• Torta salata Erbette, Cipolla e Pomodorini essiccati

    Nel fine settimana ho preparato una torta salata che a casa mia è un must: piace a tutti (parenti e amici) e tutti la chiedono, è ottima come secondo piatto e contorno, ideale per l’asporto. Mia figlia se la porta a scuola come merenda!

    La torta salata è una preparazione super democratica in quanto molto semplice da preparare quindi adatta a tutti i livelli di competenza- e accoglie ogni tipo di ripieno, diverso a seconda della stagione.

    Come sempre, io non uso uova o formaggi nei miei piatti e come legante sono solita preparare una pastella fatta con acqua e farina di ceci che rende il risultato finale ancora più gustoso.

    Per fare la sfoglia ho usato una parte di esubero di pasta madre, ma si può tranquillamente sostituire lo stesso quantitativo con la farina utilizzata. Con la pasta madre il risultato è sicuramente più profumato!

    Per la sfoglia:

    100 gr di esubero di pasta madre

    200 gr di farina integrale di grano

    1 pz di sale marino integrale

    1 cucchiaino di olio evo

    Acqua qb

    Unire gli ingredienti fino a formare una palla soda e soffice (proprio come il sederino di un neonato!) da stendere con il mattarello e bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta.

    Per il ripieno:

    150 ml acqua uniti a 75 gr farina di ceci, ben amalgamati e messi a riposare per almeno due ore (si può anche preparare il giorno prima e lasciare in frigorifero a riposare)

    1 cipolla grande tagliata a mezzaluna

    erbette a volotà, lavate e tagliate a striscioline

    2-3 pomodorini essiccati tagliati a pezzetti

    1-2 cucchiai di olio evo

    2 pizzichi di sale marino integrale

    scaldare l’olio in una padella sufficientemente grande, rosolare la cipolla con un pizzico di sale e un goccio di acqua. Inserire qualche aroma a piacere e le erbette. Saltare per qualche minuto e fare freddare.

    Unire alle erbette la pastella e i pomodorini. Mescolare molto bene in modo da amalgamare gli ingredienti.

    Distribuire il ripieno sulla sfoglia, richiudere i bordi. Infornare a 180 gradi per 30/40 minuti (a seconda del forno).

  • Cavolo Rapa: Purea o Crocchette? Due ricette in una

    Come promesso ho provato a trasformare il cavolo rapa che avevo in frigorifero in qualcosa di buono. E devo dire che l’esperimento ha passato a pieni voti l’esame dell’esigentissima giuria di casa!

    Ma attenzione: non mi sono limitata ad una preparazione, bensì a due, o meglio, a due in una. Ovvero sono partita da una base fino ad ottenere una purea fantastica con cui ho fatto delle quenelle morbide, delicate e profumatissime, ottimo contorno ad un piatto di cereali e/o legumi, soprattutto in umido, con un po’ di sughetto.

    Poi dalla purea, con l’aggiunta di altri ingredienti, ho voluto fare delle crocchette da “pasto completo” (perché ho inserito anche un cereale), e il risultato ha stupito anche me! Le ho cotte al forno e sono l’ideale anche come pranzo d’asporto.

    Io non ho avuto tempo di organizzare un contenitore per l’asporto, perché sono state letteralmente spazzate via in pochi secondi…ed io a dire “masticate, masticate!!”!

    Il cavolo rapa ha un sapore riconoscibile e molto delicato, è super versatile, ve ne accorgerete cucinandolo.

    La purea può essere tranquillamente usata come spalmabile su crostini ma anche sulla polenta calda, io l’ho provata, una vera delizia! Volendo farla un poco più soda, basta aggiungere qualche cece in più.

    Con l’impasto per le crocchette ci si può sbizzarrire con forme differenti o, se siamo più tirati con i tempi, farne degli ottimi burger, da passare in padella antiaderente calda, 5 minuti per lato.

    Buona preparazione a voi!

    PUREA DI CAVOLO RAPA

    1 cavolo rapa abbastanza grande

    3 cucchiai di ceci precedentemente lessati

    2 pomodorini essiccati

    erbe aromatiche a piacere

    2 cucchiaini di tahin

    2 pizzichi di sale marino integrale

    1 manciata piena di barbetta di finocchio tagliata grossolanamente con il coltello

    Pulire il cavolo rapa e farne tocchetti da cuocere al vapore finché si ammorbidiscono.

    Unire tutti gli ingredienti in un mixer e frullare fino ad ottenere una purea omogenea e liscia.

    Qualora il cavolo fosse più acquoso, aggiungere altri ceci.

    Servire tiepido.

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    CROCCHETTE DI CAVOLO RAPA

    purea di cavolo sopra descritta

    2 tazzine di miglio

    pane grattato di pane integrale qb

    1 cucchiaio di olio scarso

    erbe aromatiche

    1 pizzico di gomasio

    Sciacquare il miglio e cuocerlo con acqua e un pizzico di sale marino integrale in rapporto 1 parte di miglio e 3 di acqua.

    Unire 4 cucchiai di pangrattato circa con l’olio, le erbe e il gomasio. Mischiare molto bene fino ad ottenere un effetto “sabbia bagnata”.

    Inserire nella purea il miglio cotto e dell’altro pan grattato fino ad ottenere un composto lavorabile con le mani. (Volendo, invece del pangrattato o solo in parte, si possono aggiungere altri ceci frullati: il sapore cambierà un po’).

    Formare le crocchette, passarle nella “sabbia bagnata” e disporre in una pirofila.

    Infornare a 180 gradi per 10 minuti, poi usare il grill fino a doratura.

    Fare freddare un poco e servire tiepide.

     

  • Torta Salata con Crema di Porri e Cavolo Nero Croccante

    La torta salata è un’ottima soluzione per differenti situazioni: pranzo d’asporto, aperitivo, una cena leggera, ma io la mangio anche a colazione o a merenda!!!

    Era tempo che volevo pubblicare questa ricetta, e altre volte l’ho cucinata di recente ma…tempo di sfornarla e che perda la rovenza del forno, giusto un po’, e…olplà, sparita! 

    Vero che io sono una food blogger atipica, di quelle con le lacrime di coccodrillo, dice il mio compagno, che prima si siede e mangia e poi, all’epoca delle ultime briciole, piange perché non ha fotografato il piatto!! 

    Ne ho fatta un’altra, anche lei fantastica, con la zucca, che proverò a produrre nuovamente e tenere da parte qualche minuto, giusto il tempo di fotografarla per voi! 

    Che poi non è che la foto sia fondamentale, ma credo possa svelare una parte dell’essenza del sentimento messo nel cucinarla.

    A maggior ragione se pensate che io non seguo ricette, il più delle volte procedo a sentimento ed aromi: annuso, accosto, scelgo. Fa ridere visto da fuori, ma nella mia cucina succede davvero!

    Dopo l’assaggio dovrei correre a scrivere gli ingredienti, altrimenti poi che vi scrivo?

    Tornando a questa torta salata, ho scelto di privilegiare il contrasto, sia di gusto, che di consistenza (dolce e morbido porro, amaro-acido e croccante cavolo nero).

    È una torta profumatissima, aromatica, che sa della coccola d’inverno.

    Si può preparare anche in diversi tempi: l’impasto il giorno prima e la farcia il giorno stesso o viceversa, così da non occuparci troppo tempo concentrato in un unico momento.

    Tra le note tecniche e terapeutiche del cavolo nero, troviamo che è un potente antinfiammatorio (viene anche usato come impacco su distorsioni, lesioni varie…), ricco di vitamina c, ottimo per eliminare tossine e per drenare liquidi, generoso fornitore di minerali (potassio, ferro, calcio…), buona fonte di fibre, dal potere antiossidante e considerato un alleato contro alcuni tipi di tumore.

    TORTA SALATA CON CREMA DI PORRI E CAVOLO NERO

    Per la farcia:

    4-5 porri

    10-12 foglie circa di cavolo nero

    1 cipolla media

    Olio qb

    Sale marino integrale qb

    Per l’impasto:

    200 gr di farina integrale (anche di farro) o al massimo tipo 2

    3-4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva

    1/2 cucchiaino di sale

    Acqua qb

    Preparare l’impasto mischiando gli ingredienti e lavorando per  circa 10 minuti, in modo da formare una pallina soda che faremo riposare coperta da pellicola per almeno una mezz’ora (se è per il giorno dopo, riporre in frigo ed estrarre 1 oretta prima della successiva lavorazione).

    Tagliare il porro a rondelle abbastanza fini. Scaldare un paio di cucchiai di olio in padella, inserire il porro, rigirando spesso. Salare un pizzico, sfumare con un po’ di acqua e continuare a stufare con acqua per qualche minuto, fino a che il porro tenderà a disfarsi toccandolo con il cucchiaio. Spegnere e fare intiepidire, poi frullare grossolanamente.

    Tagliare la cipolla a mezzaluna e il cavolo in strisce sottili.

    Scaldare un goccio di olio in pentola, inserire la cipolla, far rosolare, salare un pizzico, sfumare con un po’ di acqua. Una volta evaporato il liquido, inserire il cavolo, rigirare per bene, salare un pizzico e cuocere per 6-7 minuti, finché le foglie inizino ad ammorbidirsi. Spegnere e lasciare intiepidire.

    Riprendere l’impasto, stendere con un matterello fino a raggiungere lo spessore di 3-4 mm. Foderare la tortiera con l’impasto, bucherellare il fondo e riempire nello strato sotto con la crema di porri, sopra a questa, adagiare il cavolo saltato con la cipolla.

    Io ho lasciato i bordi alti ma ritengo che con questo tipo di ripieno sia più adatto richiudere il bordi sopra la farcia stessa, oppure, meglio ancora, chiudere la torta anche sopra. Solo per una facilità in più nel mangiarla senza fare cadere pezzi. 

    Se si optasse per la seconda soluzione, raddoppiare le dosi dell’impasto e tirare due dischi, uno più grande per la parte sotto e uno più piccolo per il “cappello” sopra.

    Infornare a 180° per 30 minuti circa.

    Sfornare e …fotografare : D

  • “Mole” ai Fagioli Rossi

    Ho chiamato questa ricetta “mole” in ricordo della cucina messicana che ho avuto la fortuna di assaporare anni fa, durante un bellissimo viaggio. Il mole originale messicano è molto diverso dalla mia ricetta ma ci sono alcuni richiami ad ingredienti e consistenze tipiche della tradizione culinaria sudamericana. Però la cucina è un’arte altamente evocativa e mi piace sfruttarne tutte le potenzialità!

    Nel comporre questa prelibatezza ho scelto ingredienti tipici dell’energia fuoco, che secondo la tradizione orientale è la caratteristica energia che pervade la stagione estiva, insieme al colore rosso e al sapore amaro. Elementi che vanno a rinforzare il cuore e l’intestino tenue. Quando c’è equilibrio nell’elemento fuoco c’è gioia ed allegria, al contrario, in casi di squilibri si tende ad avere una mente dispersiva, incapacità di esprimere gioia in modo equilibrato, problemi a parlare, cattiva circolazione, depressione, cattiva memoria, nonché problemi e fastidi a carico dei due organi principali dell’energia fuoco.

    Ecco che come sempre torna valido il discorso dell’importanza di una alimentazione equilibrata e, più in generale, di uno stile di vita armonico. Conoscere i principi cardine che aiutano a stabilire questi importanti equilibri è fondamentale per una vita lunga e sana. La macrobiotica (ma possiamo benissimo parlare di macro-mediterranea: fondamentalmente la dieta mediterranea con alcuni ingredienti tipici della tradizione macrobiotica), ci fornisce questi validi punti di riferimento che io cerco di mettere a disposizione di chi ha voglia di sperimentate, mettersi alla prova, cambiare il proprio stile di vita.

    La crema che vi propongo oggi è un ottimo accompagnamento di verdure crude ma anche buonissima da spalmare su crostini, piadine, tortillas, tachos, nachos, pane naan…insomma, c’è di che sbizzarrirsi!

    È molto fresca e versatile, nonché veloce da preparare!

    “MOLE” AI FAGIOLI ROSSI

    250 gr fagioli rossi precedentemente cotti

    1 cucchiaino di miso di riso

    1 cucchiaino di tahin (crema di semi di sesamo)

    1/2 cipollato non troppo grande

    1/2 cetriolo normale

    1/2 limone succo

    Frullare tutti gli ingredienti e riporre in frigorifero almeno un paio di ore.

     

  • Ratatouille Macrobiotica Sciogligrassi

    Anche se non sembra, la primavera sta arrivando! Nonostante il freddo che persiste, le giornate si sono allungate, gli uccellini tornano a cinguettare alti nel cielo, i boccioli si gonfiano e si preparano a incantarci con la loro bellezza. Esattamente come succede ogni anno a questo punto.

    Tutta la natura si sta risvegliando e con essa anche il nostro corpo ha bisogno di nuovo vigore, di sgranchirsi dopo una maggiore lentezza invernale e di depurarsi dagli eccessi accumulati durante la stagione fredda.

    Cellulite, chili in più, rigidità muscolare, gonfiori, pelle opaca, problemi alla gola, sonno disturbato, male alla testa ricorrente: sono tutti problematiche che possono sorgere quando il fegato è intasato e fa fatica a metabolizzare grassi ed eccessi in generale.

    Per fortuna la natura e la macrobiotica ci possono dare una grande mano a disintossicarci, depurarci, sostenendo e dando una sferzata al fegato affinché riprenda le sue funzioni!

    E questa è proprio la stagione giusta per avviare una sana depurazione.

    Nella ricetta che vi propongo oggi ci sono proprio tutti gli elementi che aiutano il fegato:

    CAROTE E DAIKON (o ravanello) che portano un effetto sciogli grassi in profondità, così da agire anche sul grasso viscerale.
    VERZA che come tutte le foglie versi aiutano il corpo ad aprirsi e disintossicarsi
    ACIDULATO DI UMEBOSHI per stimolare ancora di più la funzionalità del fegato
    FUNGHI SHITAKE con la loro azione diuretica sciolgono grassi e vecchi accumuli. Attenzione per chi soffre di pressione bassa poiché sono decisamente diuretici.
    RATATOUILLE MACROBIOTICA SCIOGLIGRASSI

    2 carote
    1 cipolla grande
    2/3 ravanelli o 1 daikon non troppo grande
    1 pezzetto di verza (stesso volume di carota e cipolla)
    1 fungo shitake
    Olio evo qb
    Sale marino integrale qb
    Acidulato di umeboshi

    Mettere in ammollo il fungo per 10 minuti o finché diventa morbido, poi tagliarlo a striscioline sottili.
    Nel frattempo tagliare tutte le verdure a dadini, la verza in pezzetti.
    Scaldare un cucchiaio di olio in padella e fare rosolare la cipolla aggiungendo qualche granello di sale e sfumando poco dopo con un goccio di acqua. Quando il liquido sarà evaporato, aggiungere prima la carota, poi i ravanelli, la verza e un pizzico di sale. Mescolare brevemente e inserire il fungo. Fare cuocere per una decina di minuti circa, a fuoco lento, avendo premura di aggiungere dell’acqua o brodo in caso si asciugasse troppo.
    Spegnere e inserire qualche goccia di acidulato (poco perché è molto salato!) prima di servire!

  • Humus di ceci: una crema dai mille usi!

    Oggi sono un pochino di corsa e nel frigo pochi ingredienti. Quindi per pranzo ho farcito una piadina con verdure saltate e humus di ceci.

    Poi ho pensato…io non ho mai scritto un articolo sulla bontà e versatilità dell’humus di ceci!

    Ed eccomi qui!

    Questa fantastica crema di legumi fa parte della alimentazione della mia famiglia da tempo e devo dire che è una preparazione molto semplice e, una volta cotti i ceci, molto veloce da mettere a tavola!

    In più, può essere usata in tanti modi, ma il mio preferito rimane sempre spalmarla in una bella piadina o in un panino per pranzi veloci e d’asporto.

    Quando abbiamo ospiti a me e alla mia bimba piace preparare delle palline di humus da fare rotolare nei semi di sesamo e presentare all’aperitivo o, nella versione dolce, con aggiunta di malto e crema di nocciole, rotolate nel cacao come dessert!

    Aggiunto a verdure cotte e in piccoli pezzi, con l’humus si possono preparare delle deliziose polpettine da ripassare in forno o in padella.

    I ceci sono un’ottima fonte proteica e ricchi di vitamine e sali minerali.

    Una volta lasciati in ammollo (anche 24 ore), si getta l’acqua di ammollo e  si cuociono con un pezzetto di alga kombu per evitare fastidi intestinali soprattutto a chi non è abituato a mangiare legumi. I tempi di cottura possono essere ridotti usando la pentola a pressione.

    Li mettiamo a cuocere ad esempio la sera, al rientro dalla nostra giornata, mentre ci facciamo una doccia e/o ceniamo o ancora mentre leggiamo un bel libro sul divano. Poi li lasciamo freddare e messi dentro un bel contenitore ermetico li riponiamo in frigo, pronti all’uso!

    HUMUS DI CECI

    250 gr di ceci precedentemente lessati (tenere da parte un po’ di liquido di cottura)

    1 cucchiaio di tahin

    1pz di sale marino integrale

    Qualche goccia di succo di limone (fac)

    Riporre gli ingredienti nel mixer e frullare, aggiungere poca acqua di cottura per rendere il composto più morbido (iniziare da un cucchiaio e verificare la consistenza che deve essere morbida ma compatta).

    BON BON DI CECI E CACAO

    250 gr ceci lessati

    100 gr malto di riso (anche meno a seconda dei gusti)

    50/60 gr cacao amaro

    2 cucchiai crema di nocciole

    1 pz sale marino integrale

    Granella di nocciole

    Acqua qb

    Unire gli ingredienti nel mixer (tranne acqua e granella di nocciole) e frullare. Aggiungere acqua solo se necessario. Raggiungere una consistenza tale da potere formare bon bon che rimangano compatti. In caso l’impasto fosse troppo morbido, aumentare la dose di cacao amaro.

    Una volta formate le palline, rotolarle nella granella di nocciole e servire.

    CROCCHETTE DI CECI

    100 gr ceci secchi

    1 pezzetto alga kombu

    1 cucchiaio di tahin

    1 carota grande

    1/4 di cavolfiore

    Rosamarino in polvere

    Sale marino integrale qb

    Acqua qb

    Mettere i ceci in ammollo in abbondante acqua per tutta la notte.

    Gettare l’acqua di ammollo e quindi lessarli per il tempo necessario insieme all’alga precedentemente ammollata in acqua per qualche minuto.

    Tagliare carote e cavolfiore in piccoli pezzi e cuocerli al vapore.

    Frullare i ceci lessati insieme ad un cucchiaio di tahin e poca acqua di cottura se necessario.

    Una volta intiepidite le verdure, unirle ai ceci frullati e aggiungere del rosmarino in polvere.

    Se necessario anche un pizzico di sale.

    Mescolare bene, dare la forma e infornare a 200 gradi per 15/20 minuti, rigirare a metà cottura.

  • Crema Benefica di Verdure

    Questa è una delle mie “armi segrete” in cucina a cui ricorro prima, durante e dopo periodi particolarmente festaioli in cui gli inviti a pranzi e cene in case altrui, nonché al ristorante, aumentano vertiginosamente.

    È un piatto che prepara ma anche che pone rimedio, dal sapore naturalmente dolce che funge da decontratturante, riequilibrante grazie al miso che smuove e crea equilibrio, soprattutto a livello intestinale.

    È una pietanza disintossicante per la presenza dei funghi shitake che aiutano a sciogliere gli accumuli ed è terapeutica per chi soffre di quella costante “voglia di dolce”, di cui è facilissimo patire quando si consumano più spesso zuccheri e farine raffinate.

    Quindi cerchiamo di avere cura della nostra salute sempre, ma facciamolo con particolare attenzione quando sappiamo che alla torta della nonna, alla pizzata con gli amici e alla lasagna della mamma non possiamo o vogliamo dire di no!!!

    CREMA BENEFICA DI VERDURE

    1 tazza di carote tagliate a pezzi

    1 tazza di zucca tagliata a pezzi

    1 tazza di cavolo cappuccio tagliato a strisce

    1 cipolla tagliata a mezzaluna

    1 cucchiaino di miso chiaro a persona

    1/4 fungo shitake a persona pulito

    Olio evo qb

    1 pz di sale marino integrale

    Scaldare in una pentola un cucchiaio di olio e farvi rosolare la cipolla.

    Aggiungere qualche granello di sale e sfumare con un goccio di acqua.

    Aggiungere le verdure, mescolare e inserire un dito di acqua.

    Cuocere a fuoco basso per almeno 40 minuti.

    Aggiungere il fungo gli ultimi 10 minuti.

    A cottura ultimata estrarre il fungo e metterlo da parte. Se si desidera usare un frullatore per ridurre il composto in crema.

    Sciogliere un cucchiaino di miso in ogni ciotola con poca crema, poi unire il resto e inserire il pezzo di fungo.

    Servire caldo.

  • Pranzo per le feste, sostenibili!

    E come ogni anno, anche questa volta siamo qui a parlare del fatidico menù per le feste natalizie!

    E come ogni anno eccomi qui a ribadire quanto per me certe feste siano occasione per fare delle cose belle, arricchenti, lontano dalla confusione e dalla “commercializzazione” che vorrebbe fare di certe situazioni più che altro un evento chiassoso e dispendioso!

    Ma noi non ci facciamo abbindolare e cerchiamo di recuperare il senso di certi momenti in cui è bello sentirsi sereni, leggeri come un fiocco di neve, senza inutili sprechi e con il rispetto dovuto a chi ci circonda e alla terra che nonostante le gelide temperature è sempre in grado di fornirci gli alimenti che ci fanno stare bene, in forma e armonia.

    Quindi cosa c’è di meglio se non aprire le danze con un menù macrobiotico naturale che sia adatto davvero a tutta la famiglia?

    Essendo un menù della festa, qualche piccolo sgarro ce lo possiamo permettere; come ad esempio i pomodorini pressati, che è vero che non sono di stagione e sono raffreddanti, ma noi li mettiamo apposta in pressione per andare a servire un piatto nettamente più equilibrato e salutare!

    Per chi fosse interessato ad un menù interamente senza glutine, clicchi qui.
    APERITIVO AL MANDARINO

    1 tazza di succo di mandarino
    2 tazze succo di mela
    1/2 limone spremuto
    1 o 2 cucchiai di succo di zenzero

    Unire gli ingredienti e servire fresco.

    Per la versione alcolica versare in ogni bicchiere per 1/4 il prosecco.
    CROSTINI CON CREMA DI TOFU ALLE OLIVE

    Crostini di pane precedentemente tostati
    1 panetto di tofu al naturale
    2 cucchiai di olio evo
    Acidulato di umeboshi q.b.
    Acqua se necessaria
    Una manciata di olive
    Origano fresco

    Sbollentare il tofu in un po’ d’acqua per circa 10 minuti e lasciare raffreddare.
    Frullare tutti gli ingredienti. Spalmare la crema sui crostini.
    VELLUTATA DI CAVOLFIORE AL CURRY

    1 cavolfiore
    2 porri
    2 C di miso chiaro
    2 pz di curry
    500 ml circa di brodo

    Pulire e tagliare il porro a rondelle divedendo la parte bianca da quella verde.
    Rosolare in pentola per qualche minuto con l’olio e un pizzico di sale prima la parte verde, poi quella bianca.
    Intanto lavare il cavolfiore, dividere in cimette e tagliare a pezzetti il gambo.
    Unire il tutto al porro, rosolare, aggiungere il brodo e portare a bollore.
    Cuocere per circa 20 minuti.
    A cottura ultimata frullare bene fino ad ottenere una consistenza liscia. Aggiungere il miso, curry e mescolare con cura.
    RISOTTO PROFUMATO AL LIMONE

    4 pugni di riso semintegrale
    2 porri
    1/2 limone spremuto
    2 strisce di buccia di limone
    2 cucchiai di olio evo
    Sale marino integrale qb
    Brodo vegetale qb
    Qualche fogliolina di menta a piacere.

    Pulire e tagliare il porro a rondelle divedendo la parte bianca da quella verde più tenera.
    Rosolare in pentola per qualche minuto con l’olio e un pizzico di sale prima la parte verde, poi quella bianca.
    Inserire la buccia di limone e farla rosolare un poco.
    Aggiungere il riso e farlo tostare un paio di minuti.
    Se si desidera, sfumare con un po’ di vino bianco.
    Aggiungere qualche granello di riso e poi il brodo, poco alla volta, fino a cottura ultimata.
    Quando mancano circa 5-7 minuti a fine cottura, inserire il succo iniziando da un cucchiaio. Assaggiare dopo un minuto e regolarsi a piacere con l’intensità dell’aroma di limone desiderata.
    Rimuovere la buccia e lasciare riposare qualche minuto prima di servire.
    Se piace il gusto, durante la mantecatura, inserire le foglioline di menta a pezzetti, altrimenti usarle come decorazione una volta impiattato il riso.
    TRANCETTI DI MAIS AL GRATIN

    Polenta precedentemente cotta
    3/4 porri
    3/4 cucchiai di olio
    Sale marino integrale

    Preparare la polenta seguendo le istruzioni del produttore della farina (per questa ricetta bastano circa 300 gr di farina di mais).
    Una volta pronta versarla in uno stampo da plumcake o contenitore similare (devono poi venire delle “mattonelle”) e lasciare intiepidire.
    Volendo si può preparare il giorno precedente.
    Nel frattempo tagliare il porro a rondelle e farlo rosolare nell’olio in padella, aggiungendo qualche granello di sale.
    Sfumare con un goccio di acqua e continuare a stufare finché il porro diventa cremoso.
    Una volta rassodata la polenta, tagliarla a mattonelle e appoggiare ogni pezzo su una placca da forno rivestita con carta apposita.
    Spennellare i trancetti con poco olio e grigliare in forno le fettine fino a che si formi la crosticina.
    Prima di servire, ricoprire ogni trancio con i porri stufati.
    PANZANELLA INVERNALE

    200 gr pomodorini
    1 cipolla grande
    200 gr di pane a dadini
    Una manciata di foglie di basilico
    15 olive denocciolate
    1-2 cucchiai di aceto di mele
    4 cucchiai olio evo
    200 gr tofu a dadini
    Shoyu qb
    Qualche foglia di insalata

    Almeno 12 ore prima:

    Tagliare in quattro parti i pomodorini e la cipolla in fette abbastanza sottili, mescolare con il sale e porre in pressione nel pressa verdure o in una ciotola (poggiandovi sopra un piatto o ciotola con un peso, di modo che le verdure risultino ben schiacciate. Es. bottiglia grande piena di acqua o similari).

    Mettere i dadi di tofu in una macinatura fatta con metà acqua e metà shoyu.

    Il giorno stesso:

    Scolare il tofu, strizzare le verdure e metterli in una ciotola.
    Aggiungere il pane, le olive, l’insalata e il basilico.
    Condire con olio, shoyu e aceto.
    Lasciare riposare in frigorifero per 1 ora.
    BUDINO FONDENTE CON CRUMBLE NATALIZIO

    1 L latte di riso
    200 ml malto di riso
    1 pz sale
    1 cucchiaio di crema di nocciole
    3 cucchiaini di agar agar
    3 cucchiai di cacao amaro in polvere
    3 cucchiai di kuzu (in mancanza amido di mais)

    Per il liquido di copertura:
    4 cucchiai di sciroppo di acero
    1 cucchiaio di acqua

    Per il crumble:
    100 gr farina integrale di farro
    1 cucchiaio di olio
    1 cucchiaio di malto di riso
    3 fichi secchi tagliati in piccoli pezzi
    Succo mela qb
    Qualche granello di sale marino integrale
    Buccia grattugiata di mezza arancia

    Amalgamare gli ingredienti e successivamente strofinare il composto tra le mani per ottenere un effetto sabbia. Se il composto dovesse risultare troppo secco, aggiungere dell’acqua.
    Posizionare su una placca da forno rivestita con carta forno e infornare a 180 gradi per 10-15 minuti o comunque fino a doratura.

    Nel frattempo sciogliere l’amido in poco di latte freddo.
    Mescolare in una ciotola malto, cacao e crema di nocciole.
    Sciogliere l’agar agar nel latte freddo, riporlo in un pentolino e portarlo a bollore. Aggiungere il sale.
    Aggiungere quindi il composto di malto, cacao e crema, mescolando. Sobbollire per circa 10 minuti, poi versare il latte con l’amido e continuare a mescolare finché il liquido si addensa.
    (Se si desidera, si può mettere il crumble nel fondo delle ciotole, sotto al budino, oppure in superficie. In questo ultimo caso, meglio evitare il liquido di copertura).
    Versare nelle ciotoline, si solidificherà raffreddandosi.
    Diluire lo sciroppo d’acero con l’acqua e versare su ogni ciotolina ormai raffreddata.
    Conservare in frigorifero fino a quando il budino verrà servito.

  • Straccetti di Finocchi saltati con Cipolla al Pesto di Menta e Limone

    Il finocchio è una verdura primaverile molto adatta ad essere consumata in questo periodo, dato che va a nutrire e fortificare il fegato che proprio ora è impegnato nelle sue operazioni di pulizia e depurazione dagli accumuli dei cibi invernali “pesanti”, che possono creare delle contrazioni interne al nostro organismo.

    Oltre a questo, il finocchio, ha potere antinfiammatorio e favorisce il processo digestivo in generale.

    Devo ammettere che questa verdura mi mette sempre un po’ in crisi perché, a parte crudo nelle insalate più estive, non so mai come cucinarlo.

    Quindi ho acquistato un paio di finocchi belli sodi e ho dato libero sfogo alla fantasia seguendo il mio istinto macrobiotico.

    Da qui nasce la mia ricetta degli straccetti di finocchio, in cui tutti i sapori sono ben bilanciati e troviamo anche gli ingredienti giusti per favorire una buona funzionalità del nostro fegato. Perché, sapete che la maggior parte dei piccoli grandi fastidi che spesso abbiamo, derivano da un malfunzionamento del fegato? Disturbi allo stomaco, male alla testa, pancia sempre gonfia e molto altro.

    Aiutiamoci allora con tante buone ricette per rinforzare questo importante organo!

    STRACCETTI DI FINOCCHI E CIPOLLE SALTATI CONDITI CON PESTO DI MENTA E LIMONE
    (Ricetta per 3 persone)

    2 finocchi grandi
    1 cipolla grande
    2 manciate di foglioline di menta
    Scorza di un limone
    Olio evo qb
    Sale marino integrale qb

    Tagliare i finocchi e le cipolle a mezzaluna molto finemente (con l’ausilio di una mandolina è ideale), riscaldare un po’ di olio in una padella, inserire la cipolla, fare rosolare con qualche granello di sale e sfumare con un po’ di acqua. Aggiungere i finocchi e lasciare rosolare finché non diventano traslucidi e aggiungere un pizzico di sale, da questo momento rosolare ancora per un minuto e spegnere il fuoco.
    Mentre i finocchi si intiepidiscono, inserire le foglie di menta in un mortaio e iniziare a girare il pestello, aggiungere qualche granello di sale e successivamente la scorza di limone continuando a girare il pestello. Quando il pesto è pronto, versarlo sui finocchi, mischiare e servire tiepidi.

  • Fantastici legumi: indicazioni, consigli e ricette per avere il loro meglio!

    I legumi spesso ci mettono in difficoltà perché non si sa mai come cucinarli, in quali quantità inserirli nella dieta e, dulcis in fundo, i lunghi tempi di preparazione fanno spesso da deterrente.

    Ma non scoraggiamoci perché i legumi sono alimenti davvero virtuosi (ottima fonte di proteine, sali minerali, fibre e altre sostanze dai benefici effetti) e con poco fanno davvero molto.
    Quindi basta un pizzico di organizzazione e…la salute è servita!

    Secondo la medicina tradizionale cinese i legumi appartengono all’elemento “Acqua” e svolgono un effetto curativo e benefico su reni e vescica.
    Il benessere dei reni in particolare, è considerato essenziale per la nostra salute, quindi il consumo di una giusta quantità e qualità di legumi pone le basi per un ottimo equilibrio.

    QUALI LEGUMI SCEGLIERE
    Alcune varietà di legumi sono più curative e digeribili e altre: parliamo di lenticchie, ceci, fagioli azuki, soia nera e fagioli neri in generale.
    Questi legumi sono adatti ad un consumo quotidiano.
    Altri legumi come fagioli cannellini, borlotti, fagioli rossi, piselli, fave, soia verde e via dicendo, sono indicati per usi più saltuari.
    Per quanto riguarda la soia gialla è bene precisare che essendo pesante e difficile da digerire è opportuno non consumarla come un qualsiasi altro legume ma tramite uno dei prodotti in cui, da secoli, viene trasformata e resa più digeribile e salutare: il tempeh, miso, tofu e latte di soia.

    EVITARE I GONFIORI ALLA PANCIA
    Un tipico fattore che trattiene molte persone dal consumare legumi, consiste nella fastidiosa “aria nella pancia”, che in effetti è un pericolo cui si può andare incontro, ma mettendo in atto alcuni accorgimenti, certi fastidi si possono tranquillamente evitare.

    In realtà rischia maggiormente di incappare in questi disturbi chi non ha l’abitudine al consumo di legumi, quindi il primo consiglio consiste nell’INTRODUZIONE GRADUALE, iniziando magari con qualche crema di legumi.
    Procedere successivamente mangiando legumi integri ogni giorno, in piccole quantità e molto ben cotti.

    Il più importante consiglio per una buona digestione e per evitare fastidi è di MASTICARE molto bene; l’aggiunta in cottura di PIANTE AROMATICHE come salvia, alloro, rosmarino, maggiorana e semi di cumino o finocchio, aiuta a prevenire la formazione di aria intestinale.

    Ricordarsi sempre di mettere i legumi in AMMOLLO prima della cottura e di cuocerli con un pezzetto di ALGA kombu.

    QUANTITÀ
    È importante che i legumi facciano parte del nostro regime alimentare affinché sia sano ed equilibrato, ma come in ogni cosa non bisogna esagerare: un paio di cucchiai sono sufficienti a garantirci gusto e salute.

    TEMPI DI COTTURA
    La preparazione dei legumi prevede sempre la fase di ammollo, affinché risultino meglio digeribili. Il consiglio è di ammollarli la sera precedente di modo che si possano cucinare al rientro a casa, mentre sistemiamo o ci facciamo la doccia. Oppure se ci servono per il giorno dopo ancora, si possono cucinare durante il tempo della cena. Con l’uso della pentola a pressione i tempi si riducono molto.
    È più facile farlo che dirlo, basta organizzare i tempi e la cucina e con un pizzico di attenzione si guadagna in salute!

    COME CUCINARLI
    Zuppe e minestroni sono tra le modalità più classiche per cucinare i legumi, oppure, dopo la necessaria lessatura, si possono far saltare in padella con un filo di olio, cipolla e altre verdure, insaporendo poi il tutto con qualche condimento speciale come gomasio o shoyu.

    Un modo gustoso e sfizioso per consumare i legumi, consiste nell’utilizzarli nella preparazione di polpette, burger o sformati. A seguire alcune ricette.

    HUMMUS DI CECI
    200 gr di ceci precedentemente cotti
    2 cucchiai di tahin
    1 presa di sale
    Acqua qb
    1 spicchio di aglio (fac)
    Succo di limone o acidulato di umeboshi qb (fac)

    Frullare insieme gli ingredienti e aggiungere acqua fino ad ottenere una consistenza cremosa e soda.

    BURGER DI LENTICCHIE
    250 g di lenticchie lessate
    1 cucchiaio di tahin
    2 cucchiai di pane grattugiato
    1 scalogno precedentemente stufato
    1 cucchiaio di olio evo

    Frullare il tutto e poi formare il burger.
    Cuocere in antiaderente cinque minuti per lato.

    ZUPPA DI AZUKI
    200 gr di fagioli azuki già ammollati
    2 porri
    1 carota
    1 rametto di rosmarino
    Olio evo e sale qb

    Tagliare i porri a rondelle e poi in pezzi più piccoli, pulire la carota e tagliarla in piccoli cubetti, a parte scaldare 1 litro di acqua o brodo.

    In una pentola soffriggere prima la cipolla e poi la carota con una presa di sale e sfumate con un goccio di acqua. Aggiungere i fagioli ammollati, rosolare un pochino e successivamente aggiungere il brodo o l’acqua bollenti. Inserire il rametto di rosmarino e cuocere a fuoco lento fino a cottura e fare consumare il liquido a piacere. Se necessario aggiungere brodo durante la cottura. Salare verso la fine. Il rametto di rosmarino può essere rimosso a fine cottura.

    PESTO DI BASILICO E CANNELLINI
    100 gr fagioli cannellini già lessati
    1 cucchiaio di tahin
    5/6 manciate di foglie di basilico
    1 cucchiaino di curry (fac)
    Succo di limone, qualche goccia
    Olio evo qb

    Riporre gli ingredienti nel mixer e frullare. Aggiungere olio fino ad ottenere la cremosità desiderata. Al momento di condire la pasta, il riso e via dicendo, conservare due dita di acqua di cottura per diluire il pesto.

    FGIOLI NERI (O SOIA NERA) STUFATI CON FUNGHI
    150 gr fagioli neri più un pezzetto di alga
    60/70 gr funghi a scelta puliti
    2 carote
    2 cipolle
    1 gambo di sedano
    Qualche foglia di prezzemolo tritato
    1 cucchiaio scarso di salsa di soia
    Olio e qb

    Mettere in ammollo i fagioli e cuocerli con l’alga per il tempo necessario.

    Ridurre a cubetti le verdure, soffriggere in due cucchiai di olio la cipolla con una presa di sale, sfumarla con un goccio di acqua e aggiungere le altre verdure rosolandole per qualche minuto. Dopo avere tagliato i funghi in pezzi medi (se sono funghi piccoli tipo chiodini si possono lasciare interi), inserirli, rosolare e portare a cottura. Dopo poco aggiungere i fagioli già cotti e mescolare spesso fino a cottura ultimata. Se si asciuga troppo aggiungere acqua o brodo già caldi. A fine cottura aggiungere la salsa di soia e il prezzemolo tritato.

  • Menù per le Feste, in salute!

    Il clima è già vestito a festa, c’è fermento: chi pensa ai regali, chi ai viaggi, chi all’abito più adatto e chi alla tavola e ai menù.

    Ma la fine dell’anno è anche occasione per fare compendi, bilanci e riflessioni. Io appartengo più a questa categoria e difatti tutto questo sprint chiassoso mi disturba un po’.

    In particolare, delle tavole addobbate a festa (ma anche dei pacchi sotto l’albero), non mi piace la sovrabbondanza che porta con sè lo spreco, non mi piace l’alzarsi dalla sedia con lo stomaco gonfio e teso e sentirsi “pesante” in generale.

    Anche quest’anno però, tocca fare contenti un po’ tutti. Per le feste ho quindi pensato ad un menù speciale, stuzzicante ma sano, leggero e meno ingombrante delle solite abbuffate. E soprattutto con un occhio di riguardo e alle giuste quantità.

    Per chi fosse interessato ad un menù senza glutine, clicchi qui.

    MENÙ DELLE FESTE (ingredienti per 4/5 persone)
    APERITIVO BANCHA E ZENZERO

    1 tazza di tè bancha (volendo si può sostituire con il tè kukicha per una versione senza stimolanti)
    2 tazze succo di mela
    3 cucchiai di succo di zenzero
    Prosecco a piacere (fac)

    Unire gli ingredienti e servire fresco.

    CROSTINI CON CREMA DI TOFU ALLE OLIVE

    Crostini di pane precedentemente tostati
    1 panetto di tofu al naturale
    2 cucchiai di olio evo
    Acidulato di umeboshi q.b.
    Acqua se necessaria
    Una manciata di olive
    Origano fresco

    Sbollentare il tofu in un po’ d’acqua per circa 10 minuti e lasciare raffreddare.
    Frullare tutti gli ingredienti. Spalmare la crema sui crostini.
    ZUPPA DI CAROTE E ARANCIA ALLO ZENZERO

    600 gr carote mondate e tagliate a pezzi grossolanamente
    1 cipolla grande tagliata a mezzaluna
    1,5 litri di brodo caldo
    Succo di 1/2 arancia
    Pezzetto di zenzero tagliato in 2/3 rondelle
    Olio evo
    Sale

    Riscaldare un paio di cucchiai di olio in una pentola dai bordi alti. Inserire la cipolla e successivamente qualche granello di sale, stufare la cipolla con un goccio di acqua, lasciare evaporare. Inserire i pezzetti di zenzero e fare rosolare. Aggiungere poi le carote tagliate e lasciare insaporire per qualche minuto continuando a mescolare. A questo punto aggiungere il brodo e lasciare cuocere per almeno 30 minuti. A cottura ultimata, estrarre i pezzi di zenzero e togliere il brodo in eccesso tenendolo da parte. Frullare e se necessario inserire poco alla volta il brodo tenuto da parte, fino a raggiungere la consistenza desiderata. Inserire alla fine il succo d’arancia.
    LASAGNA CON RAGÙ DELL’ORTO E BESCIAMELLA DI CECI

    Ingredienti per teglia 30×18 cm
    Fogli di pasta secca per lasagna in quantità desiderata ( io ho fatto
    Per il ragù:
    700gr di passata di pomodoro
    Mezzo cavolfiore medio-piccolo
    240 gr lenticchie lessate
    Mezza cipolla
    Due chiodi di garofano
    Due foglie di alloro
    Due bei pizzichi di sale
    Acqua qb
    2 cucchiai scarsi di olio evo

    Soffriggere la cipolla nell’olio. Quando l’olio si è asciugato sfumare con un goccio di acqua e lasciare evaporare. Aggiungere il cavolfiore ridotto in piccoli pezzi e le lenticchie. Mescolare per un minuto circa, poi inserire la salsa. Quando prende il bollore aggiungere i chiodi di garofano, l’alloro e il sale. Allungare con un po’ di acqua. Cuocere a fuoco basso finché il sugo si asciuga e diventa più corposo e meno liquido (almeno 30 minuti).

    Per la besciamella:
    250 gr di ceci precedentemente cotti
    2 cucchiai di salsa tahin (fatta con i semi di sesamo)
    Acqua qb

    Frullare ceci e tahin con acqua (se si usa una tahin bianca -poco salata- sarebbe utile riscaldare l’acqua sciogliendo dentro un po’ di sale). Aggiungere acqua poco alla volta finché il composto raggiunge la consistenza giusta: abbastanza compatto ma non liquido.

    Stendere uno strato di besciamella, poi i fogli di pasta (io li ho lasciati secchi, senza sbollentarli prima), strato di ragù e via di nuovo con la besciamella.
    Io ho fatto tre strati di pasta finendo con l’ultimo di ragù.
    Infornare a 180 gradi per 45 minuti circa (o comunque seguire le istruzioni sulla confezione della pasta).
    CESTINI DI POLENTA CON RIPIENO DI FUNGHI

    250 gr farina bramata di mais o fioretto
    Acqua o brodo qb (per i rapporti farina acqua seguire le indicazioni dietro la confezione)
    100 gr di funghi chiodini (o a seconda delle preferenze)
    1 cipolla grande
    1/2 spicchio di aglio
    1 costa di sedano
    Sale qb
    Olio evo qb
    Prezzemolo tritato
    Pirottini da muffin (usa e getta se si vogliono servire i cestini senza contenitore)

    Cuocere la polenta nell’acqua (o nel brodo per una versione più saporita) seguendo le istruzioni sul retro della confezione.
    Terminata la cottura, distribuirla nei pirottini precedentemente unti con olio riempiendolo con cura. Tenere da parte e lasciare freddare. Nel frattempo tritare finemente sedano, aglio e cipolla e farli soffriggere con poco olio. Aggiungere qualche granello di sale e stufare a fuoco basso con un goccio di acqua fino a farla evaporare. Aggiungere i funghi (se sono funghi grandi come i porcini è necessario tagliarli a pezzetti) e cuocere a fuoco basso così da formare una crema densa.
    Intanto riprendere la polenta nei pirottini ormai freddata e scavare con un cucchiaino in modo da dare forma ai cestini.
    A cottura ultimata dei funghi, spegnere e aggiungere un po’ di prezzemolo tritato. Riempire i cestini con i funghi e in caso si usino i pirottini usa e getta, estrarli e servire caldo.
    INSALATA DI ARANCE, FINOCCHI E CIPOLLA PRESSATA

    3 finocchi
    2 arance grandi
    1 cipolla
    1 manciata di olive in salamoia
    Acidulato di umeboshi
    Sale
    Olio evo

    Come prima cosa tagliare finemente la cipolla, riporla in una ciotola insieme ad un cucchiaio di acidulato, massaggiare la cipolla di modo da far penestrare l’acidulato e mischiare. Appoggiare un’altra ciotola sopra alla precedente con dentro un peso di almeno 1 kg (una bottiglia piena di acqua dovrebbe bastare) in modo da tenere la cipolla in pressione. Lasciare in pressione per due ore almeno.
    Nel frattempo tagliare finemente i finocchi, gli spicchi di arancia e le olive in piccoli pezzi. Riunire il tutto in una terrina, insieme alla cipolla strizzata, un pizzico di sale e un goccio di olio. Conservare in frigorifero e consumare fresco.
    CIAMBELLA NATALIZIA AL CACAO CON NOCCIOLE

    300 gr farina 0
    50 gr cacao amaro
    70 gr farina di riso o mais fioretto
    Pizzico sale
    Pizzico vaniglia
    1 bustina lievito
    200 gr malto di riso
    100 gr olio mais
    250 gr latte riso
    3/4 cucchiai di sciroppo d’acero
    8/10 nocciole

    Miscelare gli ingredienti e distribuire il composto in uno stampo a ciambella. Infornare a 180 gradi per 40 minuti.
    Una volta freddato tagliare a metà e farcire con marmellata, e ricoprire con cioccolato fuso e nocciole.

  • Menù Gluten Free

    La cucina senza glutine è necessaria a chi è intollerante e allergico; per chi invece non ha nessun tipo di diagnosi in tal senso, togliere il glutine non ha alcuna utilità.

    Come per ogni cosa, non bisogna abusarne ma soprattutto è più conveniente utilizzare i grani antichi (grani duri come Senatore Cappelli, Khorasan-Saragolla, Russello, Timilia; o grani teneri come il Maiorca, Verna, Gentil Rosso; o il Farro monococco…) che, non avendo subito trasformazioni genetiche ad opera dell’azione umana, hanno un giusto contenuto di glutine che non danneggia, a lungo andare, la salute.

    Quindi non eliminiamo con una dieta fai da te il glutine dalle nostre tavole (questo è sempre un atteggiamento pericoloso) ma cerchiamo di usare i grani che contengono glutine in giuste dosi e  di una qualità meno dannosa, in alternanza ai cereali che ne sono privi.

    Tra cereali e pseudo cereali che non contengono glutine troviamo: RISO, QUINOA, MAIS, GRANO SARACENO, MIGLIO, AMARANTO E SORGO.

    Ecco dunque che vi propongo un menù totalmente gluten free, dall’antipasto al dessert, perché è possibile radunarsi attorno ad una tavola ricca e sana e senza glutine.

    MENÙ SENZA GLUTINE (ingredienti per 2/3 persone)

    ZUPPA DI FAGIOLI AZUKI ALL’ORIGANO FRESCO

    200 gr di azuki ammollati
    1 carota tagliata dadini
    1 pezzetto di alga kombu
    1 cipolla grande tritata
    Origano fresco
    Olio evo e sale qb

    Scolare gli azuki e cuocerli insieme all’alga in abbondante acqua.
    Scolarli, eliminare l’alga e tenere da parte circa 1 l d’acqua di cottura.
    Scaldare in una pentola qualche cucchiaio di olio, inserirvi la cipolla e qualche granello di sale, sfumare con acqua e lasciare evaporare.
    Inserire l’origano e la carota, successivamente i fagioli e poco alla volta la loro acqua di cottura, fino a raggiungere densità e cottura desiderati. Regolare di sale e servire.

    RISO INTEGRALE AL PESTO DI MENTA E ZENZERO

    2 tazzine da caffè di riso integrale a chicco lungo
    1 cipolla grande
    1 bel mazzetto di menta
    Succo di zenzero
    Olio evo
    Sale

    Dopo avere cotto il riso secondo le indicazioni del produttore, tritare la cipolla in piccoli pezzi, ridurre le foglie di menta in crema tipo pesto, scaldare un paio di cucchiai di olio in padella e unirvi la cipolla. Versare qualche granello di sale e dopo poco un goccio di acqua. Lasciare evaporare e inserire quindi il riso, rosolando per qualche minuto. Unire quindi la menta, spegnere la fiamma e versare un cucchiaio di succo di zenzero.

    POLENTA TARAGNA CON PORRO STUFATO

    250 gr farina per polenta taragna
    Acqua o brodo
    2 porri
    Olio evo
    Sale

    Cuocere la farina di mais e grano saraceno in acqua o brodo salato. Versare la polenta così ottenuta in uno stampo da plumcake e lasciare freddare.
    Nel frattempo tagliare il porro a rondelle sottili, riscaldare due o tre cucchiai di olio in una padella e versarvi il porro. Aggiungere qualche granello di sale e stufare per 5-10 minuti aggiungendo di volta in volta un goccio di acqua, fino a farla evaporare. Il porro diventerà molto cremoso.
    Una volta freddata la polenta nello stampo, formare alcune mattonelle sopra le quali andrà servita la crema di porro stufato.

    CONTORNO DI VERDURE DOLCI

    1 tazza di carota tagliata a dadi
    1 tazza di zucca tagliata a dadi
    1 tazza di cipolla a mezzaluna
    1 tazza di cavolo cappuccio tagliato a striscioline
    Olio evo
    Sale

    Fare rosolare la cipolla con un filo di olio, aggiungere qualche granello di sale e successivamente sfumare con un goccio d’acqua fino a farla evaporare. Aggiungere le carote, il cavolo e la zucca. Aggiungere un dito di acqua e cuocere a fuoco lento per almeno 40 minuti.

    DESSERT DI MIGLIO ALLO ZENZERO CON COPERTURA DI FRUTTA

    1 tazzina da caffè di miglio
    3 tazzine di latte di riso
    1 tazzina di acqua
    Succo di mela qb
    Scorzette di limone e qualche goccia di succo
    1 piccolo pizzico di sale
    1 mela o pera
    Farina di carrube qb

    In una pentola unire miglio, latte, acqua e scorzette di limone. Portare a bollore e cuocere finché il liquidò sarà totalmente assorbito. Una volta cotto eliminare le scorrette, aggiungere il succo di limone e riempire dei coppa pasta fino a raggiungere uno spessore di 2 cm. Lasciare freddare a temperatura ambiente.
    Mentre il miglio raffredda, tagliare la frutta a dadini. In un pentolino unire la pera e qualche granello di sale, cuocere per qualche minuto e aggiungere poco succo di mela solo se il composto si asciuga troppo. Lasciare intiepidire, poi ricoprire con uno strato di frutta il tortino di miglio, spolverare con un pizzico di polvere di carrube ed estrarre dal coppapasta.

  • Carote pressate, la magia della Fermentazione

    Nel parlarvi della ricetta di oggi vi mostro orgogliosa un attrezzo che mi piace tanto e che uso molto: il pressa verdure. Che non è però necessario, ma molto più pratico e in frigo riduce notevolmente l’ingombro. Ma procediamo con ordine e partiamo dall’inizio.

    Oggi ho fatto le carote pressate con il sale. La pressatura veniva usata in passato per conservare certi alimenti, quando ancora non esistevano i frigoriferi.

    La procedura è semplice e veloce; poi bisogna dare modo alla natura di seguire il suo corso: ed ecco che, un alimento -una verdura con le sue caratteristiche e cose buone- si trasforma in un altro, ancora più ricco e buono per noi.

    Infatti, utilizzando il metodo della pressatura, già dopo 12 ore si attiva una leggera fermentazione che presenta numerosi vantaggi tra cui:

    produzione di varie vitamine, fermenti lattici e acido lattico, che rinforzano stomaco e intestino, attivando la digestione e riattivando la flora batterica intestinale e vaginale; forniscono sali minerali e vitamine, rinforzano il sistema immunitario, inibiscono lo sviluppo di batteri intestinali patogeni.

    Le verdure pressate in particolare aiutano a metabolizzare i grassi.

    Consiglio spesso l’utilizzo di insalatini, salamoie varie e verdure pressate, soprattutto in caso di debolezze intestinali o periodi di necessario recupero, durante e dopo i virus che colpiscono l’intestino. Li uso spesso anche in famiglia (a fine pasto non mancano praticamente mai), e posso assicurare che godiamo di una salute davvero ottima!

    Ecco la procedura:

    Sbucciare le carote e tagliarle molto molto finemente (meglio usare la mandolina) a rondelle o striscioline e mettere in un recipiente. Mescolare con il sale (1 cucchiaino da caffè per kg di verdura). Mettete le carote in una ciotola e metteteci sopra un’altra ciotola con un peso di almeno 1 kg (una bottiglia piena di acqua dovrebbe bastare). Oppure usate il pressa verdure. Dopo un po’ le verdure inizieranno a rilasciare la loro acqua.

    La pressione può variare da un minimo di 30 minuti, ad un massimo di 24 ore.

    Le verdure sotto pressione si conservano in frigorifero nella loro acqua ( mi raccomando non scolatele finché sono conservate in frigo!) per 2/3 giorni.

    Prima di servire, strizzare con le mani le verdure facendo uscire la loro acqua e poi condire a piacere.

  • Gazpacho Carote e Anguria

    Per questa ricetta non serve accendere i fornelli e nemmeno impiegare troppo tempo!

    Ottimo come piatto unico e anche come aperitivo o contorno, ma soprattutto fresco, molto fresco!

    In casa mia è piaciuto a grandi e piccini!

    GAZPACHO CAROTE E ANGURIA

    1 fetta di pane integrale del giorno prima senza crosta (non molto grossa)
    1 fetta di anguria
    1 carota
    1 pezzo di radice di zenzero
    1 cucchiaio di olio evo
    1 pizzico di sale

    Affettare il pane a cubetti, togliere la buccia dall’anguria e tagliarla in piccoli pezzi, pulire la carota e tagliarla in pezzi non troppo grandi.

    Spellare la radice di zenzero e grattugiarla. Strizzare i pezzi grattugiati fino ad ottenere il succo.

    Unire il tutto in un recipiente alto e frullare, aggiungendo sale e olio.

    Può essere servita anche a temperatura ambiente, ma consiglio anche un breve passaggio in frigorifero, date le calde temperature.

  • Lenticchie in insalata

    È ufficialmente caldo, quindi non so voi, ma io mangio (e cucino) solo cose fresche!

    Eccomi allora a proporvi una insalata di lenticchie, fresca e con gli ingredienti giusti, che aiutano a sciogliere qualche accumulo.

    Difatti il rapanello e la senape aggiungono una nota piccante (non forte ma dolce) che contribuisce a velocizzare il metabolismo e a sciogliere i grassi.

    Stessa cosa si può dire per il sapore acido (in questo caso dell’acidulato e dell’aceto), il quale stimola il lavoro del fegato e scioglie i grassi.

    Bisogna sempre fare attenzione a non esagerare, le dosi sono minime, sia di acido che di piccante, altrimenti il fegato invece di giovarne, viene appesantito. “Equilibrio” è una pratica fondamentale!

    LENTICCHIE IN INSALATA

    200 gr lenticchie precedentemente lessate
    2 rapanelli
    1 carota grattugiata a fiammifero
    Prezzemolo tritato
    2 cucchiaini di olio evo
    1 cucchiaino di acidulato di umeboshi
    1 cucchiaio di aceto di mele
    1 cucchiaino di senape delicata in crema

    Tagliare finemente i rapanelli, condirli con un cucchiaino di acidulato di umeboshi e lasciare riposare almeno mezz’ora.
    Unire lenticchie lessate, carote, prezzemolo, rapanelli strizzati, olio, aceto e senape.

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