• Cucina veloce e salutare: Dahl di lenticchie.

    A grande richiesta un’altra ricetta semplice, che non faccia perdere troppo tempo ai fornelli ma che sia gustosa e salutare.
    Anche se è bene ricordare che l’attenzione in cucina non è mai perdita di tempo!

    Vi propongo il “dahl di lenticchie”: una antica ricetta indiana che consiste in una purea di lenticchie con aggiunta di aromi speziati.
    In india viene utilizzata anche nel versione “zuppa”, mentre oggi ve la presento come secondo, da abbinare ad un piatto di riso integrale semplice, magari saltato con qualche verdura tagliata in piccoli pezzi.

    In inverno la faccio senza spezie, dato che queste raffreddano parecchio l’organismo e nella stagione invernale c’è bisogno invece di calore. Ma in estate è perfetta anche con aggiunta di curry, zenzero o altre spezie a piacere.

    Questa ricetta è particolarmente adatta anche ai bimbi più piccoli e a chi ha problemi di digestione lenta, perché vengono usate le lenticchie rosse decorticate, digeribilissime, tanto da essere previste nei piani di svezzamento proposti dai pediatri.

    DAHL DI LENTICCHIE (per 4/5 persone)

    1 tazza di lenticchie rosse decorticate
    3 tazze di acqua (o brodo di verdure)
    1 cipolla tagliata in piccoli pezzi
    Olio evo
    Sale
    1 foglia di alloro
    Spezie a piacere (fac)

    Portare a bollore l’acqua, nel frattempo avrete scaldato un cucchiaio di olio evo in una padella e versata la cipolla. Dopo poco aggiungere un pizzico di sale e stufare con un goccio di acquapendente fino ad evaporazione.
    Aggiungere le lenticchie e l’allora. Mescolare e aggiungere l’acqua bollente e abbassare il fuoco il più possibile. Seguire le istruzioni di cottura riportate sulla confezione, di solito il tempo non supera i 15 minuti. Salare (e aggiungere spezie se si desidera) verso la fine della cottura. A questo punto le lenticchie si saranno praticamente sciolte: si può lasciare questa consistenza o decidere di frullare il tutto per una maggiore cremosità.
    Questa purea ha la particolarità di addensarsi raffreddandosi: volendo procedere con un impiattamento più originale (come quello della foto), si può inserire la purea in un coppapasta o forma grande per biscotti e lasciare ad intiepidire prima di togliere la forma e servire. L’effetto “wow!” è assicurato!!!

  • Cucina Veloce e Salutare: la Farinata in padella

    La chiamano farinata, cecina, torta; i più fantasiosi hanno inventato nomi come “fari-frittata” o “frittata senza uova”!! Ne ho trovato traccia anche nella tradizione culinaria indiana.

    Insomma, qualsiasi nome abbia, questo rimane un piatto davvero ottimo e gustoso, pronto a soddisfare palati di ogni genere, dai grandi ai più piccoli commensali seduti alla nostra tavola.

    Si tratta di una sorta di focaccina fatta con una miscela di farina di ceci, acqua, olio e sale ed è una portata ottima dal punto di vista nutrizionale, fonte di carboidrati, proteine, fibre e grassi amici della salute. In aggiunta è un alimento naturalmente privo di glutine.
    Per farne una versione che sia anche salutare, basta prestare attenzione a inserire le giuste quantità di olio e sale.

    Ma la caratteristica principale della “mia” farinata è la facilità e velocità di preparazione, che la rende un piatto immancabile nella cucina quotidiana più spiccia: infatti io la faccio in padella, proprio come fosse una frittata, cuocendola qualche minuto per lato, ed il gioco è fatto e concluso.

    Unica accortezza da verificare è che la padella sia realmente antiaderente, fattore indispensabile per una buona riuscita.

    Vediamo la ricetta nel particolare.

    FARINATA IN PADELLA (dosi per padella diametro 25 cm.)

    100 gr acqua
    50 gr farina di ceci
    1 cucchiaio di olio evo
    1 pz di sale

    Mescolare acqua e farina, sciogliere i grumi e fare riposare almeno 2-3 ore (anche tutta una notte o tutto il giorno va benissimo, anzi, meglio).

    Dopo il riposo aggiungere olio, sale e mescolare.

    Sporcare il fondo della padella con un filo di olio e cospargere su tutta la superficie.

    Accendere il fuoco e dopo poco aggiungere la pastella. Abbassare il fuoco al minimo (attenzione perché ogni fornello ha il suo livello, bisognerà fare delle prove) e coprire con coperchio e fare cuocere per 7-8 minuti, poi, con l’ausilio del coperchio girare la farinata e cuocere per gli stessi minuti.
    Al momento di girarla la farinata dovrà essere già asciutta sulla superficie, altrimenti è necessario qualche minuto in più.

    Fare freddare qualche minuto e poi servire.

    Questa è la versione base, si possono aggiungere verdure a piacimento dentro la pastella, prima di versarla in padella. In caso i tempi di cottura potrebbero allungarsi un po’.

    Da provare con il porro stufato!!!

  • Perché integrare la Vitamina B12 nella dieta vegetale: una vongola nella zuppa può essere una scelta?

    Della vitamina B12 si sente spesso parlare, dal momento che una sua carenza è l’unico pericolo cui possono andare incontro le persone che seguono una dieta vegana, sia pur essa sana ed equilibrata.

    Il nostro organismo non è in grado di sintetizzare questa vitamina che deve quindi essere necessariamente introdotta con la dieta. Ne serve davvero un piccolo quantitativo (circa 2-3 mcg al giorno) che però non può mancare, pena gravi danni alla nostra salute sul lungo periodo.

    La vitamina B12 è presente in tutti i prodotti di derivazione animale: uova, latte e latticini, carne e quindi pesce ed è altresì presente nel mondo vegetale, ma quest’ultima parrebbe agire nel nostro corpo in maniera differente rispetto a quella contenuta negli alimenti di origine animale. È un argomento dibattuto e nessuno è ancora in grado di fornire una posizione univoca ed ufficiale.

    Quindi la raccomandazione rimane sempre di integrare questa importante vitamina.
    VITAMINA B12, A COSA SERVE

    Questa vitamina lavora insieme ad altre fondamentali sostanze per la formazione del DNA e dei GLOBULI ROSSI, preserva salute e buon funzionamento di SISTEMA NERVOSO e METABOLISMO.

    Una sua CARENZA può portare gravi danni al sistema nervoso, anemia e varie altre importanti patologie. Il nostro organismo ha però la capacità di immagazzinare vitamina B12, quindi prima di andare incontro a reali carenze, ci vuole un po’ di tempo, fatta eccezione però per i bambini piccoli.
    COME ASSUMERE VITAMINA B12

    Esistono in commercio integratori puri di questa vitamina o alimenti addizionati con essa, oppure, come faccio io, si può scendere ad un compromesso e mangiare una vongola a settimana. Come quella nella zuppa di miso nella foto. Questo dipende dal tipo di scelta che si è fatta. E in proposito, vorrei aggiungere una mia piccola riflessione.

    Credo sia realmente utile trovare il giusto equilibrio nelle proprie scelte: se decido di non mangiare animali perché non voglio farli soffrire, dovrò prestare prima di tutto molta attenzione al prossimo mio simile e al mondo che tutti ci sostiene.

    Vedo tante persone inorridire davanti alla povera bestia che fu la costata di manzo e poi ingurgitare zuccheri e grassi poco sostenibili per la nostra terra o maltrattare il collega o vicino di casa perché quella costata invece se la mangiano ma anche per motivi molto più futili.

    Quindi invito alla coerenza ma anche e soprattutto al giusto equilibrio,perché credo che l’incessante ricerca di essi sia l’unica via verso la pace e la felicità. Dell’uomo, della terra, di tutti gli esseri viventi.

  • Consumare cibi di stagione per rimanere in salute. Grano saraceno: ricette ed usi.

    Rispettare i cicli stagionali, ovvero consumare frutta, verdura e in generale alimenti di stagione, è importante per la nostra salute.
    Ma non solo: mangiare cibo appartenente alla fascia climatica in cui viviamo è altrettanto fondamentale.

    La natura per fortuna è ancora saggia e mette a disposizione alimenti adatti ad essere consumati in ogni stagione e clima.
    Nei paesi caldi crescono piante i cui frutti sono adatti rinfrescare il corpo: banana, mango, cocco, cacao, ananas e via dicendo.
    Nei paesi freddi invece crescono piante che quando consumate dall’uomo, gli procurano il necessario calore per non patire eccessivamente le temperature rigide.

    Se in inverno mangiamo banane o cacao, avremo un effetto indebolente, in quanto stiamo introducendo un alimento freddo proprio nel periodo in cui il corpo cerca di difendersi dalle rigide temperature invernali.

    Stesso discorso vale per paesi come il nostro dove esistono le diverse stagioni e differenze di temperatura tra nord e sud: in estate la natura offre frutta e verdura succosa per rinfrescarci, al sud è diffuso l’utilizzo del peperoncino in quanto il piccante fa fuoriuscire il calore dal corpo con effetto raffreddante.
    Nella stagione fredda invece abbiamo la possibilità di riscaldarci con tanti prodotti della terra invernale.
    Uno tra questi è il grano saraceno.

    Il grano saraceno è una pianta erbacea che, pur non essendo un cereale, viene annoverata tra essi in quanto le sue caratteristiche nutrizionali e l’impiego alimentare sono molto simili a quelli di altri cereali.
    Questa pianta cresce nelle zone più fredde ed ha un buon contenuto di calorie, sali minerali ed altre importanti sostanze che la rendono ideale per un consumo nella stagione invernale, procurando al corpo quel calore di cui necessita in questo periodo dell’anno.

    Il grano saraceno inoltre non contiene glutine ed è quindi adatto non solo ad allergici ed intolleranti ma a tutte le persone, in quanto ricordo che il glutine, se assunto troppo di frequente, risulta molto sfavorevole per la salute. Difatti essendo una sostanza appiccicosa, il glutine, quando in eccesso, va ad attaccarsi alle pareti intestinali compromettendo il potere assimilativo dei nutrienti contenuti nei cibi. Per questo è sempre utile apportare varietà alla propria alimentazione, alternando cereali contenenti glutine a quelli che non lo contengono.

    USO DEL GRANO SARACENO IN CUCINA

    Il grano saraceno può essere utilizzato nella sua forma integra, in chicchi, in numerose preparazioni di primi piatti e dal momento che la sua cottura risulta simile a quella degli altri cereali, risulta ottimo come ingrediente per arricchire calde zuppe invernali.

    Di questo pseudo cereale si può usare anche la farina, ottenendo i famosi pizzoccheri oppure la altrettanto conosciuta polenta taragna.

    Ottimo l’uso anche in pasticceria per la produzione di buonissime crostate o torte morbide farcite con marmellate a seconda dei gusti (io consiglio sempre frutti poco dolci e magari aciduli che con il grano saraceno ci vanno a nozze!).
    Ricordi che è sempre meglio utilizzare la farina di grano saraceno in associazione ad altri ingredienti e farine dato il suo scarso potere “legante”.

    RICETTE

    ZUPPA CONTADINA CON GRANO SARACENO (per 2/3 persone)
    80 gr grano saraceno decorticato
    2/3 foglie grandi di cavolo nero
    1 carota
    1 pezzo di cavolo rapa (a seconda dei gusti, io metto circa 60 gr)
    2 cipolle
    Olio evo
    30 gr lenticchie rosse decorticate
    2 foglie di alloro
    Brodo o acqua qb
    Sale

    In una pentola scaldare un cucchiaio di olio e soffriggere la cipolla tagliata a pezzetti con un pizzico di sale, sfumarla poi con un goccio di acqua. Nel frattempo tagliare tutte le verdure a dadini, inserire la carota, il cavolo rapa, il cavolo nero, poi lenticchie e grano saraceno, mescolare velocemente e coprire con acqua già calda. Inserire l’alloro. Portare a bollore fino a cottura del grano. Tenere sempre una pentola con acqua già calda da aggiungere in caso la zuppa si asciugasse troppo. Salare verso la fine.
    PIZZOCCHERI AL NATURALE (per 2 persone)
    160 gr di pizzoccheri
    1 patata tagliata a cubetti
    1 pezzetto di verza tagliata a striscioline
    1 cipolla o porro tagliato a pezzi piccoli
    Sale
    Olio

    Portare a bollore dell’acqua in una pentola e versarvi pizzoccheri, patata e verza fino a cottura ultimata. Nel frattempo scaldare in una padella un cucchiaio di olio, soffriggere la cipolla sfumandola poi con acqua e continuando a stufarla con acqua per 5/10 minuti. Quando i pizzoccheri sono pronti scolarli e saltarli velocemente nella padella con la cipolla.
    POLENTA TARAGNA
    Procurarsi della farina per polenta taragna e cucinarla secondo le indicazioni del produttore. Ottima accompagnata da lenticchie in umido.
    CROSTATA SARACENA AI LAMPONI
    250 gr farina di grano saraceno
    30 gr amido di mais
    1 bustina di lievito naturale
    1 pizzico di polvere di vaniglia
    1 pizzico di sale
    1 buccia di limone grattugiata
    70 gr olio evo
    100 gr malto di riso
    50 gr succo di mela
    Marmellata di lamponi senza zucchero aggiunto

    Unire in una ciotola prima gli ingredienti secchi, poi quelli liquidi. Amalgamare il tutto lavorando con le mani, alla fine si formerà un panetto sodo. Riporre in frigorifero per almeno 30 minuti.
    Successivamente foderare una tortiera con l’impasto per uno spessore di circa 1/2 cm, tenendone da parte un po’ per la decorazione della superficie. Bucherellare il fondo con una forchetta e farcire con la marmellata. Formare le strisce e posizionarle sulla crostata. Infornare a 180° per 20 minuti.

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