funghi e cipollotto e un cucchiaino di miso (sempre uno in ogni ciotola).

    Quando gli spaghetti sono pronti, aggiungerli nella giusta quantità ad ogni ciotola e servire.

  • Ratatouille Macrobiotica Sciogligrassi

    Anche se non sembra, la primavera sta arrivando! Nonostante il freddo che persiste, le giornate si sono allungate, gli uccellini tornano a cinguettare alti nel cielo, i boccioli si gonfiano e si preparano a incantarci con la loro bellezza. Esattamente come succede ogni anno a questo punto.

    Tutta la natura si sta risvegliando e con essa anche il nostro corpo ha bisogno di nuovo vigore, di sgranchirsi dopo una maggiore lentezza invernale e di depurarsi dagli eccessi accumulati durante la stagione fredda.

    Cellulite, chili in più, rigidità muscolare, gonfiori, pelle opaca, problemi alla gola, sonno disturbato, male alla testa ricorrente: sono tutti problematiche che possono sorgere quando il fegato è intasato e fa fatica a metabolizzare grassi ed eccessi in generale.

    Per fortuna la natura e la macrobiotica ci possono dare una grande mano a disintossicarci, depurarci, sostenendo e dando una sferzata al fegato affinché riprenda le sue funzioni!

    E questa è proprio la stagione giusta per avviare una sana depurazione.

    Nella ricetta che vi propongo oggi ci sono proprio tutti gli elementi che aiutano il fegato:

    CAROTE E DAIKON (o ravanello) che portano un effetto sciogli grassi in profondità, così da agire anche sul grasso viscerale.
    VERZA che come tutte le foglie versi aiutano il corpo ad aprirsi e disintossicarsi
    ACIDULATO DI UMEBOSHI per stimolare ancora di più la funzionalità del fegato
    FUNGHI SHITAKE con la loro azione diuretica sciolgono grassi e vecchi accumuli. Attenzione per chi soffre di pressione bassa poiché sono decisamente diuretici.
    RATATOUILLE MACROBIOTICA SCIOGLIGRASSI

    2 carote
    1 cipolla grande
    2/3 ravanelli o 1 daikon non troppo grande
    1 pezzetto di verza (stesso volume di carota e cipolla)
    1 fungo shitake
    Olio evo qb
    Sale marino integrale qb
    Acidulato di umeboshi

    Mettere in ammollo il fungo per 10 minuti o finché diventa morbido, poi tagliarlo a striscioline sottili.
    Nel frattempo tagliare tutte le verdure a dadini, la verza in pezzetti.
    Scaldare un cucchiaio di olio in padella e fare rosolare la cipolla aggiungendo qualche granello di sale e sfumando poco dopo con un goccio di acqua. Quando il liquido sarà evaporato, aggiungere prima la carota, poi i ravanelli, la verza e un pizzico di sale. Mescolare brevemente e inserire il fungo. Fare cuocere per una decina di minuti circa, a fuoco lento, avendo premura di aggiungere dell’acqua o brodo in caso si asciugasse troppo.
    Spegnere e inserire qualche goccia di acidulato (poco perché è molto salato!) prima di servire!

  • Humus di ceci: una crema dai mille usi!

    Oggi sono un pochino di corsa e nel frigo pochi ingredienti. Quindi per pranzo ho farcito una piadina con verdure saltate e humus di ceci.

    Poi ho pensato…io non ho mai scritto un articolo sulla bontà e versatilità dell’humus di ceci!

    Ed eccomi qui!

    Questa fantastica crema di legumi fa parte della alimentazione della mia famiglia da tempo e devo dire che è una preparazione molto semplice e, una volta cotti i ceci, molto veloce da mettere a tavola!

    In più, può essere usata in tanti modi, ma il mio preferito rimane sempre spalmarla in una bella piadina o in un panino per pranzi veloci e d’asporto.

    Quando abbiamo ospiti a me e alla mia bimba piace preparare delle palline di humus da fare rotolare nei semi di sesamo e presentare all’aperitivo o, nella versione dolce, con aggiunta di malto e crema di nocciole, rotolate nel cacao come dessert!

    Aggiunto a verdure cotte e in piccoli pezzi, con l’humus si possono preparare delle deliziose polpettine da ripassare in forno o in padella.

    I ceci sono un’ottima fonte proteica e ricchi di vitamine e sali minerali.

    Una volta lasciati in ammollo (anche 24 ore), si getta l’acqua di ammollo e  si cuociono con un pezzetto di alga kombu per evitare fastidi intestinali soprattutto a chi non è abituato a mangiare legumi. I tempi di cottura possono essere ridotti usando la pentola a pressione.

    Li mettiamo a cuocere ad esempio la sera, al rientro dalla nostra giornata, mentre ci facciamo una doccia e/o ceniamo o ancora mentre leggiamo un bel libro sul divano. Poi li lasciamo freddare e messi dentro un bel contenitore ermetico li riponiamo in frigo, pronti all’uso!

    HUMUS DI CECI

    250 gr di ceci precedentemente lessati (tenere da parte un po’ di liquido di cottura)

    1 cucchiaio di tahin

    1pz di sale marino integrale

    Qualche goccia di succo di limone (fac)

    Riporre gli ingredienti nel mixer e frullare, aggiungere poca acqua di cottura per rendere il composto più morbido (iniziare da un cucchiaio e verificare la consistenza che deve essere morbida ma compatta).

    BON BON DI CECI E CACAO

    250 gr ceci lessati

    100 gr malto di riso (anche meno a seconda dei gusti)

    50/60 gr cacao amaro

    2 cucchiai crema di nocciole

    1 pz sale marino integrale

    Granella di nocciole

    Acqua qb

    Unire gli ingredienti nel mixer (tranne acqua e granella di nocciole) e frullare. Aggiungere acqua solo se necessario. Raggiungere una consistenza tale da potere formare bon bon che rimangano compatti. In caso l’impasto fosse troppo morbido, aumentare la dose di cacao amaro.

    Una volta formate le palline, rotolarle nella granella di nocciole e servire.

    CROCCHETTE DI CECI

    100 gr ceci secchi

    1 pezzetto alga kombu

    1 cucchiaio di tahin

    1 carota grande

    1/4 di cavolfiore

    Rosamarino in polvere

    Sale marino integrale qb

    Acqua qb

    Mettere i ceci in ammollo in abbondante acqua per tutta la notte.

    Gettare l’acqua di ammollo e quindi lessarli per il tempo necessario insieme all’alga precedentemente ammollata in acqua per qualche minuto.

    Tagliare carote e cavolfiore in piccoli pezzi e cuocerli al vapore.

    Frullare i ceci lessati insieme ad un cucchiaio di tahin e poca acqua di cottura se necessario.

    Una volta intiepidite le verdure, unirle ai ceci frullati e aggiungere del rosmarino in polvere.

    Se necessario anche un pizzico di sale.

    Mescolare bene, dare la forma e infornare a 200 gradi per 15/20 minuti, rigirare a metà cottura.

  • Pere e Mele al forno Glassate

    Tra pochi giorni terrò un corso sulla pasticceria naturale e successivamente quello sulla disintossicazione dallo zucchero.

    In queste giornate introdurrò delle riflessioni sul consumo dello zucchero e sui rischi che questo comporta per la salute.

    Il fine ultimo è quello di rieducare il palato ad un tipo di dolce naturale, come si mangiava una volta, prima che lo zucchero bianco fosse importato e diffuso anche qui.

    Nei miei corsi proporrò dei dolci buoni, salutari e gustosi, senza zucchero o altri alimenti poco equilibrati, che si possono mangiare tutte le volte che ne sentiamo la necessità!

    Oggi vi lascio la ricetta di un dessert equilibrato, golosissimo, ottimo come dopo cena o come merenda. Adatto a grandi e piccini!

    PERE E MELE AL FORNO GLASSATE

    2 pere
    2 mele
    40 gr di uvetta
    2 manciate di nocciole tostate
    100 ml succo di mela
    50 gr crema di nocciole
    4 cucchiai d malto di riso
    3 cucchiai di succo di mela per la glassa (oppure del latte vegetale)

    Mettere l’uvetta in ammollo, tagliare la frutta a metà, levare il torsolo.
    Inserire nel mixer l’uvetta strizzata, nocciole e succo di mela, frullare fino ad ottenere una crema più pastosa, non troppo liquida.

    Riempire i solchi sulla frutta -dove prima c’era il torsolo- con la crema e infornare a 180° per 30-40 minuti.

    Intanto unire bene la crema di nocciole con malto e succo di mela, da versare sulla frutta appena sfornata.

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