Ai miei corsi, ma anche altrove, capita spesso di incontrare persone che davanti ai legumi vanno in crisi: non si sa mai come cucinarli affinché possano risultare più appetitosi, anche ai palati meno avvezzi.
Per non parlare poi dell’effetto mongolfiera!
Eccomi qui oggi a proporvi delle crocchette di ceci molto buone e sfiziose, digeribili e cucinate secondo i crismi necessari per evitare l’effetto “gonfiore alla pancia”!
Innanzitutto ricordo che per le persone poco o per niente abituate a mangiare i legumi, all’inizio è sempre meglio optare per l’introduzione graduale degli stessi, iniziando magari con qualche crema di legumi.
Successivamente si procede mangiando legumi integri ogni giorno, in piccole quantità e molto ben cotti.
Altro suggerimento è di ammollare il legume in acqua e di cuocerlo poi con un pezzetto di alga kombu, che aggiunge importanti sali minerali ai nostri legumi ed evita il formasi di aria nell’intestino.
In ultimo, il consiglio più importante per una buona digestione (non solo dei legumi): masticare!
Una buona masticazione permette una predigestione del cibo, che una volta arrivato nell’intestino, viene digerito in maniera più semplice, immediata ed efficace; con conseguente eliminazione di molti fastidi digestivi e della maggior parte dei problemi d’aria!
CROCCHETTE DI CECI
100 gr ceci secchi
1 pezzetto alga kombu
1 cucchiaio di tahin
1 carota grande
1/4 di cavolfiore
Rosamarino in polvere
Sale marino integrale qb
Acqua qb
Mettere i ceci in ammollo in abbondante acqua per tutta la notte.
Gettare l’acqua di ammollo e quindi lessarli per il tempo necessario insieme all’alga precedentemente ammollata in acqua per qualche minuto.
Tagliare carote e cavolfiore in piccoli pezzi e cuocerli al vapore.
Frullare i ceci lessati insieme ad un cucchiaio di tahin e poca acqua di cottura se necessario.
Una volta intiepidite le verdure, unirle ai ceci frullati e aggiungere del rosmarino in polvere.
Se necessario anche un pizzico di sale.
Mescolare bene, dare la forma e infornare a 200 gradi per 15/20 minuti, rigirare a metà cottura.