Lo zucchero, si sa, è una tra le “droghe” più usate e abusate degli ultimi decenni.
La sua storia nel continente europeo inizia già con i greci ed i romani, che, dato il costo esorbitante, lo importavano in piccole quantità dall’oriente e veniva stoccato nelle botteghe degli speziali tra i medicamenti vari.
Con la scoperta dell’America poi, la canna da zucchero viene importata anche in Europa e si inizia a farne uso nelle cucine delle ricche famiglie che potevano permettersi di affrontare quella spesa.
È solo nel settecento però che il “sale dolce” comincia ad essere un prodotto consumato in maniera più diffusa, utilizzato anche per dolcificare alcune bevande alla “moda” come caffé e cioccolata.
Facile capire che la maggior parte delle famiglie non potevano permettersi di avere lo zucchero nella loro dispensa, eppure l’ancestrale necessità del sapore dolce veniva comunque soddisfatta, in maniera più naturale e sana. Tra poco vedremo come.
Ma è proprio lì che bisogna tornare, a quel tipo di dolce, che non procurava tanti danni come quelli che ci sta portando il consumo di zucchero, che da quel lontano ‘700 in poi si è sempre più diffuso, fino a diventare uno degli immancabili ingredienti nella grande industria alimentare (è davvero ovunque) e, per i guai combinati alla nostra salute, una delle principali fonti di guadagno del grande impero sanitario-farmaceutico.
Allora ripartiamo da qui: come vivere senza zucchero? Come aiutare il corpo a disintossicarsi (perché proprio di questo si tratta) da questa velenosa sostanza? Si tratta, in pratica, di rieducare il nostro palato.
Innanzitutto smettendo di consumare zucchero (di canna o integrale che esso sia, non cambia rispetto a quello raffinato bianco), alimenti in generale troppo dolci e limitare al massimo farine bianche e cibi raffinati.
Per quanto riguarda i CEREALI meglio prediligere quelli INTEGRALI, consumare in abbondanza VERDURE DOLCI (carota, zucca, cipolla, cavoli…) e ovviamente legumi. Il tutto da MASTICARE molto bene, in quanto più il cibo viene masticato, più aumenta il sapore dolce in bocca. Questo è un piccolo e molto utile, nonché sano, trucchetto!
Per soddisfare la voglia di dolce senza andare a cercare a fine pasto lo sfizio, è utile mangiare della FRUTTA COTTA come MELA o PERA magari con qualche granella di mandorla o nocciola che rallentano l’assorbimento dello zucchero attraverso l’intesino, diminuendo il picco glicemico e il conseguente down che ci porta a cercare ancora il dolce.
Utilizzare ALBICOCCHE e PRUGNE SECCHE come spuntini ma anche per dolcificare torte e dessert in generale.
I MALTI possono aiutarci a dolcificare, ma attenzione a non esagerare.
SUCCO DI MELA (da bere anche caldo per rilassarci e togliere la voglia di dolce) e SUCCO DI CAROTE da bere o da usare per addolcire i nostri dessert.
Secondo la mia esperienza, il periodo drammatico per disintossicarsi e superare le crisi di astinenza, si aggira in media intorno a 7/10 giorni, passati i quali si smette di avere il pensiero fisso e di agire in maniera compulsiva (quei momenti in cui ti trovi con il dolcetto che sta andando giù nello stomaco e non ricordi come sia successo!!!).
I vantaggi che comporta l’eliminazione dello zucchero sono innumerevoli e possono davvero cambiare il percorso di salute di una persona, dai malanni più lievi a quelli più importanti.
A breve cercherò di scrivere un articolo più approfondito in materia di glicemia e salute. Per ora cerchiamo di disintossicarci!