• Insalata di riso Speciale

    Oggi ho sentito la necessità di dare al mio pranzo un tocco in più. Ho scelto un piatto semplice come l’insalata di riso e ho aggiunto degli ingredienti che hanno qualcosa di speciale: la fermentazione.

    Tempo fa ho scritto un articolo sulla fermentazione parlando di verdure pressate (lo trovate qui), oggi invece voglio parlarvi del miso che è uno degli ingredienti speciali di questa insalata.

    Il miso è un prodotto fermentato a base di soia che viene usato da secoli in Giappone come toccasana e ingrediente indispensabile per una buona e lunga vita. Gli ingredienti usati per fare un buon miso sono soia, cereali, acqua, fermenti e sale.

    La caratteristica di questo peculiare condimento sta nell’avere una grande ricchezza di fermenti vivi, che tengono pulito il tratto intestinale favorendo anche la risoluzione di molti problemi digestivi, tanto che il mio maestro lo chiama “l’idraulico liquido”, proprio per il notevole effetto.

    Altra particolarità del miso è quella di essere forse uno dei cibi più equilibrati dal punto di vista dell’energia che ci conferisce il cibo: un perfetto incontro tra espansione e contrazione che conferiscono a questo alimento la capacità di eliminare gonfiori (espansione) da una parte e i ristagni (contrazione) dall’altra.

    Il miso può essere utilizzato come un dado vegetale da aggiungere nei brodi e nelle minestre a cottura ultimata (mai in cottura, mi raccomando, altrimenti i fermenti morirebbero) o, come ho fatto io, come condimento in insalate ma anche in creme e altri piatti.

    I tipi di miso che uso più spesso sono di riso, di orzo o quello chiaro. Esiste anche un tipo di miso preparato senza cereali, “Hatcho Miso” ma ha un sapore più deciso non adatto a tutte le preparazioni, ma comunque molto valido e altrettanto salutare.

    Il miso si può tranquillamente reperire nei negozi specializzati nella vendita di prodotti biologici.

    INSALATA DI RISO SPECIALE

    1/2 tazzina da caffè di riso basmati integrale
    1 carota
    1 pizzico di sale
    7/8 olive in salamoia
    2 cucchiaini di olio evo
    1 cucchiaino raso di miso di riso
    2 cucchiaini di acqua

    Tagliare finemente la carota a rondelle o a striscioline con il pelapatate o la mandolina. Condire le carote con il sale, massaggiandole con le mani finché diventano umide, riporle nel pressa verdure o in una ciotola con sopra altra ciotola con un peso dentro (di modo che le verdure risultino ben pressate. Lasciarle in pressione almeno 2 ore.
    Passato il tempo necessario estrarre le carote e strizzarle.

    Nel frattempo sciacquare il riso e metterlo a cuocere in pentola con il doppio del volume di acqua. Una volta cotto fare raffreddare.

    Tagliare le olive in piccoli pezzetti.

    In un recipiente mescolare miso e acqua.

    Unire infine riso, carote, olive, miso con acqua, e olio. Mescolare.

  • Budino Cacao e Nocciola

    E quando arriva la voglia di qualcosa di buono ma il forno proprio non c’è (o come me ti rifiuti di accenderlo perché fa troppo caldo!), ecco che è il momento del budino!

    Devo ammettere che i dolci al cucchiaio non mi sono mai piaciuti: troppo zuccherosi, consistenza che mai mi dava soddisfazione e via dicendo. Quando partecipai alla lezione sui dolci al cucchiaio della scuola macrobiotica, ero scettica e giá preparata a fare piccoli assaggi ma senza quella piacevolissima goduria che mi danno i dolci fatti secondo i crismi naturali.

    Diciamo che è stata una esperienza extrasensoriale! E imparare a giocare tra addensante (amido o kuzu) e gelificante (agar agar) per ottenere la giusta consistenza mi ha fatto apprezzare questo buonissimo dolce che ora preparo spesso.

    Ovviamente la versione macrobiotica del budino lo rende un dessert leggero, profumato, pieno di gusto e se si usa il kuzu come addensante (a posto dell’amido) diventa anche un dessert “terapeutico”. Il kuzu, polvere vegetale dalle note proprietà curative del tratto gastrointestinale, viene spesso usato nei rimedi della terapia alimentare.

    Se volete provare basta sostituire la quantità di amido in ricetta con una leggermente minore di kuzu, dal momento che quest’ultimo ha un potere maggiormente addensante.

    BUDINO CACAO E NOCCIOLA

    1 L latte di riso
    200 ml malto di riso (anche meno se lo si desidera meno dolce)
    1 pz sale
    1 cucchiaio di crema di nocciole
    3 cucchiaini di agar agar
    3 cucchiai di cacao amaro in polvere
    3 cucchiai di amido di mais

    Per il liquido di copertura:
    4 cucchiai di sciroppo di acero
    1 cucchiaio di acqua

    Sciogliere l’amido in poco di latte freddo.

    Mescolare in una ciotola malto, cacao e crema di nocciole.

    Sciogliere l’agar agar nel latte freddo, riporlo in un pentolino e portarlo a bollore. Aggiungere il sale.

    Aggiungere quindi il composto di malto, cacao e crema, mescolando. Sobbollire per circa 10 minuti, poi versare il latte con l’amido e continuare a mescolare finché il liquido si addensa.
    Versare nelle ciotoline, si solidificherà raffreddandosi.

    Diluire lo sciroppo d’acero con l’acqua e versare su ogni ciotolina ormai raffreddata.

    Conservare in frigorifero fino a quando il budino verrà servito.

  • Trofie al pesto di Menta e Limone: ovvero come sentirsi semplicemente grati

    Oggi ho fatto questo pesto davvero fresco e sfizioso. Avendo libero accesso all’orto dei gentilissimi padroni di casa dell’agriturismo in cui sto soggiornando, ne ho decisamente approfittato.

    Le quantità, devo dire, le ho fatte un po’ ad occhio, ma la cosa che mi preme è descrivere gli odori e la situazione.

    Innanzitutto Giuseppe (il proprietario) mi porta a fare un giro dell’orto: iniziamo dagli aromi che crescono vicino alla fontana bianca e sceglie per me la menta, bella, verde e molto piperita. Passiamo poi sotto al limone e ne stacco uno che continuo ad odorare per tutto il tempo perché sprigiona un aroma misto sole, terra e freschezza che infonde un’energia morbida, quasi tangibile. Passiamo tra file di pomodorini, melanzane, peperoncini, sedano, cetrioli vari, prezzemolo e basilico.

    Ogni cosa mi incanta: penso alla meraviglia che da sempre la natura ci offre nella sua semplicità e perseveranza, nonostante tutto. Un piccolo seme dá vita ad una pianta in grado di offrirci del cibo per vivere (al meglio) ogni stagione. Trovo che sia una grande soddisfazione unire le forze con una potenza del genere per ottenere questi risultati. Ti fa sentire parte di un qualcosa di completo e armonioso, quasi fosse una magia.

    Tornando verso l’uscio di casa rimango attaccata ai miei aromi freschi di menta e di limone e ho già in mente cosa farne. È quasi l’ora di pranzo e preparandomi ad allestire il piatto, mi sento grata di tanta bontà sulla mia tavola.

    E un grazie enorme a Giuseppe e Manuela, gestori dell’agriturismo, per averci aperto le porte della loro casa, per averci curato con l’amore dei loro gesti, dei sapori della loro terra, dei meravigliosi gatti, dei piccoli gechi e di tutto quanto tutto. A chi fosse interessato qui il loro sito.

    E adesso la ricetta con le dosi approssimative:

    Foglioline di menta, una manciata
    Mezza buccia di limone grattugiata
    Qualche seme di pinolo
    Qualche grano di sale grosso
    Olio evo 1 o 2 cucchiani

    Frullare il tutto o, meglio ancora, se avete un mortaio a portata di mano, triturare il tutto con un po’ di pazienza.

     

  • Un Soggiorno…Terapeutico!

    Oggi vorrei mostrarvi come con poco si possano ottenere risultati gratificanti.

    Per fare questo devo raccontarvi una breve storia, di una persona me molto cara: mia mamma, meglio conosciuta come la Signora Emilia.

    Ho avuto la fortuna di avere mia mamma per una decina di giorni ospite in casa mia durante un soggiorno in montagna.

    In questo periodo non abbiamo fatto nulla di particolare: la solita mia cucina, dal primo al dolce, ebbene sì, anche a colazione. Una passeggiata giornaliera di 20 minuti circa con le bambine che trottavano felici e non la smettevano un secondo di parlare e tanto tanto tempo all’aria aperta.

    Colazione: tisana con torta e frutta
    Pranzo: primo con cereali integrali, verdure e legumi
    Cena: piatto unico di verdure e cerali integrali e spesso un dolcetto

    Più o meno il menù è stato questo durante la settimana, perché poi il weekend si saliva su nei rifugi a mangiare qualcosa di speciale (per me sempre senza carne, formaggi e uova).

    Al momento della partenza la Signora Emilia, la mamma, mi confessa una cosa: “sono arrivata che mi sentivo appesantita, gonfia e rigida e di notte faticavo a dormire, ora mi sento molto meglio…e ho la pancia piatta!”.

    È bastato poco tempo per fare le scale (una rampa sulla roccia davvero ripida!) senza avere l’affanno, per sentirsi più agili e scattanti, sgonfi e pieni di energie.

    Ciò che consiglio è di cogliere l’occasione delle vacanze estive anche solo per fare quel poco che comunque porta con sè grandi cambiamenti. Infatti proprio ora inizia il periodo in cui il corpo comincia a rilasciare alcuni accumuli: quindi perdere peso in eccesso, nonché ripulirsi, diventa molto più facile e veloce, esattamente a partire da questo momento!

  • Carote pressate, la magia della Fermentazione

    Nel parlarvi della ricetta di oggi vi mostro orgogliosa un attrezzo che mi piace tanto e che uso molto: il pressa verdure. Che non è però necessario, ma molto più pratico e in frigo riduce notevolmente l’ingombro. Ma procediamo con ordine e partiamo dall’inizio.

    Oggi ho fatto le carote pressate con il sale. La pressatura veniva usata in passato per conservare certi alimenti, quando ancora non esistevano i frigoriferi.

    La procedura è semplice e veloce; poi bisogna dare modo alla natura di seguire il suo corso: ed ecco che, un alimento -una verdura con le sue caratteristiche e cose buone- si trasforma in un altro, ancora più ricco e buono per noi.

    Infatti, utilizzando il metodo della pressatura, già dopo 12 ore si attiva una leggera fermentazione che presenta numerosi vantaggi tra cui:

    produzione di varie vitamine, fermenti lattici e acido lattico, che rinforzano stomaco e intestino, attivando la digestione e riattivando la flora batterica intestinale e vaginale; forniscono sali minerali e vitamine, rinforzano il sistema immunitario, inibiscono lo sviluppo di batteri intestinali patogeni.

    Le verdure pressate in particolare aiutano a metabolizzare i grassi.

    Consiglio spesso l’utilizzo di insalatini, salamoie varie e verdure pressate, soprattutto in caso di debolezze intestinali o periodi di necessario recupero, durante e dopo i virus che colpiscono l’intestino. Li uso spesso anche in famiglia (a fine pasto non mancano praticamente mai), e posso assicurare che godiamo di una salute davvero ottima!

    Ecco la procedura:

    Sbucciare le carote e tagliarle molto molto finemente (meglio usare la mandolina) a rondelle o striscioline e mettere in un recipiente. Mescolare con il sale (1 cucchiaino da caffè per kg di verdura). Mettete le carote in una ciotola e metteteci sopra un’altra ciotola con un peso di almeno 1 kg (una bottiglia piena di acqua dovrebbe bastare). Oppure usate il pressa verdure. Dopo un po’ le verdure inizieranno a rilasciare la loro acqua.

    La pressione può variare da un minimo di 30 minuti, ad un massimo di 24 ore.

    Le verdure sotto pressione si conservano in frigorifero nella loro acqua ( mi raccomando non scolatele finché sono conservate in frigo!) per 2/3 giorni.

    Prima di servire, strizzare con le mani le verdure facendo uscire la loro acqua e poi condire a piacere.

  • Spalmabile Cannellini e Basilico

    Semplice semplice, veloce veloce: un modo per mangiare i legumi anche sotto l’ombrellone! E per chi proprio non ce la fa, quando fa troppo caldo, è concesso usare i fagioli già lessati!

    Lo Spalmabile si può usare su crostini, cracker, taralli, dentro al panino, sulla piadina o come accompagnamento di verdure o cereali. Cremosissimo e profumato, si adatta davvero praticamente a tutto.

    I fagioli cannellini ben si prestano a ricette simili data la loro alta cremositá (a differenza di altri legumi che rimangono più granulosi). Alla mia bambina piacciono molto, li mangia da sempre e, quando era piccina, adorava la crema di cannellini che cucinava la cuoca del nido (a cui ho subito chiesto la ricetta!).

    Provate a fare delle piccole palline con lo Spalmabile (attenzione a non farlo troppo morbido) e a rotolarle nei semini di sesamo…da leccarsi i baffi! Ottima versione aperitivo!

    SPALMABILE CANNELLINI E BASILICO

    250 gr fagioli cannellini già lessati
    1 cucchiaio di tahin
    10/15 foglie di basilico
    1 cucchiaino di curry
    Succo di limone, qualche goccia

    Riporre tutti gli ingredienti nel mixer e frullare.

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